Giovedì 19-02-2009
http://www.corrierecomo.it/frm_articoli.cfm?ID=92958
Tagli ai battelli, interviene la Regione
«Rischiamo di dover rivedere completamente l’impianto di corse e orari di battelli e aliscafi, a scapito soprattutto del servizio turistico. Siamo oggettivamente molto preoccupati».
Franze Piunti, direttore della Navigazione Laghi di Como, non nasconde i timori per il taglio previsto nella Finanziaria 2009, che dovrebbe togliere il 40% dei fondi destinati al trasporto sui principali laghi del Nord. Le speranze erano puntate sul cosiddetto decreto “milleproroghe”, che avrebbe dovuto ripristinare i finanziamenti. Ma così non è stato
(governo ladro...hai perso almeno un voto, il mio )
e ieri la Regione ha rivolto un appello al governo. «La diminuzione di oltre il 35% della quota che è stata riconosciuta per gli anni 2007 e 2008 - si legge in una lettera scritta dall’assessore alle Infrastrutture e mobilità del Pirellone Raffaele Cattaneo - avrà gravi ripercussioni sul trasporto lacustre nella sua duplice caratterizzazione di trasporto pubblico locale e di servizio turistico. In particolare è prevedibile che gli effetti del taglio saranno evidenti nella prossima stagione estiva e porteranno a una riduzione di quei servizi che vengono approntati per i turisti e che contribuiscono a circa l’80% delle entrate».
Piunti conferma la preoccupazione. «Sui quasi 3 milioni di passeggeri annui della Navigazione Como – dice il manager – circa il 75% è di turisti. Se malauguratamente fossero confermati i tagli previsti sulla gestione generale, la ricaduta sarebbe forte al punto tale che l’impianto degli orari andrebbe completamente rivisto. Dovremmo tutelare il servizio pubblico e quindi le corse dei pendolari, con gravi ricadute per quanto riguarda il turismo».
Il danno economico sarebbe ingente. «La riduzione del servizio turistico andrebbe a generare un ulteriore problema economico perché si tratterebbe di tagliare il settore più redditizio dell’attività – conclude Franze Piunti – Ci siamo naturalmente attivati per scongiurare questa situazione, ma al momento la preoccupazione è innegabile e speriamo in un cambio di rotta».