Trasporti a Milano

Vi siete registrati sulla app IO (viene anche a voi di leggerlo a-io come i/o ? oppure i-ho come il verso del somaro ?)

Ci ho provato, ma ovviamente non funziona

Circa una settimana fa ho attivato il cashback su app di carta di credito e satispay.
Sabato ho attivato io senza problemi e ho trovato con piacere i due mezzi di pagamento già attivati con le registrazioni delle transazioni nel frattempo avvenute.
Onestamente il cashback non mi entusiasma e non mi piace nemmeno questo "protagonismo" dello stato nella gestione dei miei pagamenti, però una volta che c'è lo uso visto che è finanziato anche con le mie tasse.

Io invece, mi sento abbastanza un tonno
Non avevo intenzione di aderire, poi quando stavo per spendere 40€ in carta di credito ho pensato "ma si, proviamo a registrarmi, alla peggio non funziona e basta"
Poi quella stessa sera ho visto su Report, un servizio dove spiegavano quanto a rischio fossero i dati su quella piattaforma, e ora non sono tranquillo per niente, ma ormai la frittata è fatta...

Attivato senza problemi

Non ho uno smarpione e non condivido l'entusiasmo per le app ... se fosse stato possibile via web forse ci avrei pensato, ma da una parte dubito grandemente di fare un numero di transazioni non-online sufficienti (*), e dall'altra non e' che mi va di depositare certi numeri in un repository di protezione incerta (quando uso la carta online, uso sempre un numero virtuale usa e getta).

(*) bancarelle del mercato, prestinaio e macellaio li pago in contanti, droghiere coi buoni pasto, abbigliamento e elettrodomestici mica si comprano tutti i gironi

Vi segnalo che ho ricevuto ieri il rimborso del cashback di dicembre

Lucio Chiappetti wrote:
(*) bancarelle del mercato, prestinaio e macellaio li pago in contanti[...]

e tutto questo ambaradan mira proprio a incentivare la gente a pagarli con carte, per ostacolare l'evasione tariffaria, che proprio al mercato, prestinaio, macellaio (bar, minimarket, rosticceria, e tutta la miriade di piccoli negozi di vicinato dove lo scontrino è un miraggio) è enorme.

Il bello è che i multilaureati all'università della vita hanno rotto i coglioni sul fatto che le spese non fossero deducibili ecc.
Ora che è nata finalmente un'iniziativa che aiuta da un lato a combattere l'evasione e dall'altro con un piccolo (neanche poi tanto piccolo, per me 100 euro non sono poche) vantaggio economico, ben venga. E i soliti multilaureati aluniversità della vita rompomo i coglioni nell''ltro senso
(disclaimer: non parlo dei presenti, parlo in generale)

Io almeno sono coerente. Continuo a pensare che non ti risolva l’evasione del professionista (che sia idraulico o dentista) e che sti soldi sarebbe stato meglio spenderli prr ripianare il debito.
Inoltre avrebbero dovuto contemporaneamente tenere conto degli approfittatori. Io personalmente ora mi sento a disagio quando non ho soldi dietro e pago con carta.

Mah io non mi sentivo/sento a disagio ne' prima ne' adesso ... e' solo una questione di cifra e di comodita'. P.es. pago sempre con bancomat i ticket delle visite mediche o gli esami del sangue perche' penso che allo sportello non abbiano gli spiccioli di resto (se la cifra e' piccola), oppure perche' la cifra e' significativa, e sempre piu' spesso pago con bancomat anche in farmacia. Diciamo che sopra i 50 uso la carta, sotto i 20 difficilmente, certo non per 1 euro.
In quanto a prestinaio (dove si pagano pochi euro), macellaio, bancarelle sul mercato io ho sempre pagato in contanti e ricevuto lo scontrino (o la ricevuta dal barbiere). Noto tuttavia che anche sul mercato diversi ortolani hanno un bancomat wireless.

