Premesso che ognuno è libero di fare le proprie scelte, salvo "vantarsi" della apperente "umanità" e "perbenismo"(ipocrisia).
Premesso che il luogo in cui sono andate era notoriamente pericoloso, in particolare per le donne.
Premesso che lo stato italiano deve fare di tutto per liberare i propri cittadini (sì, anche correndo il rischio di sacrificarle
).
Premesso che pagare un riscatto espone altri cittadini italiani al medesimo "rituale".
Premesso che pagare il riscatto espone cittadini di altre nazione e italiani al rischio che i soldi siano usati per comperare armi e dell'uso che se ne può fare.
Premesso che il pagamento di un riscatto è una illazione.
Tutto ciò premesso giungo ad una sola conclusione: Greta e Vanessa sono debitrici della loro vita allo stato italiano, ovvero a tutti noi. Spero che abbiano la correttezza etica di non metterla di nuovo in gioco per i loro fantomatici "ideali", ma per qualcosa di maggiore interesse collettivo. Ho scritto:"che si sono arruolate in polizia, al minimo dello stipendio, senza indennità di rischio, con mansione unica: proteggere obbiettivi sensibili (Vaticano)". E' una esagerazione, ma serve ad esemplificare il concetto esposto. Non è un obbligo, ma un dovere morale.
Ognuno è libero di fare le proprie scelte (sono maggiorenni, e pienamente responsabili), ma anche di sopportarne le conseguenze.
Ora lo stato italiano ha un altro dovere: trovare i responsabili e processarli. E se il pagamento del riscatto c'è stato, deve recuperare i soldi.