Il paragone è del tutto fuori luogo. Se uno si illude di migliorare la sua situazione indebitandosi, dimostrando ai creditori che merita tale credito con carte false, dai creditori non c'è alcuna rsponsabilità. Se non fosse intervenuta la BCE e lo FMI la Grecia sarebbe già fallita, i suoi cittadini avrebbero patito la fame, ma quella vera, e forse ora sarebbe fuori dal tunnel. Ma i greci non hanno voluto. Nessuno gli ha messo la pistola alla testa, hanno fatto una scelta condivisa, messo le firme sotto i patti che tutti, loro compresi hanno accettato per buoni. E non li hanno rispettati.
Non rivedrò i miei 666,66 Euro, vero, ma se ptessi pignorerei ogni bene dei greci, privandoli della sovranità, assoggettando lo stato greco ad un protettorato, sospendendo ogni autonomia finanziaria. Ed ė quello che succederà, e succederã anche con l'Italia.
Il debito greco non può essere ristrutturato entro i limiti di una unione monetaria. Per farlo ne deve uscire.
Coccodrillo, anche l'Italia continua ad reindebitarsi per ripagare i capitali in scadenza, possibilmente a condizioni migliori. Idem ha fatto la Grecia con il subentro alle banche di BCE e FMI e compagnia cantante. Ė stata una scelta politica dettata, come ha ammesso adesso Juncker e valido anche per allora, dalla paura, dal timore di cosa sarebbe potuto accadere.
Esiste una soluzione a tutto il bailamme: tutti i paesi dell'area Euro devono cedere sovranitã, potestà impositiva e autonomia finanziaria a favore dell'unione, dimostrando solidarietã alla Grecia rinunciando liberamente a ciò, a cui la Grecia verrà o è già costretta.