Lario - I diari delle nostre battellate (4)

Un ramo poco conosciuto dei trasporti lombardi

Lario - I diari delle nostre battellate (4)

Postby zucca75 » Wed 19 August 2009; 22:18

Ho pensato di aprire un topic dedicato esclusivamente ai resoconti delle nostre battellate. Inizio io con la battellata sul Lago di Como di martedì 18 agosto 2009.

Per la consueta battellata di metà agosto sul Lago di Como, ho optato per un itinerario un po’ inusuale. Dopo essere partito numerose volte, sia da Como, sia da Lecco, quest’anno ho deciso che la partenza sarebbe stata da Colico, utilizzando l’inedita, almeno per me, corsa 23 delle ore 09.45. Per raggiungere Colico in treno da Milano Centrale, il sito di Trenitalia dà come alternative il regionale delle 06.20 con arrivo alle 07.47 (un po’ troppo presto), oppure quello delle 08.20 con arrivo alle 09.47 (troppo tardi). Non mi perdo d’animo e scopro che, con cambio treno a Lecco, ho la possibilità di partire da Milano C.le alle 07.20 e arrivare a Colico alle 09.23.
Martedì 18 agosto, il regionale 2552 Milano C.le-Lecco delle 07.20 si presenta al binario 2 con la nuovissima E. 464.461 alla spinta di 5 carrozze piano ribassato per le cui condizioni estetiche, interne ed esterne, sarebbe da chiamare l’ufficio di igiene. Partenza in orario, viaggio senza note di rilievo, se non fosse che, transitando dalla stazione di Calolziocorte/Olginate, scorgo il materiale che mi condurrà fino a Colico, ovvero uno degli ultimi complessi di elettromotrici Ale 803 in circolazione. Arrivo a Lecco alle 08.01 scendo e attendo la coincidenza con il regionale 5266 Calolziocorte-Sondrio che arriva puntuale alle 08.15. Partiamo, l’interno dell’anziana elettromotrice si presenta rinnovato e confortevole, mentre percorro per la prima volta in treno la panoramica tratta da Lecco a Colico. Dal finestrino riesco a scorgere un “serie fiori” (che poi scoprirò essere il Ninfea) appena partito da Lierna mentre effettua la prima corsa della giornata Bellagio-Lecco e un “promesso sposo” (il Renzo) che effettua l’unica navetta prolungata su Bellano. Dopo Dervio, ecco che, sull’altra sponda del lago, l’inconfondibile sagoma del Milano in servizio Dongo-Colico mi preannuncia che sono quasi arrivato. Sono le 09.23 quando scendo dalla Ale 803 e mi reco verso il lungolago. Il Milano, che avevo visto precedentemente in lontananza dal finestrino del treno, è adesso di fronte a me, pronto a ripartire per Como in corsa 23.

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Mi reco in biglietteria, dove acquisto un biglietto di libera circolazione per tutto il lago, che utilizzerò per percorrere le seguenti tratte, con orario e relativo natante:

Colico p.09.45 – Bellagio a.11.30 M/ve Milano
Bellagio p.12.40 – Lenno a.13.09 M/ve Lucia
Lenno p.13.36 – Menaggio a.15.38 M/tr Plinio
Menaggio p.16.25 – Como a.18.40 M/ve A. Volta

Sono le 09.45 e, caricati gli ultimi ritardatari, il Milano parte alla volta di Como, con a bordo tra i 30 e i 40 passeggeri. Prima fermata Piona, dove il traffico di passeggeri è nullo; quindi traversata su Domaso dove iniziamo a caricare passeggeri. A Gravedona, circa 50 passeggeri attendono di salire, mentre è da poco partito il Guglielmo Marconi per Colico, qui con la chiesa di Santa Maria del Tiglio sullo sfondo.

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Man mano che effettuiamo fermata nei vari Dongo, Musso, Pianello, Cremia, Dervio, carichiamo passeggeri, tanto che i posti a sedere sono tutti occupati e c’è diversa gente in piedi. Dopo un difficoltoso scalo a Dervio e dopo il sorpasso del Guglielmo Marconi di rientro a Como, passiamo davanti al cantiere con l’Orione alato e il Patria con lo scafo dipinto di grigio e a cui è stata applicata questa curiosa struttura, penso con funzione protettiva.

