Ming83 wrote:Ciao Alessandro72,
ti rispondo perché forse mi sono spiegato male.
Non è che il Patria non possa più fare crociere, ma compromettere di base la velocità di esercizio è un GRAVISSIMO errore.
Quando ci si mette davanti ad un progetto/ristrutturazione di qualsiasi unità, di qualsiasi tipo, la prima domanda da farsi è: che tipo di servizio dovrà effettuare l'imbarcazione? Croceristico? Di linea o misto? Che tipo di tratte, e la lunghezza delle stesse. E funzione di tutto questo si stabilisce la velocità MINIMA affinché il natante sia COMMERCIALMENTE redditizio, oltre ad eventuali servizi di bordo.
Se occorre compiere la tratta como-bellagio in 4 ore anziché due per esempio, cambia, eccome!
Ho lavorato per una compagnia croceristica, tristemente nota nel 2012, e queste cose sono proprio l' a,b,c.
Che sia stato sfruttato per crociere nel 2013 ci sta, ma ripeto, è tutto campato per aria, alla buona volontà di pochi.
Lo sbaglio grande secondo me è stato allora: bisognava avere le idee chiare su cosa avrebbe fatto il patria, non sistemarlo così, e poi si vedrà che farne...non funziona così.
Spero vivamente di potermi sbagliare
ciao
Io posso dire cosa farei se fossi al posto della navigazione: impiegherei il Patria per crociere a orario allargato con lunghe soste tipo:
1) Villa Carlotta e/o Villa Melzi a Bellagio con biglietto comprensivo di visita ai parchi delle Ville.
2) Crociere il Alto lago con visita a Gravedona, Abbazia di Piona ecc
3) Ramo di Lecco
4) ci siamo capiti
Per farla breve: il Patria è stato salvato dalla demolizione cui NLC lo aveva destinato grazie a dei volontari che si sono spesi totalmente per questa impresa fuori dal comune. Ora la nostra navigazione se lo vede tornare funzionante, e parzialmente utilizzabile. Le caldaie forse non sono adatte a un servizio di linea, va bene, ma sono assolutamente sufficienti a garantire una navigazione tranquilla. Il Patria dovrebbe essere allestito in modo da poter svolgere delle crociere di target elevato con biglietti dal costo adeguato comprendente la visita a una villa (due sono troppe), la guida anche in inglese, aperitivo/apericena rinforzati a bordo.
Se ipotizziamo un costo medio di 30 euro a biglietto per 250 persone significa un incasso di 7500 euro. Più del costo del noleggio del Concordia per 8 ore. Aggiungo che le associazioni dei commercianti sarebbero sicuramente interessate a sponsorizzare l'iniziativa e in questo modo il costo del biglietto potrebbe scendere di molto. Non penso di essere impazzito se credo che un simile impiego - ovviamente su prenotazione - lo vedrebbe sempre "sold out". Unico problema: bisogna aver voglia di sbattersi per organizzare le cose, ma capisco che per chi vede il proprio stipendio svincolato dai risultati (e dall'amore per il territorio) ottenuti la cosa può non essere stimolante.
Mi è stato detto che c'è un problema di sicurezza, quando non si sa cosa dire ecco la... parola magica. Ebbene, cosa rischiano? Un'avaria in centro lago? Come quelle che capitano quotidianamente sui catamarani, sugli aliscafi, sugli altri natanti? Dai, facciamo i bravi.
Ricordo con affetto il "Freccia delle Gardenie"...
Alessandro