Curioso e (apparentemente) contraddittorio il programma del candidato repubblicano Ron Paul (che quasi sicuramente non sarà mai presidente)
Da un lato sembra essere iperliberista in economia e antiabortista
Ma dall'altro è favorevole a un graduale disimpegno militare USA all'estero("dobbiamo smettere di essere il poliziotto del mondo"), a una revisione dei rapporti con Israele da considerare "uno stato come tutti gli altri", a una visione della tossicodipendenza come "problema medico" e non "problema criminale", contrario alle leggi antiterrorismo, contrario alla pena di morte
Insomma, una posizione anticonformista che va un po' al di là della classica divisione destra-sinistra (dove parlando degli USA "sinistra" va comunque inteso, come direbbe Eurocity, "in senso lato")