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La gran mole di viaggiatori fa sì che il ritardo in arrivo a Bellagio superi di gran lunga i 20 minuti. Attracchiamo al pontile numero 2 proprio mentre al pontile nr.1 il Renzo sta completando le operazioni di carico e scarico dei passeggeri.

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Scendo e mi reco sul terrazzino vista lago dove assisto alla partenza del Milano, praticamente al completo.

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Decido, quindi, di spostarmi verso il pontile traghetti, proprio mentre si sta ancora lavorando al nuovo fabbricato viaggiatori. Appena partito l’Adda in direzione Menaggio, ecco in arrivo il Lario proveniente da Cadenabbia.

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Da Villa Carlotta è in arrivo l’A. Manzoni in corsa 12 in ritardo e si capisce bene il perché, osservando quanta gente c’è a bordo.

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Mi sposto di nuovo sul terrazzino e assisto alla partenza dell’A. Manzoni per Menaggio, mentre, sullo sfondo, l’A. Volta in corsa 14 ha appena lasciato Cadenabbia diretto anch’esso a Menaggio.

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Pochi minuti ed ecco in arrivo il Lucia che mi condurrà a Lenno.

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Partenza in orario, arrivo in anticipo a Villa Carlotta, Tremezzo e Lenno, dove scendo e dove mi concedo una breve passeggiata sul lungolago, tra le bancarelle del mercato, in attesa del Plinio.

(continua)
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby 84alessandro » Thu 20 August 2009; 16:36

zucca75 wrote:con la nuovissima E. 464.461


:D :D :D :D :D

zucca75 wrote:alla spinta di 5 carrozze piano ribassato per le cui condizioni estetiche, interne ed esterne, sarebbe da chiamare l’ufficio di igiene.


:shock: :shock: :shock: :shock: :!: :!: :!: :!: Che vergogna neanche in Africa hanno carrozze così disastrate! Ma che ci voi fa, siamo in Italia!!!!!!! Hihihihi!!!!!!

zucca75 wrote:scorgo il materiale che mi condurrà fino a Colico, ovvero uno degli ultimi complessi di elettromotrici Ale 803 in circolazione


Bellissimo!!!!!

Grazie per la foto del Marconi! Non vedo l'ora di leggere del Plinio!
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby zucca75 » Thu 20 August 2009; 23:59

(segue)

Sono le 13.40 quando dalla Punta del Balbianello appare la cubica sagoma del Plinio. Curiosa la manovra per avvicinarsi al pontile: anziché virare verso sinistra, il Plinio vira di 90° gradi verso destra e inverte il senso di marcia. Eccolo in avvicinamento al pontile con una decina di minuti di ritardo.

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Da notare, sullo sfondo, il Lucia che attende di riprendere servizio con la navetta delle 14.10 da Lenno. Finalmente riesco a salire a bordo del Plinio. Sul ponte destinato agli autoveicoli l’anarchia regna sovrana, con tutte le sedie bianche di plastica messe un po’ a casaccio; mi posiziono a prua, giusto in tempo per assistere alla manovra di partenza dal pontile che avviene tramite lo spostamento laterale del natante utilizzando la propulsione con i Voith-Schneider, come mi era già capitato di assistere sul Brescia e sul Tonale gardesani. A differenza di questi ultimi, però, la velocità di crociera è sensibilmente inferiore e anche un occhio non allenato se ne accorgerebbe. A Menaggio anticipiamo il Voloire in arrivo da Colico.

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Lo stesso Voloire ci supererà nella tratta fino a Bellagio; da notare che le onde provocate dall’aliscafo creano un certo rollio, denotando la non ottimale stabilità del Plinio. Il Voloire ci precede a Bellagio; eccolo al pontile nr.2 completare le operazioni di carico e scarico dei passeggeri.

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Attracchiamo quindi a Bellagio con il ritardo che è maturato fino a raggiungere i 20 minuti; durante la sosta ne approfitto per fare un giro interno al traghetto. Molto ampie le cucine che si trovano sul ponte superiore, per il resto arredamento piuttosto razionale. Ripartiamo invertendo il senso di marcia; nella tratta verso Varenna si crea una sorta di trenino con, nell’ordine, Plinio, Città di lecco, Ghisallo e Lucia. Da notare che, come sui traghetti verbanici, prua e poppa vengono evidenziate utilizzando le sigle PR e PP.

