Il protocollo di Kyoto

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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby serie1928 » Wed 03 June 2015; 13:12

Sono comunque situazioni microcliamtiche che con la tendenza del pianeta possono coincidere o variare parecchio, non fanno testo. Così come non fanno testo le testimonianze personali.

Oggi con i satelliti possiamo misurare la temperatura al suolo con una risoluzione molto fine, ma prima dei satelliti? Come si faceva a misurare la temperatura del globo? Mediante singole misurazioni in punti predeterminati integrando matematicamente da essi la situazione generale secondo modelli più o meno accurati.

Anche se i dati fossero accurati (e non lo sono) dire che il pianeta si riscalda è un fatto misurabile, ma dire che le cause sono antropiche o altro è ben altra cosa.

Anche se fosse antropico il riscaldamento, è ipocrita pensare che non facendo quello che si sta facendo si possa riportare il clima a condizioni anteriori: non è possibile, il clima è un algoritmo monodirezionale, che non conosciamo, e non possiamo prevederne l'evoluzione. Lo facciamo in base a pochi parametri, inseriti in modelli matematici, ottenendo delle previsioni che nella milgiore delle ipotesi hanno una accuratezza dello zero-punto-zero-qualcosina. Per assurdo il tentativo di limitare le emissioni potrebbe squilibrare il clima in maniera molto maggiore che non proseguire nella tendenza in atto.

L'arroganza dell'essere umano è duplice: da una parte pensa di poter fare con le risorse naturali quello che vuole, dall'altro pensa che modificando i suoi comportamenti possa influenzare il clima.
L'impronta "zero" non esiste, e non è giusto perseguirla. E' la utopia del 21°secolo, quella ambientalista, che ha sostituito nelle politiche la utopia precedente: il comunismo. Paragone eccessivo? No, entrambe prescindono dall'essere umano come individuo e pensano di peterni determinare il comportamento. In realtà tutte le utopie hanno questi due punti in comune
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby S-Bahn » Wed 03 June 2015; 14:04

^^ C'è del vero, concordo su molto di quello che dici.
C'è però una terza posizione che non hai descritto. E' il negazionismo di comodo (di comodo nel breve periodo). Poiché l'impronta delle attività umane sulla natura porta quantomeno a considerare l'opportunità di scelte e comportamenti, si preferisce negare l'impronta stessa per non correre il rischio di dover mettere qualcosa in discussione.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby serie1928 » Wed 03 June 2015; 14:13

^^ E' una conseguenza implicita del primo grado di arroganza: negare l'impronta è altrettanto stupido.
In realtà non è sbagliato perseguire l'impronta zero, a patto che sia chiaro che è un obbiettivo irragiungibile e che se ne può ottenere solo una parte. Ovvero accontentarsi di risultati intermedi ragionevoli.
Il punto sostanziale però resta questo: non siamo in grado di determinare "risultati intermedi" (parlo degli effetti, non delle politiche intraprese), ed ecco che si scade nell'assolutismo di turno.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby skeggia65 » Fri 29 January 2016; 14:02

Chissà se il mio stile di vita alimentato a combustibili fossili è in grado di produrre più CO2, diossine e polveri di varie dimensioni di questa ecologicissima pala eolica! :mrgreen:

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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby Trullo » Tue 02 February 2016; 19:29

Domenica mattina ho visto la prova di coppa del mondo di sci a Maribor. Mi ha impressionato vedere la striscia bianca della pista (con neve artificiale) circondata da boschi e da prati Verdi. A fine gennaio, sulle Alpi
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby skeggia65 » Tue 02 February 2016; 19:44

Nel frattempo, negli U.S.A....

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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby Trullo » Tue 02 February 2016; 19:48

Prescindendo da singole esperienze aneddotiche, un interessante articolo da un ottimo blog scientifico (il cui autore è anche appassionato di treni e scrive su FoL)
http://aldopiombino.blogspot.it/2015/12 ... arbon.html
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby skeggia65 » Sun 15 January 2017; 20:24

Farà sempre più caldo, dicevano...
Ci sarà sempre meno neve, dicevano...
La desertificazione...
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby Hallenius » Sun 15 January 2017; 20:34

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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby jumbo » Sun 15 January 2017; 23:01

E quindi? Un tempo un inverno come questo era normale, stavolta in California sembra diventato un evento eccezionale.
Il singolo caso non è mai una argomentazione né pro né contro il riscaldamento climatico. Per osservarlo in atto basta guardare le medie.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby S-Bahn » Sun 15 January 2017; 23:25

Infatti come prova di un andamento il paragone delle due foto vale zero.
Una qualunque località di montagna fotografata in in certo giorno nell'inverno di un certo anno può avere due metri di neve. Fotografata nello stesso giorno di un altro anno può avere precipitazioni zero, come buona parte dell'arco alpino nelle scorse settimane.

Parte della California dovrebbe tirare un respiro di sollievo sugli ormai ricorrenti e sempre più gravi periodi di siccità.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby skeggia65 » Mon 16 January 2017; 1:14

Però gli "scaldisti" prenderebbero la foto del 2014 come prova inconfutabile del non contestabile aumento dell'effetto serra, naturalmente per cause antropiche.
Prendere in considerazione la possibilità che ci siano variazioni nello stesso periodo di due anni diversi non fa parte della loro natura.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby jumbo » Mon 16 January 2017; 9:03

Basta che non si cada nello stesso errore per voler dimostrare il contrario.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby S-Bahn » Mon 16 January 2017; 9:48

Non so se gli "scaldisti" prenderebbero la foto come prova che la terra si scalda, per ora abbiamo visto te, skeggia, prendere le due foto per sostenere una tesi.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby serie1928 » Mon 16 January 2017; 12:33

^^ Un po' di onestà intellettuale, per favore. I "scaldisti" lo fanno spesso e volentieri, mostrare foto "istantanee" per sottolineare la loro tesi, per massimizzare l'effetto su chi legge.

Una cosa interessante vista in "Linea Bianca" di Sabato: l'università di Milano analizza carotaggi provenienti dall'antartide, con ghiacci molto vecchi da profondità elevate. Da una parte, enfatizzata, dicono che non c'è mai stata tanta anidride carbonica nell'aria, dall'altro però dicono che l'aria non è neppure mai stata tanto pulita, priva di polveri. Ovvero nel passato remoto c'erano molte più polveri.
Anche le polveri sospese danno effetto serra, quindi?
Il giacchio più puro riflette maggiormente i raggi solari rispetto a quello che include polveri, quindi?

Io non nego l'aumento della temperatura terrestre, anche se non ho mai visto con quel "margine di errore" vengono paragonate le temperature odierne, sicuramente con una moltitudine di misurazioni che approssimano la media in maniera più che precisa, con quelle del passato, effettuate in quantità minori, non necessariamente sincronizzate. Però sono scettico che la cosa sia di origine antropica, ovvero che la componente antropica sia preponderante.
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