Il protocollo di Kyoto

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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby serie1928 » Thu 15 June 2017; 19:12

Non si può sapere "con certezza", ma con un significativo margine di errore. Tanto più significativo quanto i dati sono dispersi e ridotti in numero.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby S-Bahn » Sat 17 June 2017; 20:28

Comunque, anche astenendosi dal chiamare in causa l'origine antropica del riscaldamento del pianeta, non c'è da andare indietro molto nel tempo per avere riscontri su una velocità impressionante del fenomeno.
Le foto riguardano anche alluvioni e altre modificazioni introdotte dall'uomo, non solo gli effetti del riscaldamento.
http://www.corriere.it/scienze/17_giugn ... 1322.shtml
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby skeggia65 » Sun 18 June 2017; 23:32

Molte foto non c'entrano con il riscaldamento globale, a meno di considerare eruzioni vulcaniche, illuminazione, dighe, centrali fotovoltaiche, evoluzioni delle foci dei fiumi come conseguenze del cambiamento climatico, a prescindere dalle cause.
Alluvioni ci sono sempre state, solo che in passato non esistevano macchine fotografiche, quotidiani, satelliti.
Stesso discorso per il distacco degli iceberg e per curiosi fenomeni meteorologici o di fioriture nel deserto.
Laghi scomparsi sulla catena andina non sono certo una novità. Da quelli si estrae il litio per le batterie.
Certo, danno da pensare i ritiri dei ghiacciai e della calotta artica.
Ma sono fenomeni logici, se fa più caldo; Conseguenze di un riscaldamento globale.
La domanda è sempre quella: antropico o naturale?
I fatti non danno risposte.
Comunque se, come pare, il Sole sta entrando in una fase di minimo, le risposte non tarderanno ad arrivare.
Per ora mi godo il caldo, che è comunque inferiore (e non poco) rispetto alle previsioni degli ambientalisti.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby skeggia65 » Wed 07 February 2018; 17:34

Intanto, in Massachussetts...

:mrgreen:

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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby jumbo » Wed 07 February 2018; 18:57

Non vedo la foto, sarà su facebook o altro bloccato.
Intanto a Milano sbocciano i fiori nei parchi a inizio febbraio e veniamo dal gennaio più caldo degli ultimi decenni.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby Trullo » Wed 07 February 2018; 19:17

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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby skeggia65 » Thu 08 February 2018; 1:21

Provo a postare di nuovo per Jumbo.
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Nel frattempo, ricordo (come me dovrebbe ricordare chi è "stagionato" come me) come fino a tutti gli anni '70 gli scienziati fossero certi, certissimi che saremmo andati incontro a un raffreddamento globale, un'era glaciale naturalmente "catastrofica".
Poi, contrordine!
Ci si riscalda, farà sempre più caldo, caldissimo, andremo arrosto, spariranno gli inverni, la neve sarà un ricordo sbiadito (anzi, sciolto), i nostri figli non potranno mai fare a palle di neve (questo raccontavano i luminari tre lustri fa), la calotta polare sarebbe scomparsa qualche anno fa.
Ora naturalmente da qualche parte fa freddo, in alcuni casi si sono battuti record di freddo (parte del nordamerica, siberia), altrove l'inverno ha "ciccato".
Però sparo l'immagine del gelo su FB, giusto con un velo di ironia, arriva un amico (presente anche qui) che mi rimprovera l'ironia ricordandomi che il freddo è una conseguenza del riscaldamento globale.
Può darsi.
Ma io continuerò a farci ironia.
E a rimanere "un po' scettico", come suggerisce la prossima immagine.

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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby jumbo » Thu 08 February 2018; 10:30

In occasione della precedente ondata di gelo negli USA, avevo trovato una mappa delle deviazioni dalle temperature medie del periodo in quel momento, e a fronte di una zona più fredda nel nord america, tutto il resto dell'emisfero nord era in sensibile anomalia positiva.
Come detto qualche migliaio di volte, il singolo episodio di freddo conta come ciascuno dei singoli episodi di temperature più calde, che negli ultimi anni sono regolarmente molto più frequenti e più diffusi di quelli di temperature più fredde della norma.