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Arriviamo a Bellano che sono già le 15.20, per cui non è prevista solo la sosta per scaricare e caricare i passeggeri; si riparte alla volta di Menaggio già con 5 minuti di ritardo. Il caldo afoso inizia a farsi sentire; mi posiziono su uno dei terrazzini che si trovano alle estremità del ponte intermedio, dove un minimo d’aria circola. Sono l’unico a scendere a Menaggio; ancora un’inversione di marcia e il Plinio riparte alla volta di Bellagio.

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La scelta di scendere a Menaggio non si rivela delle più azzeccate, in quanto sul piazzale picchia un sole allucinante e l’ombra pare un miraggio. E’ in arrivo il Lario da Varenna.

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Completate le operazioni di carico e scarico, il Lario riparte per Varenna, Bellagio e Cadenabbia con la corsa delle 16.00.

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E’ quindi in partenza il Fra Cristoforo in servizio navetta (mi scuso per il pilone in mezzo alle scatole).

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Da notare che il Fra Cristoforo è salito da Como in corsa 10 per poi scambiarsi con il Renzo che è rientrato a Como in corsa 31.
La temperatura è veramente insopportabile; mi tiro su il morale quando la sagoma dell’A. Volta si sta avvicinando praticamente in orario al pontile di Menaggio. Salgo a Bordo, la sensazione di velocità rispetto al Plinio è notevole, pur trattandosi di 2 motonavi adibite allo stesso ruolo, almeno fino a che l’Orione non rientrerà in servizio. A Bellagio anticipiamo sia il Lario, sia il Fra Cristoforo che avevamo visto in precedenza a Menaggio. Nella tratta su Villa Carlotta, incrocio con l’Adda diretto a Bellagio.

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Incrociamo nell’ordine Lucia, Voloire, Milano e Guglielmo Marconi. Poco prima di Argegno, ci fermiamo per dare strada al Città di Lecco; le onde del catamarano provocano un notevole rollio al povero A. Volta, tanto che, dall’ambiente chiuso del primo ponte si odono distintamente 2 bicchieri infrangersi per terra. Maledetto Città di Lecco…..
Dopo Argegno traversata su Nesso con il Plinio davanti a noi in abbondante ritardo. Ai piedi di Careno, ecco il Gabbiano che si sta dirigendo verso Nesso.

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A Moltrasio, il ritardo di pochi minuti accumulato causa precedenza al Città di Lecco è annullato. Como è in vista, sono le 18.40 quando attracchiamo puntuali al pontile della funicolare, proprio mentre il Plinio ha appena completato le operazioni di scarico dei passeggeri e sta rientrando a Tavernola.

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Lo stesso farà l’A. Volta pochi minuti dopo.

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Mi reco, quindi, verso la stazione di Como Lago, dove, appena salito a bordo del regionale delle 19.17 per Milano Cadorna, non ho mai apprezzato così tanto di essere a bordo di un TAF, grazie al fresco dell’aria condizionata che fa presto dimenticare il caldo patito in questa bella, ma afosa, giornata di metà agosto.

(fine)
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby andr79mi » Mon 31 August 2009; 18:39

Sarà stato per l'ottimo resoconto di Alessandro sull'impiego della motonave traghetto "Tonale" nella gardesana "Notte di Fiaba" che mi è venuta voglia di provare la sensazione di...udite udite...navigare su un condominio!
Ieri mi sono quindi recato a Bellano con l'intenzione di prendere il "Plinio" in corsa 19 fino a Bellagio.

Ecco il condominio lariano presentarsi allo scalo bellanese con i consueti 30 minuti di ritardo:
(chiedo scusa per la qualità di alcune immagini ma sono scattate con un cellulare)

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Mi imbarco quindi sul "Plinio", è la prima volta che lo prendo mentre presta servizio come motonave.

Ecco la scia di poppa del "condominio" e l'ormai classica "rete da tennis". Sullo sfondo la motonave "Manzoni", proveniente da Colico e diretta a Lecco, mentre sta per giungere a Bellano:

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La cabina del "Plinio":

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Il mio primo viaggio su un condominio finisce a Bellagio dopo più di 45 minuti di navigazione (da orario ne sono previsti 40 scarsi :roll: ). Devo dire che la curiosità della mia "prima volta" e la brevità del tratto percorso mi hanno fatto apprezzare la navigazione sul "CondoPlinio": sicuramente dà un'impressione di sicurezza, di imponenza e di stabilità. Anche se, pure io nel mio breve percorso, ho avuto la sensazione di "non trovare il posto giusto" dove stare a bordo, data la poca disponibilità di spazi all'aperto.

