Votereste una legge elettorale che...?

[gian89]

...che preveda?

[skeggia65]

-l'abolizione del Senato della Repubblica e l'elezione di 450 deputati;

Separazione di compiti per le due Camere; 100 senatori, 200 deputati

-lo svolgimento di due legislature al massimo per i deputati;

-l'indicazione del premier sulla scheda elettorale;

-un'eventuale secondo turno nel caso in cui le prime due liste o coalizioni non raggiungano il 40%;

sì

-l'abolizione tra elettorato attivo e passivo (si può essere eletti Deputati dai 18 anni);

non so

-primarie obbligatorie per scegliere i Deputati al posto delle liste bloccate;

non bvedo come una legge possa obbligare qualsivoglia organizzazione politica ad organizzarsi in un unico modo.

-l'abolizione delle province;

Non c'entra con una legge elettorale, casomai con un programma di governo. Comunque preferirei una revisione delle provincie, e l'accorpamento di molti comuni, e la soppressione degli stessi in deterrminate situazioni ("città metropolitane")

-il secondo turno alle Regionali;

sì
-il

diritto di voto alle amministrative per gli immigrati regolari residenti in Italia da almeno 5 anni

sì

e ai sedicenni.

no

[gian89]

Non c'entra con una legge elettorale, casomai con un programma di governo. Comunque preferirei una revisione delle provincie, e l'accorpamento di molti comuni, e la soppressione degli stessi in deterrminate situazioni ("città metropolitane")

D'accordissimo con le città metropolitane e l'accorpamento dei comuni.
Abolendo le provincie si aboliscono anche le elezioni provinciali.

[skeggia65]

Abolendo e accorpando molti comuni se ne aboliscono le relative elezioni, e molte, molte più "poltrone"

[S-Bahn]

Vero, e concordo, ma bisogna stare attenti.
La Francia che ha molti più comuni di noi, ma di alcune volete più numerosi, ha giustamente intrapreso un inizio di accorpamento.
Hanno anche notato, mi diceva un amico esperto di questioni amministrative, che in realtà i costi non sono calati e in molti casi sono aumentati in quanto i comuni accorpati tendono a duplicare le sedi dei medesimi servizi per non fare torto a nessuno.

Non basta quindi fare la cose giuste, bisogna anche farle bene.

[Lucio Chiappetti]

Molte delle cose citate non c'entrano nulla con la legge elettorale propriamente detta (e non sono d'accordo quasi su nessuna di esse). Comunque per discutere seriamente di queste cose esiste un apposito sito

http://partecipa.civiclinks.it/
http://partecipa.civici.civiclinks.it/

[msr.cooper]

La Francia che ha molti più comuni di noi

Alcuni dei quali con meno di 5 abitanti (esistono anche comuni disabitati, i villaggi morti per la Francia).

[JA+]

Io sono favorevole al secondo turno (sia per il parlamento che per le regionali) se la prima lista non raggiunge una certa soglia (per esempio 40%), e a limitare il numero di mandati per i parlamentari (2 o al massimo 3). Inoltre accorcerei la durata di una legislatura a 4 anni (sia a livello nazionale sia a livello locale) e del mandato del presidente della repubblica a 5 anni.
Le liste bloccate sono da sbloccare , ma senza fare le primarie, basta avere la possibilità di segnare le (due) preferenze sulla scheda (poi se un partito vuole fare le primarie le fa di sua iniziativa).

Per la questione provincie (che non riguarda la legge elettorale e non ho capito se è di competenza del governo o del parlamento) bisognerebbe abolirle tutte (tranne Aosta, Trento e Bolzano) e trasferire le relative competenze a regioni e comuni. E' una cosa seria da fare, e mi pare che finora nessuno abbia avuto l'intenzione di procedere, se non a parole durante la campagna elettorale (la proposta di Monti era tutt'altro che seria).