Quanto ai nostri figli che non faranno più a palle di neve, per favore elencami per quanti giorni negli ultimi 5 anni è stato possibile fare a palle di neve a Milano.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby skeggia65 » Thu 08 February 2018; 13:58

Quella sulle palle di neve non è mia, ma una dichiarazione di uno scienziato fatta 15/20 anni fa, e non riguardava Milano, ma parlava più in generale.
Ma il punto è un altro, come dico sempre.
C'è un cambiamento climatico.
È irreversibile? Le certezze sono le stesse del '77, eppure anche allora erano sicuri.
È causato dall'uomo? La realtà è che non si sa. Si presume.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby S-Bahn » Thu 08 February 2018; 14:08

In realtà nel 1977 non hanno guardato i dati. Le temperature medie stavano già salendo, anche se non velocemente come nei decenni successivi, e i ghiacciai sulle Alpi erano già in evidente ritirata da oltre un ventennio.
Non mi meraviglio della copertina del 2008 che può essere giusta o sbagliata, ma di quella del 1977 sì, visto che era sbagliata anche allora.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby jumbo » Thu 08 February 2018; 15:59

Nel 1977 almeno nelle nostre zone la risalita delle temperature subì una battuta d'arresto e così anche la riduzione dei ghiacciai alpini, che ebbe un temporaneo periodo di inversione di tendenza (ampiamente e rapidamente più che compensato negli anni seguenti).
In ogni caso sicuramente nel 2018, 41 anni dopo il 1977, l'uomo ha maggiori dati a disposizione e maggiori conoscenze scientifiche per elaborarli.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby S-Bahn » Thu 08 February 2018; 17:26

Sono state fatte ipotesi sulla temporanea (e breve) battuta d'arresto nell'aumento delle temperature medie?
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby jumbo » Thu 08 February 2018; 18:56

c'era stato un aumento fino agli anni '60, negli anni '70 ci fu un temporaneo calo, dagli anni '80 in poi è ripresa la salita a ritmi più rilevanti che in precedenza.
in quel momento si poteva pensare che la risalita delle temperature, che proseguiva come trend generale da un secolo prima, fosse terminata.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby skeggia65 » Thu 08 February 2018; 18:58

jumbo wrote:In ogni caso sicuramente nel 2018, 41 anni dopo il 1977, l'uomo ha maggiori dati a disposizione e maggiori conoscenze scientifiche per elaborarli.

Tengo in sospeso il giudizio per le elaborazioni di quest'anno.
I precedenti scenari dell'IPCC (tutti apocalittici) sono stati puntualmente disattesi.
Ovvero, la temperatura globale sale, ma molto meno di quanto IPCC avesse predetto.

Comunque, per fare fronte ai dati IPCC, ecco un po' di dati reali storici da stazioni meteo prese a caso nel frigo del pianeta.
Ne ho prese quattro a caso, ma sono tutte sulla stessa falsariga e dicono che il clima antartico è assolutamente stabile, il che significa che tutto sto scioglimento delle calotte non esiste, e che i fenomeni di arretramento dei ghiacciai montani è limitato appunto a quelli (e, dai dati che ogni tanto mi saltano fuori, limitato a una parte di essi)
Significa anche che ogni Austria che ogni anno si stacca dall'Antartide è un fenomeno ciclico e assolutamente non rilevante, poiché durante poi il ghiaccio si riforma.
Fonte: http://www.climantartide.it/dataonline/inderilevante,%20x.php?lang=it

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Edit.: non mi fa caricare le immagini, non so se per colpa di postimage, del forum o mia.

Andate a questo link, http://www.climantartide.it/dataonline/aws/index.php?lang=it scegliete le stazioni meteo che volete, selezionate temperature e guardate voi.

Io ho scelto (assolutamente a caso) Alessandra, Giulia, Lola e Sofia.
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Re: Il protocollo di Kyoto

Postby serie1928 » Thu 08 February 2018; 19:59

jumbo wrote:In ogni caso sicuramente nel 2018, 41 anni dopo il 1977, l'uomo ha maggiori dati a disposizione e maggiori conoscenze scientifiche per elaborarli.

Può essere, anzi è sicuramente così.
Ma quello che ci manca è un modello attendibile del clima, l'algoritmo in cui inserire la massa di dati che oggi riusciamo ad ottenere. Purtroppo i modelli si basano sulle conoscenze limitate dei decenni precedenti, e ci vogliono decenni di dati per elaborare modelli nuovi.
Fino alla fine di questo secolo, non avremo modelli validi, sempreche non riusciamo a misurare tutte le variabili del clima, i loro valori e gradienti, cosa di cui dubito.

Descrivere il clima con le conoscenze odierne è come voler descrivere il mare dicendo che è fatto d'acqua: è vero, ma manca tutto il resto.
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