Di certo nulla a che vedere, comunque, con il battello che ho preso immediatamente dopo :D :

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Sul "Concordia" rimango solo un quarto d'ora, del resto il piroscafo me lo sono ampiamente goduto (sala macchine compresa! :wink:) giovedì scorso.
Sbarco quindi a Tremezzo e ciò mi consente di scattare questa foto quasi in "stile Jacopo" :wink:

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La coda alla biglietteria mi fa purtroppo perdere l'incrocio, anche se distante, fra i due storici battelli "Concordia" e "Milano".
Faccio quindi giusto in tempo ad imbarcarmi sul "Milano", a bordo del quale faccio ritorno a Dervio.

Ecco qui, nello splendido scenario dell'Alto Lago, la prua dell'ultracentenaria motonave "Milano" con la sua chicca: l'ottocentesca campana zurighese.

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Re: I diari delle nostre battellate

Postby jacopo » Mon 31 August 2009; 19:32

Grazie Andrea!!! :D
Una domanda...La campana del Milano di chi era?? :?:
Non mi ricordo!! :( :(
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby zucca75 » Mon 31 August 2009; 23:35

andr79mi wrote:Devo dire che la curiosità della mia "prima volta" e la brevità del tratto percorso mi hanno fatto apprezzare la navigazione sul "CondoPlinio": sicuramente dà un'impressione di sicurezza, di imponenza e di stabilità. Anche se, pure io nel mio breve percorso, ho avuto la sensazione di "non trovare il posto giusto" dove stare a bordo, data la poca disponibilità di spazi all'aperto


Oddio, sulla stabilità del Plinio avrei qualcosa da ridire.... :?

Per quanto riguarda il "posto giusto", direi che la posizione migliore è quella a prua (o poppa a seconda del senso di marcia) proprio ai piedi della scala che conduce al ponte intermedio, esattamente in corrispondenza di uno dei dui propulsori Voith-Schneider. Non male nemmeno appoggiarsi alla ringhiera di uno dei terrazzini alle estremità del ponte intermedio, proprio sotto una delle 2 plance. Le sedie bianche in plastica :?: Lasciamo perdere, penso che dopo un po' sia irrefrenabile la voglia di alzarsi per la loro scomodità.... :?
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby andr79mi » Wed 02 September 2009; 21:53

Riguardo alla "stabilità" del "Plinio": in una giornata ventosa, anche se serena, come domenica scorsa non mi sono sfuggiti i ripetuti sbandamenti nella rotta causati dal vento trasversale che incide sulle ampie superfici laterali del "condominio", fatto che obbliga l'equipaggio a numerose manovre di correzione della rotta. Inoltre anche il rollio da fermo non è indifferente.
Con il termine "impressione di stabilità" intendevo la sensazione di sicurezza e di "dominio" che l'imponenza e l'enormità del traghetto trasmettono forse in misura maggiore rispetto ad una normale motonave.
Sensazione, di cui, sia ben chiaro faccio ben volentieri a meno...preferisco di gran lunga l'eleganza e la possibilità di stare all'aria aperta che offre un battello tradizionale!

Il "Plinio" ti costringe a stare al chiuso oppure a stare scomodo! Io mi sono sistemato proprio su uno dei terrazzini all'estremità del ponte intermedio, in piedi, appoggiato alla ringhiera: una sistemazione accettabile per un tragitto breve come il mio ma per i tanti che si trovano a fare Bellagio-Como sul "Plinio"....ahiloro!
Quelle volte che mi era capitato di prendere il "Plinio" in servizio traghetto (sempre nella stagione autunnale) mi ero accomodato invece al coperto, nell'ampio ponte superiore...ma ovviamente su una corsa battello in estate le aspettative sono altre!

jacopo wrote:Una domanda...La campana del Milano di chi era?? :?:
Non mi ricordo!! :( :(


Se ricordo bene, la campana del "Milano", come recita la scritta presente su di essa, è stata fabbricata da un certo Jacob Keller a Zurigo nel 1871.
Questo è tutto quello che so...poi su come e quando essa sia giunta a bordo del "Milano" mi cogli impreparato! :|
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby DanieleTO » Thu 03 September 2009; 23:35

andr79mi wrote:Ecco qui, nello splendido scenario dell'Alto Lago, la prua dell'ultracentenaria motonave "Milano" con la sua chicca: l'ottocentesca campana zurighese.

