by Lucio Chiappetti » Mon 08 September 2014; 9:54
Fatto poi sabato il giro in oggetto.
Per evitare il disappunto del tentativo precedente (timbrato IVOL a Pta Venezia, uscito in superficie a Certosa avevo trovato il maltempo), essendo arrivato a Pta Venezia in anticipo ho preso l'S6 per Novara fino a Certosa con abbonamento urbano. Verificato quindi che le nubi si stavano dissolvendo, ho tentato di timbrare IVOL alla scassata macchinetta al binario 1.
Ha ingoiato il biglietto e fatto glu glu per alcuni minuti, dopo di che sul display e' apparso "pulizia testina" e lo ha risputato non timbrato. Lo ho reinserito e ha detto "validazione gia' avvenuta". Sull'S5 per Varese ho beccato il CT, lui ha suggerito di timbrarlo a Varese, ma quando gli ho detto che avrebbe detto "validazione gia' avvenuta" ha convenuto di convalidarlo lui con annotazione a mano sul retro.
A Varese bus per Porto Ceresio in orario. Preso battello alle 1030 (era il S.Gottardo, quello nuovo) e convertito voucher con giornaliera gratuita TCI. Piacevole giro al mattino per Ponte Tresa e ritorno fino quasi a Melide. Qui il battello si e' fermato per un po' in mezzo al lago. Mentre ero in bagno sento un annuncio un po' lungo, esco e trovo il mozzo (o marinaio giovane che dir si voglia) e gli chiedo cos'era ... mi dice solo l'annuncio di Melide, il ritardo era perche' il pontile era impegnato dal lunch boat. Sentendo poi il capitano o marinaio anziano parlare col timoniere della corsa del pomeriggio per Porlezza, gli chiedo se la facevano con la stessa imbarcazione. Gli dico che volevo scendere a Campione e farla a piedi per le Cantine di Gandria ma non sapevo se facevo in tempo.
Siamo sbarcati con una decina di minuti di ritardi sul 12:32 previsto. Mi sono subito fiondato nel vicolo di fronte all'imbarcadero e trovato subito freccie del percorso pedonale per Pugerna e Caprino, che sale molto ripido sottopassando i tornanti stradali. Ho poi trovato un tale che mi ha indicato una scorciatoia e imboccato un bel sentiero nel bosco in piano sotto la frontiera che poi attraversa con due tornantini e dopo poco arriva sulla strada sotto Pugerna (il cartello diceva 45 min ma ce ne ho messi meno anche se con la lingua fuori). A dei cacciatori ho chiesto conferma se fosse meglio prendere la strada verso il basso (senza passare per Pugerna), che scende nel bosco fino a Caprino, dopo sopra S.Rocco si trovano le indicazioni per Cantine di Gandria (dice 50 min). Il sentiero e' bello ma effettivamente impegnativo e segnato pericoloso in caso di maltempo, infatti a volte scende a pelo del lago (e posso capire che se sale sia allagato), altre volte sta una decina di metri sopra, altre volte fa saliscendi piu' marcati con gradini e corrimani. In un paio d'ore scarso ce l'ho fatta ma di corsa.
Alle cantine di Gandria e' arrivato prima il S.Gottardo che faceva la crociera del pomeriggio per Ponte Tresa, cosi' il capitano del mattino ha visto che ero arrivato. Dopo di che (da orario sono a tre minuti, ma era gia' li' in coda) e' arrivato l'altro battello per Porlezza (14:50). Ho deciso di scendere dopo mezz'ora a S.Mamete che non avevo mai visto, ma non e' che ci sia molto. I 40 min prima del C12 per Menaggio sono piu' che sufficienti.
L'autista ha guardato IVOL con aria strana ma non ha commentato. Lungo la strada c'erano abbastanza passeggeri che salivano alle varie fermate. A Menaggio mi sono fatto lasciare "al semaforo" per andare a piedi all'imbarcadero. L'anno scorso avevo preso la C10 per Como con coda infinita dopo Cernobbio. Cosi' crepi l'avarizia ho deciso di traghettare per Varenna (non incluso in IVOL, come ammonito da vistosi cartelli sul traghetto,3.70 tariffa ridotta Touring). Li' ho preso il RE per Milano C ma sono sceso a Lecco, dato che volevo fare il giro sul Besanino fino a Sesto (dove e' arrivato con una decina di minuti di ritardo).
“It seemed to me,' said Wonko the Sane, 'that any civilization that had so far lost its head as to need to include a set of detailed instructions for use in a package of toothpicks, was no longer a civilization in which I could live and stay sane.”
― Douglas Adams, So Long, and Thanks for All the Fish