eliing wrote:Domanda, non si potrebbe ancorare il Patria a Lecco invece che a Como? Desterebbe interesse e magari qualcuno potrebbe finanziare gli arredi e, e da cosa nasce cosa! Mannaggia!
Franc 03 wrote:"No, ma e' in riscaldamento. Nei prossimi giorni ci sara' la revisione delle caldaie da parte del RINA e il piroscafo dovra' uscire al largo per testare l'apparato motore".
Mi sono illuminato, questa e' un ottima notizia!
La prima domanda che mi e' saltata in mente arrivato a casa pero' e' stata: "Ma la macchina non era messa male?" Mi e' sorto allora il dubbio che quest'estate ci abbiano messo mano... Altrimenti...
jacopo wrote:Purtroppo niente è cambiato, la macchina necessita di una revisione completa, come pure bisognerà rifare gli impianti di bordo se vorranno farlo navigare con continuità.
jacopo wrote:Il grande interrogativo poi sono le caldaie. Come tutti sanno, sono piccole e inadeguate al servizio di linea, discorso forse ancora accettabile per le crociere a moto lento...ma che cmq precludono potenziali iniziative commerciali.
Uscire in prova (che il cielo gliela mandi buona) è un conto, fare servizio purtroppo un altro..
AresDusk wrote:Ma siamo sicuri che oggi il Patria debba anche navigare? Se è soltanto una prova delle caldaie, credo possa anche essere fatta senza muovere il battello...
mondolariano wrote:L'altro ieri ho incontrato per caso l'ex macchinista storico Quarenghi, e mi ha detto che il Patria ha certamente bisogno di revisone alla macchina (a Dervio non hanno fatto nulla in tal senso), ma non è vero che è messo malissimo. Salvo imprevisti, dovrebbe navigare come nel 2013. A giorni tornerà a Como.
AresDusk wrote:Le condizioni della macchina immagino le possa conoscere più di tutti chi c'ha lavorato su, noi dobbiamo fidarci...di certo le ultime uscite del 2014 erano state problematiche, velocità di rotazione fortemente ridotta e colpi sordi da un cilindro...speriamo che in effetti non fosse nulla di grave.
AresDusk wrote:Per la gestione, occorre distinguere chi ci potrebbe mettere i soldi (Iper o Bennet andrebbero benissimo!!) e chi invece dovrebbe poi gestire i lavori ed in seguito far funzionare il battello una volta risistemato. Ovviamente Navilaghi sarebbe l'entità più adatta per tutto questo, ma lo ripeto ancora una volta, questi hanno a disposizione una miniera d'oro e non sanno o non vogliono sfruttarla; è assurdo. Occorre trovare qualcun altro, possibilmente un'altra compagnia di navigazione o comunque qualcuno con le competenze tecniche necessarie, o si rischia un altro fuoco di paglia...
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