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^^ Foto dall'atmosfera onirica, quasi fiabesca!!!! :P

Bravo Andrea!!! :clap:

In quanto ai "condomini", spezzo una lancia a favore del "Verbania", che essendo ancora più grande del "Plinio" dà una sensazione ancora maggiore di stabilità.......fin troppa, per un appassionato!!!! :mrgreen:
IL "CONCORDIA" E' UN GIOIELLO DEL LARIO!!!!!
PER IL RITORNO DEL "PIEMONTE" VERBANICO IN SERVIZIO!!!!!


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Re: I diari delle nostre battellate

Postby zucca75 » Sun 18 October 2009; 20:17

Sabato 17 ottobre è l’occasione giusta per tornare sul Lago di Como, a circa due mesi dalla mia ultima battellata, per vedere da vicino l’ultima arrivata della flotta NLC, ovvero il Cormorano. Le previsioni, che inizialmente davano giornata tersa ma fredda, sono via via peggiorate fino a dare una giornata almeno in parte con cielo coperto. Tuttavia, alla mia partenza da casa, il cielo è sereno e con sole splendente, anche se, durante il tragitto, le nuvole previste iniziano a fare capolino. Il treno de LeNord con la EA 750-06 e due carrozza a doppio piano, di cui una semipilota, arriva puntuale a Como Lago alle ore 10.43. Il lungolago di Como è in fermento visto che di lì a poche ore sarebbe stato teatro dell’arrivo dei corridori del Giro di Lombardia. E’ ormai da qualche anno che la “Classica delle Foglie Morte” ha il suo epilogo sul lungolago di Como; nel 2004, ritorno dell’arrivo a Como dopo diversi anni, fu addirittura usato il Concordia, come battello appoggio, attraccato nel fu pontile nr.4. Mi dirigo, invece, al pontile della funicolare, con l’insolita presenza del Voloire.

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Dietro di esso si intravede la sagoma dell’Innominato. L’altrettanto inusuale presenza del Milano in diga mi fa capire che sarà proprio l’Innominato ad espletare la corsa delle 12.00 che mi condurrà in centrolago. Mi sposto, quindi, verso il pontile nr. 1 dove è in arrivo il Falco con la corsa delle 11.08 da Torno.

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Lo stesso Falco, una volta scaricati i passeggeri, riparte alla volta di Tavernola per il rifornimento.

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Sempre da Tavernola è in arrivo il Città di Como dopo il rifornimento.

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Il pallido sole che ha caratterizzato le prime foto sta per scomparire dietro una fitte coltre nuvolosa, proprio mentre l’Aquila parte per Torno con la corsa delle 11.15.

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E’ora di recarmi in biglietteria dove acquisto un biglietto di libera circolazione Como-Varenna che utilizzerò per le seguenti tratte con relativo orario e natante:

Como-Varenna p.12.00 a.14.15 M/ve Innominato
Varenna-Bellagio p.14.25 a.14.40 M/tr Ghisallo
Bellagio-Menaggio p.16.10 a.16.40 M/tr Ghisallo
Menaggio-Como p.16.55 a.17.54 C/no Città di Como

Dal pontile della funicolare si muove l’Innominato per prendere servizio in corsa 20 per Gravedona delle ore 12.00.

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Completato il rifornimento, il Falco rientra a Como per riprendere servizio con la corsa delle 11.45 per Torno.

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Sullo sfondo è in arrivo l’Alcione che qui vediamo attraccare al pontile nr.1 alle 11.38.

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Mi reco, quindi, al pontile nr. 3. Solo il primo a salire sull’Innominato accolto dal sorriso della graziosa biondina che già avevo incontrato lo scorso 1° giugno sull’A. Volta. L’affluenza è buona, la parte del leone la fa una comitiva di stranieri che occupa la quasi totalità del ponte superiore. La guida che li accompagnava, nonostante fosse microforata, avrà dovuto alzare la voce non poco per farsi capire a causa del sordo rumore proveniente dai motori, caratteristica comune a tutti i “Promessi Sposi”. Ovviamente, nonostante quanto riportato sull’orario ufficiale, bar a bordo chiuso, sostituito da un piccolo distributore automatico, giusto per risparmiare i costi del barista. Dopo la già documentata partenza del Falco alle 11.45, ecco che dalla diga si muove il Giglio per prendere servizio con la corsa delle 12.15 per Urio.

