Ho pensato di aprire un topic dedicato esclusivamente ai resoconti delle nostre battellate. Inizio io con la battellata sul Lago di Como di martedì 18 agosto 2009.
Per la consueta battellata di metà agosto sul Lago di Como, ho optato per un itinerario un po’ inusuale. Dopo essere partito numerose volte, sia da Como, sia da Lecco, quest’anno ho deciso che la partenza sarebbe stata da Colico, utilizzando l’inedita, almeno per me, corsa 23 delle ore 09.45. Per raggiungere Colico in treno da Milano Centrale, il sito di Trenitalia dà come alternative il regionale delle 06.20 con arrivo alle 07.47 (un po’ troppo presto), oppure quello delle 08.20 con arrivo alle 09.47 (troppo tardi). Non mi perdo d’animo e scopro che, con cambio treno a Lecco, ho la possibilità di partire da Milano C.le alle 07.20 e arrivare a Colico alle 09.23.
Martedì 18 agosto, il regionale 2552 Milano C.le-Lecco delle 07.20 si presenta al binario 2 con la nuovissima E. 464.461 alla spinta di 5 carrozze piano ribassato per le cui condizioni estetiche, interne ed esterne, sarebbe da chiamare l’ufficio di igiene. Partenza in orario, viaggio senza note di rilievo, se non fosse che, transitando dalla stazione di Calolziocorte/Olginate, scorgo il materiale che mi condurrà fino a Colico, ovvero uno degli ultimi complessi di elettromotrici Ale 803 in circolazione. Arrivo a Lecco alle 08.01 scendo e attendo la coincidenza con il regionale 5266 Calolziocorte-Sondrio che arriva puntuale alle 08.15. Partiamo, l’interno dell’anziana elettromotrice si presenta rinnovato e confortevole, mentre percorro per la prima volta in treno la panoramica tratta da Lecco a Colico. Dal finestrino riesco a scorgere un “serie fiori” (che poi scoprirò essere il Ninfea) appena partito da Lierna mentre effettua la prima corsa della giornata Bellagio-Lecco e un “promesso sposo” (il Renzo) che effettua l’unica navetta prolungata su Bellano. Dopo Dervio, ecco che, sull’altra sponda del lago, l’inconfondibile sagoma del Milano in servizio Dongo-Colico mi preannuncia che sono quasi arrivato. Sono le 09.23 quando scendo dalla Ale 803 e mi reco verso il lungolago. Il Milano, che avevo visto precedentemente in lontananza dal finestrino del treno, è adesso di fronte a me, pronto a ripartire per Como in corsa 23.
Mi reco in biglietteria, dove acquisto un biglietto di libera circolazione per tutto il lago, che utilizzerò per percorrere le seguenti tratte, con orario e relativo natante:
Colico p.09.45 – Bellagio a.11.30 M/ve Milano
Bellagio p.12.40 – Lenno a.13.09 M/ve Lucia
Lenno p.13.36 – Menaggio a.15.38 M/tr Plinio
Menaggio p.16.25 – Como a.18.40 M/ve A. Volta
Sono le 09.45 e, caricati gli ultimi ritardatari, il Milano parte alla volta di Como, con a bordo tra i 30 e i 40 passeggeri. Prima fermata Piona, dove il traffico di passeggeri è nullo; quindi traversata su Domaso dove iniziamo a caricare passeggeri. A Gravedona, circa 50 passeggeri attendono di salire, mentre è da poco partito il Guglielmo Marconi per Colico, qui con la chiesa di Santa Maria del Tiglio sullo sfondo.
Man mano che effettuiamo fermata nei vari Dongo, Musso, Pianello, Cremia, Dervio, carichiamo passeggeri, tanto che i posti a sedere sono tutti occupati e c’è diversa gente in piedi. Dopo un difficoltoso scalo a Dervio e dopo il sorpasso del Guglielmo Marconi di rientro a Como, passiamo davanti al cantiere con l’Orione alato e il Patria con lo scafo dipinto di grigio e a cui è stata applicata questa curiosa struttura, penso con funzione protettiva.
La gran mole di viaggiatori fa sì che il ritardo in arrivo a Bellagio superi di gran lunga i 20 minuti. Attracchiamo al pontile numero 2 proprio mentre al pontile nr.1 il Renzo sta completando le operazioni di carico e scarico dei passeggeri.
Scendo e mi reco sul terrazzino vista lago dove assisto alla partenza del Milano, praticamente al completo.
Decido, quindi, di spostarmi verso il pontile traghetti, proprio mentre si sta ancora lavorando al nuovo fabbricato viaggiatori. Appena partito l’Adda in direzione Menaggio, ecco in arrivo il Lario proveniente da Cadenabbia.
Da Villa Carlotta è in arrivo l’A. Manzoni in corsa 12 in ritardo e si capisce bene il perché, osservando quanta gente c’è a bordo.
Mi sposto di nuovo sul terrazzino e assisto alla partenza dell’A. Manzoni per Menaggio, mentre, sullo sfondo, l’A. Volta in corsa 14 ha appena lasciato Cadenabbia diretto anch’esso a Menaggio.
Pochi minuti ed ecco in arrivo il Lucia che mi condurrà a Lenno.
Partenza in orario, arrivo in anticipo a Villa Carlotta, Tremezzo e Lenno, dove scendo e dove mi concedo una breve passeggiata sul lungolago, tra le bancarelle del mercato, in attesa del Plinio.
(continua)