limite all'uso dei contanti

Moderators: Hallenius, teo

siete favorevoli alla proposta di vietare l'uso del contante per transazioni superiori ai 300 euro?

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Re: limite all'uso dei contanti

Postby S-Bahn » Thu 24 November 2011; 23:05

Su che basi viene fatta la stima? Quanto è affidabile? Stimerà grosso modo tutto il sommerso? Il doppio?, Un decimo?
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà

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Re: limite all'uso dei contanti

Postby picard66 » Thu 24 November 2011; 23:19

Per prima cosa, il limite, ammesso che abbia senso, va posto in misura non inferiore alla banconota di taglio maggiore (ovvero 500 Euro), a meno di non porre fuori corso tale banconota.

In secondo luogo, anzichè vietare pagamenti sopra i contanti per cifre ridotte, che lascia fuori commercianti, artigiani, professionisti, sarebbe più opportuno aumentare la deducibilità delle spese.

Mi spiego con un esempio.

vado dal professionista X, che per la sua prestazione professionale mi chiede 200 Euro. Se però voglio la fattura devo aggiungere almeno l'iva e ne pago 242.

A fine anno della cifra spesa,a mmesso che rientri fra gli oneri deducibili, recupero 46 Euro.
In altre parole vado praticamente pari, ma devo anticipare la somma in più, conservare la fattura/ricevuta fiscale, portarla dal commercialista e sperare che nel frattempo non siano cambiate le norme.

Poi a fine anno, lo Stato con redditometri e simili premia la mia volontà di chiedere sempre fattura, presumendo il mio reddito (non sempre con criteri ragionevoli), ed in genere al rialzo rispetto alla dichiarazione.

Morale, spesso per superficialità si accondiscende alla richiesta di nero, ed il furbetto su quei 200 Euro, ne risparmia almeno un terzo fra tasse e contributi previdenziali, e magari col reddito basso manda i figli all'asilo/scuola/università pagando solo il minimo.

Se invece io contribuente potessi dedurre il 40% della spesa, io andrei a recuperare 97 (quindi 51 Euro in più, che mi rendono chiaramente conveniente chiedere la fattura), ma dal furbetto lo Stato incasserebbe 42 Euro di Iva e 66 Euro di tasse/contributi, per un totale di 108 (oltre a dover pagare di più i servizi).

Quindi l'intera operazione per lo Stato è in attivo, senza cervellotiche complicazioni sull'uso del denaro o improponibili controlli su tutti i conti correnti.
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Re: limite all'uso dei contanti

Postby brianzolo » Fri 25 November 2011; 12:57

attuale situazione
niente deducibilità di spesa
a tuo carico 242euro= dalle tue tasche escono 242euro
(di cui iva CHIARAMENTE a tuo carico 42euro che viene pagata dal professionista con f24)
Per il professionista la fattura emessa 200€ comporta tasse medie per circa 66euro= nelle sue tasche entrano 134euro
Lo stato incamera 66euro+42 di iva = 108 euro su 200 di imponibile
Ovvero la fattura comporta introiti per tasse e iva per il 54% dell’importo imponibile
in nero a 200euro tu risparmi 42euroe lui guadagna 66euro rubati allo stato.

La tua ipotesi
la spesa diventa deducibile al 40% potresti avere un credito di imposta di 80euro (l’iva non può essere considerata)
Quindi spesa 242euro e deduzione tasse 80= dalle tue tasche escono 162euro
(di cui iva a tuo carico 42euro che viene pagata dal professionista con f24)
Per il professionista la fattura emessa 200€ comporta tasse medie per circa 66euro= nelle sue tasche entrano 134euro
Lo stato incamera 66euro+42 di iva meno il tuo credito 80euro= 28 euro
Ovvero la fattura comporta introiti per tasse e iva per il 14% dell’importo imponibile
Poco realistico pensare che lo stato rinunci al 74% degli introiti)
Se il professionista ti propone in nero a 150euro?

Non è comunque così semplice deduzione e detrazione sono due cose distinte

Tieni presente che gli oneri deducibili vengono dedotti dall’imponibile irpef e sul risultato poi va applicata l’aliquota progressiva del singolo contribuente
Dedurre il 100% della spese può voler dire un risparmio (per chi ha imponibile oltre 28.000euro) di circa il 38%=76euro
Dedurre il 40% della spesa fa risparmiare circa 30euro
Se invece la consideriamo detrazione degli oneri (al 19% senza franchigia che si tolgono dal saldo irpef solo se positivo) potresti togliere dal dovuto al fisco 38euro

nb nel secondo caso se non hai irpef da pagare non recuperi un euro
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Re: limite all'uso dei contanti

Postby picard66 » Fri 25 November 2011; 13:14

^^ Perchè l'Iva non può essere considerata?

Se ho la partita Iva, l'iva va in detrazione (quindi la scarico comunque).

Se sono utilizzatore finale (quindi con Codice Fiscale), si porta in detrazione tutto.
Iva compresa (sono andato a rileggermi le istruzioni per il modello unico.

Quanto alla tua domanda finale (se ti propone 150 a nero)...

Posta così il problema ci sarà sempre, qualunque sia la somma deducibile/detrabile, se diversa dal 100%.

Diciamo che come contropartita alle maggiori deduzioni, occorrerebbe rendere responsabili in solido entrambi i soggetti (chi vende un bene/servizio e chi lo acquista).
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Re: limite all'uso dei contanti

Postby brianzolo » Fri 25 November 2011; 13:21

l'iva è sempre a carico del consumatore finale e non può essere considerata un costo

se hai la partita iva e ovviamente porti in detrazione l'iva sulle fatture di acquisto come puoi considerarla anche un costo?
il costo è sempre e solo la parte imponibile e se hai partita iva deduci qualunque costo attinente alla tua attività già ora

quello che cercavo di spiegare invece è questo
ti sembra possibile che lo stato passi dal 54% al 14% delle entrate?
la volontà di far dedurre i costi dalla dichiarazione irpef mi sembra decisamente remota

edit
sinceramente mi sfugge che si possano dedurre costi addebitati ad iva dalle d.r.

riedit
mi correggo hai ragione ma le casistiche sono talmente poche .... (es.occhiali puoi scaricare iva 4%)
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