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Da notare che lo stesso Giglio sarà poi sostituito nel corso della giornata dal Ninfea.
E’ giunto mezzogiorno, scandito dai rintocchi della campana del Duomo di Como. Suono della sirena dell’Innominato e partenza puntuali, proprio mentre il Città di Lecco è in arrivo da Varenna. Da notare, a sinistra dell’immagine, l’estremità della diga ancora inaccessibile al pubblico e su cui sono ancora ben evidenti i segni dell’impatto con l’Orione di qualche mese fa.

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(continua)
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby zucca75 » Mon 19 October 2009; 22:20

(segue)

All’altezza di Villa Geno una barca a vela attraversa la nostra rotta; fermo macchina obbligato, strombazzata decisa all’indirizzo degli occupanti, scambio di “complimenti” e, quindi, ripartenza alla volta di Tavernola, dove incrociamo l’Aquila di rientro a Como.

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In cantiere è in sosta l’ultima arrivata della flotta NLC, ovvero la m/ve Cormorano…

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… mentre attendono tempi migliori gli aliscafi Freccia delle Valli e Guglielmo Marconi.

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Passiamo davanti a Plinio, Concordia e A. Volta, prima dell’incrocio con il Fra Cristoforo di fronte a Villa Erba.

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Come si può notare dalle immagini, ormai è il grigio a farla da padrone; il freddo è pungente, i pochi temerari a prua piano piano desistono e si rifugiano all’interno dell’Innominato alla ricerca di un po’ di tepore. Io non demordo, in attesa del sorpasso del Voloire che avviene davanti alle case di Pognana Lario.

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Ad Argegno alcuni viaggiatori che sarebbero dovuti scendere, se ne accorgono solo dopo che l’Innominato ha già preso la rotta verso l’Isola Comacina. Viratona di 180°, nuovo scalo ad Argegno, altra virata di 180° e via nuovamente verso l’Isola Comacina con una manciata di minuti di ritardo. Dopo Lenno e Tremezzo, traversata su Bellagio, dove il ritardo è quasi annullato. Questa immagine del Lario traghetto appena partito da Bellagio per Menaggio testimonia eloquentemente le condizioni atmosferiche in centrolago, tanto che più di una volta mi balena l’idea di anticipare il ritorno verso Como.

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Fortunatamente a Menaggio alcuni squarci di azzurro annunciano l’imminente ritorno del sole, proprio mentre lo Spluga si appresta ad attraccare al pontile traghetti.

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Traversata su Varenna dove ci anticipa il Ghisallo su cui salirò per tornare a Bellagio.

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Sceso dall’Innominato, salgo a bordo del Ghisallo, mentre da Menaggio è in arrivo il Lucia con la prima navetta pomeridiana.

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Anticipiamo il Lucia in partenza, con cui effettueremo navigazione parallela con destinazione Bellagio.

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(continua)
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby zucca75 » Tue 20 October 2009; 23:47

segue)

Il pontile nr.2 di Bellagio è occupato dal Città di Como; il Lucia è così costretto a fermarsi mentre il pontile autotraghetto è libero, consegnando la simbolica vittoria al Ghisallo. Eccolo mentre si svolgono le operazioni di carico e scarico.

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Da notare il basso livello delle acque, circa 30 centimetri sotto lo zero idrometrico. Frattanto il Voloire di rientro a Como riparte da Bellagio.

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E’ora il turno del Ghisallo lasciare Bellagio alla volta di Varenna.

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In tutto questo viavai di natanti, ci stavamo dimenticando del Lucia. Eccolo, dopo aver atteso il proprio turno, ovvero aver dato precedenza a Città di Como, Voloire e Ghisallo, partire alla volta di Villa Carlotta.

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Da Cadenabbia è in arrivo il Lario, finalmente sotto il sole.

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Entrano in funzione i Voith-Schneider. Da notare la notevole affluenza a bordo, con diversi gruppi di ciclisti e motociclisti.

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Iniziano le operazioni di scarico….

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…e quelle di carico….

