indaco1 wrote:PS: la formulazione del sondaggio eufemisticamente non e' molto corretta e non avrebbe l'approvazione del Professor Mannheimer. Non credo che lo scopo fosse quello di essere scientifici, ma magari si riesce a fare una discussione seria anche partendo da questo.
friedrichstrasse wrote:indaco1 wrote:PS: la formulazione del sondaggio eufemisticamente non e' molto corretta e non avrebbe l'approvazione del Professor Mannheimer. Non credo che lo scopo fosse quello di essere scientifici, ma magari si riesce a fare una discussione seria anche partendo da questo.
Esattamente...
Per il resto, non definirei "frazionamento amministrativo mostruoso" un sistema che prevede 3 livelli di governo del territorio (Regione, Provincia, Comune); se invece ci si riferisce all'inefficienza del sistema, o all'irrazionalità dei confini amministrativi, o alla cattiva ripartizione delle competenze, o al caos delle procedure, o al malgoverno di questo o quello, è un altro conto.
Ma appunto, pretendere di risolvere tutto questo con l'abolizione delle Provincie, o credendo che questa sia un passo nella direzione giusta, è forse un'idea un po' da pirloni.
Risparmio di 10,6 miliardi con l’abolizione delle Province
Abolire le province comporterebbe per lo Stato un risparmio di 10,6 miliardi di euro. E’ quanto emerge dal Rapporto Italia 2008 dell’Eurispes il quale mette in evidenza che nel solo 2006 la spesa complessiva delle Province italiane è stata pari a 13 miliardi di euro, contro gli 11 ed i 2 miliardi di euro, rispettivamente, di flussi finanziari in entrata e di indebitamento. Di questi 13 miliardi di euro, il 18,3% sono costituiti da spese sostenute per i redditi da lavoro dipendente, contro il 28,4% dei consumi intermedi, il 22,3% di investimenti fissi lordi ed il 31% di tutte le altre voci di spesa.
Nell’ipotesi in cui il personale delle Province (pari a 62.778 tra dirigenti e impiegati secondo la Ragioneria Generale dello Stato), venisse re-impiegato in altre Amministrazioni o Istituzioni locali, l’abolizione delle Province consentirebbe, quindi, un risparmio complessivo pari a 10,6 miliardi di euro nel solo 2006, dal momento che verrebbero meno tutte le altre voci di spesa attuali.
E hai perfettamente ragione. I tre livelli sono la suddivisione amministrativa più normale e comune in qualunque ordinamento.friedrichstrasse wrote: non definirei "frazionamento amministrativo mostruoso" un sistema che prevede 3 livelli di governo del territorio (Regione, Provincia, Comune)
S-Bahn wrote:E hai perfettamente ragione. I tre livelli sono la suddivisione amministrativa più normale e comune in qualunque ordinamento.friedrichstrasse wrote: non definirei "frazionamento amministrativo mostruoso" un sistema che prevede 3 livelli di governo del territorio (Regione, Provincia, Comune)
Vanno piuttosto eliminate alcune sovrapposizioni e trasferite alle provincie le ultime competenze per eliminare altri organismi come consorzi e comunità, questi sì inutili e dannosi.
Chi parla di provincie come enti inutili non sa di cosa sta parlando oppure sta facendo della facile demagogia e quindi no, lo provincie non sono da abolire, sono da rafforzare ulteriormente per completare i non pochi compiti che già hanno. Viceversa l'abolizione delle provincie darebbe la spinta a creare o ricreare proprio quegli organismi dai non bene precisati confini amministrativi che invece sono i primi da eliminare.
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