La Catalogna vieta le corride
Sopra la notizia, sotto un paio di commenti presi dal "Corriere" (tanto per far capire come la penso io )
A voi.
Cita:
Cerchiamo di fare chiarezza
28.07|16:49 gfiorelli1
Prima di tutto premetto che anch'io non sopporto il maltratto agli animali, ma leggendo i commenti credo si debba fare un poco di chiarezza, anche perché vivendo in Spagna da molti anni è semplice per me capire il vero motivo di questo voto. Quindi, cari animalisti italiani, se pensate che il Parlamento catalano ha votato contro la Corrida perché sono dei paladini dei diritti degli animali... beh! siete proprio fuori strada e degli illusi. Infatti quello stesso Parlamento non voterà mai contro i "bous al carrer" o i "bous enbolats", che sono anch'essi barbarità per gli animalisti (tori con corna incendiate, tori spintonati, colpiti... e poi letteralmente stufati). Perché? Perché "Corrida" è per i nazionalisti catalani sinonimo di Spagna (crasso errore, le prime corride si fecero in Cataluña vari secoli fa e fu Cataluña che l'esportò in territorio francese, per esempio), mentre le altre feste taurine sono patrimonio della Sacra Nazione Catalana e, quindi, da difendere a morte. Questo è il voto degli indipendentisti catalani, che hanno sequestrato la buona fede degli animalisti, ma che degli animalisti non gliene importa un fico secco. Se non ci fosse stato questo aspetto antispagnolo, l'iniziativa anticorrida non sarebbe neppure stata ammessa al Parlamento. Inoltre: il toro di lidia è una razza artificiale. Scompare la corrida, si estingue il toro di lidia: volete questo? Quindi... informatevi prima di esprimere giudizi
Cita:
nazionalismo
28.07|12:58 xaviqaz
C'è molto nazionalismo e secessionismo in questo. La tortura di tori (bruciatura e battito) non è stata proibita nelle feste popolari della Catalogna. Molti più tori muoiono nelle feste popolari ogni anno. La differenza? La corrida è spagnola, ma le feste popolari sono catalanissime.
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