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…prima del ritorno a Cadenabbia.

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(continua)
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby zucca75 » Thu 22 October 2009; 0:05

(segue)

Abbandono momentaneamente il pontile autotraghetti per recarmi prima in un bar per un caffè e una brioche e poi sul terrazzino oltre i pontili per battelli aliscafi e catamarani. E’ proprio il rombo cupo dei motori che preannuncia l’arrivo del Città di Lecco per Menaggio. Al ritorno, dopo pochi minuti, lo attendo sempre sul terrazzino, ma il sole mi abbandona. Allora decido di fotografarlo al pontile autotraghetti; camminata sostenuta, arrivo giusto in tempo per assistere alla sua partenza.

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Al pontile nr. 2 ha appena attraccato il Lucia diretto a Varenna e Menaggio.

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E’ ora il turno dello Spluga sulla tratta Cadenabbia-Bellagio e vv. visto che il Lario ha proseguito su Varenna e Menaggio. Eccolo attraccato al pontile…

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…prima di ripartire alla volta di Cadenabbia.

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Da Varenna è in arrivo il Ghisallo che mi condurrà a Menaggio.

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Eccolo mentre si appresta ad attraccare in retromarcia

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Salgo a bordo proprio mentre avviene il cambio del personale. Ponte auto al completo e partenza verso Varenna. Il pontile autotraghetti di Varenna è occupato dal Lario di rientro a Bellagio e Cadenabbia. Rallentiamo un attimo, giusto il tempo che il Lario liberi il pontile e si lasci immortalare con lo scenario dell’altolago sullo sfondo.

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Attracchiamo al pontile mentre il Lucia continua il suo avanti indietro tra Menaggio e Lenno; qui in partenza per Bellagio con i raggi di un sole tipicamente autunnale.

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Scarichiamo tutte le macchine imbarcate a Bellagio (la tratta Bellagio-Menaggio è accessibile solo ai passeggeri), ne carichiamo altre 6 e ripartiamo alla volta di Menaggio. Una volta sceso, mi reco in biglietteria per acquistare solo il supplemento per la tratta Menaggio-Como. Puntuale arriva il Città di Como alle 16.53. Partenza in orario, nonostante la temperatura non proprio estiva, è sempre un piacere prendere il vento in faccia mentre si osservano le onde alzate dal catamarano. A Bellagio dobbiamo dare la precedenza al Voloire diretto a Colico. Eccolo in fase di accelerazione verso Menaggio.

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Accumuliamo qualche minuto di ritardo a causa del Voloire. A Tremezzo sale una signora diretta a Moltrasio. Dopo un attimo di smarrimento, il personale di bordo le comunica che il catamarano non ferma a Moltrasio (effettua fermata solo in primavera ed in estate); la soluzione è presto trovata: discesa ad Argegno e cambio con l’Innominato che superiamo all’altezza dell’Isola Comacina. Manteniamo la nostra manciata di minuti di ritardo fino a Como. Scendo al pontile nr.3; una volta terminate le operazioni di sbarco, il Città di Como si muove verso il box motoscafi scambiandosi con il Città di Lecco che effettuerà la corsa delle 18.10, mentre al Città di Como toccherà quella delle 19.10.

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Mi reco, quindi, in stazione a Como Lago dove il treno delle 18.17 è espletato da un TAF. Arriverò puntuale a Cadorna alle 19.20.

(fine)
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby DanieleTO » Thu 22 October 2009; 22:47

Complimenti per il tuo bel reportage, Massimo!!!! :P :clap: :clap:

Personalmente, mi é piaciuta un sacco la penultima foto, col "Voloire" che "decolla"!!!! 8--) :P
IL "CONCORDIA" E' UN GIOIELLO DEL LARIO!!!!!
PER IL RITORNO DEL "PIEMONTE" VERBANICO IN SERVIZIO!!!!!


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Re: I diari delle nostre battellate

Postby 84alessandro » Fri 23 October 2009; 7:36

Anche a me piace quella foto.

Complimenti per il reportage anche da parte mia Massimo, l'ho letto con interesse giorno dopo giorno!
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Re: I diari delle nostre battellate

Postby zucca75 » Sat 24 October 2009; 11:54

Grazie a Voi, ragazzi, per i complimenti e per la paziente attesa, giorno dopo giorno, di una nuova puntata del mio reportage :!: :wink:
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