Diciamo che usare una carta per una piccola cifra mi e' sempre parso esagerato. Nei tardi anni '90 a Toronto all'aeroporto (tanto per stare in tema di TPL) ci avevano detto che ci volevano 50 cent per liberare i carrelli dei bagagli. Poi il meccanismo di sblocco non funzionava con la moneta che avevamo preparato e avevamo dovuto usare la carta ... per poi ottenere indietro una monetina da 50 cent alla restituzione del carrello ... mi immaginavo che una transazione di tale irrisorio ammontare su un circuito internazionale non sarebbe mai andata a buon fine, invece qualche mese dopo e' stata addebitata-

Ultimamente pago con la carta di credito anche il caffè al bar. Nessun barista si è lamentato da quando c'è il covid in giro, anche da prima del cashback.

Un aneddoto. Una decina di anni fa mi trovai a fare una breve trasferta a Oslo. Da buon italiano arrivai in aeroporto e prelevai corone norvegesi. In quei 4 o 5 giorni pagai sempre con carta (anche il taxi), e quando fu ora di tornare a casa mi ritrovai in tasca TUTTE le corone che avevo prelevato a inizio settimana. Le spesi poi tutte in souvenir nei negozi dell'aeroporto

Curioso. Perche' nel 2003 o 2004 (quello dell'estate caldissima) ero in Danimarca e avevo pochissimi contanti perche' mi avevano detto che usavano le carte per tutto ... e poi al momento di pagare un regalino di ambra che mia madre voleva fare a una persona con la carta di credito, il negoziante di Skagen mi ha mandato a fare un prelievo per venire pagato in contanti perche' le commissioni erano troppo alte. Apparentemente gli indigeni pagavano con bancomat nazionali ma non con carte di credito. E anche un ristorante a Rabjerg Mile aveva storto il naso.

Parlo da esercente.
Se si trovano gli accordi giusti, il costo delle operazioni incide poco.
Per quanto riguarda il circuito pagobancomat anche sulle cifre basse il peso delle commissioni è miserrimo.
Nei circuiti delle carte di credito cambia un po'. Pagarci un caffè è un po' da cafoni.
I costi maggiori, rispetto al contante, sono compensati dal minor bisogno di andare a versare (se il tempo è denaro, ne butto via meno) e dal minor rischio di avere soldi nel cassetto. Se arriva qualche disgraziato, me ne porta via meno.
Io non ho il POS della mia banca, ma di un'altra banca e le commissioni sono bassissime sul circuito Bancomat e basse sui circuiti Visa, Mastercard/Maestro.
Difficilmente il mio scontrino è inferiore ai 10€, non ho problemi con le carte.

Ma con la banca precedente e il loro POS erano mazzate, soprattutto per le carte. Oltre al fatto che il terminale chiamava (i primi due mesi) un numero a tariffazione speciale (uno dei motivi per cui è la banca "precedente").
Queste cose hanno portato noi negozianti a vedere il pos con un po' di veleno, anche se, da un altro punto di vista, ci permettono di vendere di più.
Chi paga in contanti di solito compra i servizi o i prodotti che si è prefissato, e proporre altro si scontra con il limite di banconote presenti nel portafogli, con le carte è più facile inserire qualcosa in più.

Un azzeramento di costi per i pagamenti sotto una certa soglia (10? 20? 25? Lascio la cosa ai "tecnici") aiuterebbe non poco il maggiore utilizzo di carte rispetto ai contanti. Ma c'è sempre qualcuno che vuole pagare in contanti. Attualmente 2/3 dei miei incassi arriva dalle carte. Poi ci sono vecchiette e vecchietti che hanno bisogno di maneggiare i danée. Gli stessi che vanno ancora in posta a ritirare la pensione, per poi magari portarla fisicamente in banca (valli a capire).
Poi ci sono quelli convinti che ci sia il "Grande Fratello" (quello di Orwell, non quello della TV) a cui interessi quante volte vanno a farsi i capelli e dove (Sì, signora Concetta, ha ragione, quelli sanno tutto, dovremmo fare come lei. Buttare via il bancomat, le carte di credito, la fìdaty eccetera). Con loro discutere è inutile, si dà loro ragione così si spengono subito. A lavare la testa all’asino si perde acqua, tempo e sapone.