jumbo wrote:S-Bahn wrote:0.8° non sono tanto ma nemmeno pochissimo, però qualcosa mi lascia perplesso.
Fino a prima del 1950 nei paesi e nelle cittadine della Pianura Padana la neve pressate sulle strade, ad eccezione degli itinerari principali che venivano puliti e soprattutto salati, formava una crosta gelata che rimaneva a terra per un paio di mesi. Oggi è impensabile una situazione del genere, e non è solo questione di traffico, una situazione del genere oggi la si può vedere ben sopra i 1000 metri di quota, con una differenza media di temperatura con la pianura ben superiore a 1°.
Con questo non voglio dedurre nulla ed è solo una impressione, ma mi sembra strano.
sinceramente l'idea che la pianura padana prima del 1950 fosse soggetta a 2 mesi di neve a terra mi pare un po' fantasiosa.
sarà una cosa successa qualche volta e che ovviamente è rimasta nella memoria, e ora a distanza di anni chi la riporta si ricorda ovviamente solo di questi casi particolari invece che della normalità in cui la neve stava a terra 10 giorni.
Ma no, dai, è risaputo che "ai loro tempi" faceva più freddo, c'era quasi il permafrost!
Come "ai loro tempi" c'erano le stagioni, luogo comune che salta fuori ogni volta che fa caldo (mai successo, a maggio!
) o piove tanto; mai successo, in primavera; a parte quando c'era la Fiera Campionaria, in Aprile, che veniva giù che Dio la mandava. Eppure, contemporaneamente, i vecchi adagi recitavano "marzo pazzerello, guarda il sole e porta l'ombrello", "aprile, ogni goccia un barile", "maggio asciutto e soleggiato, molto grano a buon mercato". Chissà perché, se uno va a cercare i proverbi dei "bei tempi andati", di quando "ai miei tempi c'erano le stagioni, signora mia, ormai è tutto cambiato", ritrova più o meno il clima di adesso.