jumbo wrote:
Skeggia, benissimo in quelle stazioni antartiche il clima è più o meno stabile negli ultimi 30 anni. Rimane il resto del pianeta, circa il 90% della superficie terrestre.
Poi deciditi: quando descrivi la tua posizione, dici che il clima si sta scaldando ma non sappiamo perchè; poi quando porti dei fatti che supporterebbero la tua tesi, porti dei fatti che fanno pensare che il clima non stia cambiando (freddo in nord america o clima stabile in antartide). Mi pare ci sia parecchia confusione.
jumbo wrote:
Skeggia, ok non ci sono certezze assolute, il clima è sempre cambiato, ma oggi sta cambiando mentre nello stesso momento l'uomo produce una alterazione diretta della composizione dell'atmosfera, che al tempo dei romani o nel medio evo non produceva, perchè non prendeva carbonio dal sottosuolo per diffonderlo in atmosfera, a una velocità molto maggiore di come faccia la natura in senso inverso.
Trovo ragionevole pensare che tale alterazione influenzi il clima. Non è certo? Tantomeno è certo che sia indifferente come sostieni tu.
Del resto non si è certi nemmeno dell'esito di un intervento chirurgico, ma talvolta occorre sottoporvisi ugualmente.
jumbo wrote:Se ci fosse una nuova era glaciale, l'uomo oggi se la caverebbe molto meglio che in passato, così come se la cava meglio in caso di epidemie, carestie ecc. ecc.. Non è un caso se al mondo siamo oltre 7 volte quelli che eravamo 100 anni fa.
skeggia65 wrote:Lo stesso IPCC afferma di avere conoscenze limitate:
IPCC. Climate Change 2001: The Scientific Bases. Cambridge University press, Cambridge, UK, 2001. pag. 774 "Nelle ricerche sul clima e nella creazione dei suoi modelli ( ), dovremmo riconoscere che stiamo analizzando un sistema caotico e non lineare, e che perciò le previsioni a lungo termine circa lo stato futuro del clima non sono possibili".
Se hanno dubbi i più ferventi sostenitori dell'AGW...
E comunque, non si è in grado di fare previsioni oltre i dieci giorni, e qualcuno pensa di predire ciò che accadrà tra cento anni?
skeggia65 wrote:L'uomo ha prosperato sempre nei periodi caldi, anche più di ora, come l'optimum romano e quello medievale.
Viceversa, i periodi di regressione e carestie sono coincisi con il freddo.
I dati ci dicono che probabilmente il livello del mare probabilmente si è abbassato nell’ultimo millennio, probabilmente in corrispondenza di periodi freddi sempre più prolungati che accrescevano i ghiacci polari e montani, sottraendo acqua agli oceani.
Una prova di questo la troviamo in Cornovaglia. Nel 270 A.C, per difendersi dai pirati, i Romani costruiscono una serie di insediamenti navali fortificati, tra cui il castello di Pevensey, che all’epoca si trovava su una penisola.
Ancora nel Periodo Caldo Medievale il castello era situato sul mare: I prigionieri infatti erano giustiziati buttandoli giù dal castello affinchè la marea li spazzasse via. Quando Guglielmo il conquistatore sbarcò in Inghilterra, la prima fortezza che conquistò fu proprio Pevensey, che all’epoca era addirittura un’isola collegata con un ponte levatoio alla terraferma. Ora invece Pevensey è a circa due chilometri nell’entroterra, circondato da prati e boschi (il che significa che neppure l’alta marea raggiunge quelle zone, cosa che invece accadeva di sicuro almeno in diversi periodi del I millennio D.C.)
Il mare, allarmismi a parte, almeno in Gran Bretagna era molto più alto (di diversi metri) secoli fa. Si può spensieratamente affermare – visto che la Gran Bretagna non è sottoposta ad alcun tipo di sollevamento geologico post-glaciale – che almeno il Nord Atlantico era più alto secoli fa. Quindi, almeno in questa zona, non stiamo assistendo per il momento a nessun aumento eccezionale del livello dei mari. Spostando l’attenzione al Mediterraneo, si vede lo stesso fenomeno per l’antico porto romano di Ostia, che oggi si trova a 3 km dalla costa… Nel peggiore dei casi il mare tornerà ai livelli di qualche secolo fa, quindi non stiamo parlando di nulla di sconvolgente. Discorso a parte per i danni, che dipendono da dove l’uomo ha costruito quando si sono ritirate le acque…
The celebrated ice cap on Africa's loftiest peak could vanish within 20 years,
taking with it a unique scientific resource. Although it's tempting to blame
the ice loss on global warming, researchers think that deforestation of the
mountain's foothills is the more likely culprit. Without the forests' humidity,
previously moisture-laden winds blew dry. No longer replenished with water,
the ice is evaporating in the strong equatorial sunshine.
--Betsy Mason, Nature, 24 November 2003
There are several regions with highly negative mass balances in agreement with a
public perception of 'the glaciers are melting,' but there are also regions with
positive balances. Within Europe, Alpine glaciers are generally shrinking,
Scandinavian glaciers are growing, and glaciers in the Caucasus are close to
equilibrium for 1980-95. There is no obvious common or global trend of increasing
glacier melt in recent years.
--R.J. Braithwaite, Progress in Physical Geography 26:2000
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