[Federico_2]

Credo che alla gente non interessi la legge elettorale. Credo che la gente vuole risolvere i problemi che danni affliggono lo stato e ancora non sono risolti. Tanto per dirne una:
- separazioni dei compiti del notaio (distinzione dei compiti da pubblico ufficiale da quelli di giurista)
- semplificazione della normativa fiscale (meno complicazioni sulle tasse a parità di incassi)
- abolizione di qualsiasi pratica burocratica da sportello (qualsiasi pratica si deve svolgere da casa e senza troppi strumenti)
- centralizzazione dei servizi di stato civile
- abolizione di sistemi di pagamento dell'anteguerra complicatissimi, come il bollettino postale e la marca da bollo
- regionalizzazione di servizi ancora centralizzati, come la polizia tanto per dirne una

Perché nessuno di questi temi sembra venga affrontato?

[S-Bahn]

Forse per affrontare i problemi che dici bisogna legiferare e governare e per legiferare e governare serve un parlamento che funzioni.

Poi non attribuire "alla gente" fisime tue come quelle dei bollettini postali o della regionalizzazione (ci manca solo questo!) della polizia.

[Federico_2]

Scusa, l'abolizione dell'obbligo del bollettino postale non gioverebbe a tutti? Che senso ha per molte pratiche (rinnovo patente, richiesta passaporto, richiesta cittadinanza, ecc...) fare un bollettino postale + una marca da bollo? non é meglio unificare le pratiche di pagamento?

[S-Bahn]

Il bollettino per molti, non esistono solo i ventenni e i trentenni well connected, è una forma di pagamento più comoda dei bonifici e dell'home banking, e per compilare un bollettino basta una penna biro.

Nulla in contrario alle più moderne forme di pagamento, ma per favore non fissiamoci su queste cose come se dovessero salvarci l'esistenza, e soprattutto non dimentichiamo interi settori di popolazione.

[max90]

Poi, considerata la burocrazia italiana, non mi sembra nulla di così trascendentale il pagamento di un bollettino postale.

[gian89]

Io sono favorevole al secondo turno (sia per il parlamento che per le regionali) se la prima lista non raggiunge una certa soglia (per esempio 40%), e a limitare il numero di mandati per i parlamentari (2 o al massimo 3). Inoltre accorcerei la durata di una legislatura a 4 anni (sia a livello nazionale sia a livello locale) e del mandato del presidente della repubblica a 5 anni.
Le liste bloccate sono da sbloccare , ma senza fare le primarie, basta avere la possibilità di segnare le (due) preferenze sulla scheda (poi se un partito vuole fare le primarie le fa di sua iniziativa).

Teoricamente sarei anche d'accordo, ma temo che in una certa parte d'itaGlia torni il voto di scambio

Preferisco le primarie, se non altro per rimarcare la differenza tra chi le fa e chi non le vuol fare...

Personalmente estenderei la soglia del 40% anche per le comunali...

Per quanto riguarda la durata dei mandati, lascerei tutto come ora, anzi forse 5 anni sono anche pochi per i tempi italici che ci vogliono a fare una legge

Riguardo al limite di mandati, ritengo quasi più importante porre un limite al potere esecutivo (premier e ministri, governatori ed assessori) piuttosto che al potere legislativo.

[Federico_2]

^^

Poi, considerata la burocrazia italiana, non mi sembra nulla di così trascendentale il pagamento di un bollettino postale.

E' una pratica che richiede tempo (minimo 10 minuti in UP oltre al tempo per andare in UP), denaro (1,30 di commissioni) e illegale (perché ti obbliga a usare un servizio in monopolio di un'azienda privata).

Fare un bollettino postale non é una pratica semplice per il cittadino, perché bisogna andare in un posto. So che per gli italiani é normale, ma la burocrazia si deve svolgere esclusivamente a distanza. Già per fare un passaporto bisogna andare a in questura o in altro ufficio per l'identificazione, in piu' bisogna procurarsi la marca da bollo e inoltre bisogna pagare un bollettino postale. Pagare direttamente alla domanda di richiesta del passaporto é troppo facile? Oppure dare la possibilità di scegliere tra bolletino o bofinico, ma un'unica transazione, non doppia come oggi (bollo+bollettino).

Chi non vede i problemi, mai li risolverà. Ormai siamo talmente abituati a pratiche complesse che diventano normali!!!!!