Trasporti a Milano

"L’Unità torna in edicola: ecco la prima pagina"

http://www.corriere.it/foto-gallery/pol ... 06a3.shtml

La pieta non è uguale per tutti
http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca ... 16278.html
Se ad essere investita e ridotta in fin di vita è un'africana e l'investitore guida un suv, la notizia resta nelle cronache locali. Per avere la prima pagina, bisogna essere italiani ed essere investiti da uno zingaro o da uno straniero ....

http://www.linkiesta.it/it/article/2016 ... zia/28890/

La Metro si blocca, la spazzatura permane, e ora i ratti infestano il centro. Ma gli editorialisti non si indignano più.

Segnalo che da domani, 27 gennaio, gli articoli online del Corriere, anche su desktop, saranno consultabili solo a pagamento (fatto salvo un "bonus" di 20 articoli o gallery mensili liberamente consultabili). L'accesso a tutti i contenuti costerà al minimo 10 euro al mese.

Tralasciando per un momento i commenti sulla bontà di questa scelta (suicida ), a partire da questo momento chiunque vorrà riferirsi agli articoli del Corriere dovrà farlo riportando il testo dell'articolo (oltre che la fonte dello stesso) e non, come si è fatto fino ad ora, semplicemente copiando il link nel messaggio.

E' legale copiare integralmemte il testo di un articolo a pagamento?

hanno deciso il suicidio

Trullo wrote:E' legale copiare integralmemte il testo di un articolo a pagamento?

Non sarebbe legale nemmeno se gratis.

Fate una parafrasi allora.

Non so se la scelta sia suicida, ma sta di fatto che con i giornali on-line la vendita delle copie cartacee è andata a picco.
Gli introiti pubblicitari sono legati molto di più alla pubblicità stampata che a quella on-line, pertanto gli introiti da pubblicità, complice anche la crisi economica che rende gli inserzionisti molto più prudenti, sono calati fortemente.
E' normale che, forse tardivamente, cerchino di correre ai ripari. Poi che la manovra sia utile, o che addirittura peggiori la situazione, è tutto da vedere.

Sinceramente trovo che le versioni on-line dei quotidiani seri facciano talmente schifo che se scompaiono è solo un bene.

In realtà non scompare, la home rimane sempre accessibile.
http://www.corriere.it/cronache/16_genn ... 5d56.shtml

Personalmente il giornale me lo leggo su carta, ma trov(av)o comodo avere un sito su cui nei giorni successivi segnalare un dato articolo in un dato contesto, p.es. qui sul forum. Ora cadranno nel dimenticatoio. Si sono tirati la zappa sui piedi.

Può darsi. Sta di fatto che economicamente si sono tirati la zappa sui piedi diversi anni fa ormai, quando sono andati gratis su Internet.
Un po' pensavano che la raccolta pubblicitaria on line andasse meglio e un po' ognuno ha seguito ciò che faceva l'altro per non rimanere indietro.

S-Bahn wrote:economicamente si sono tirati la zappa sui piedi diversi anni fa ormai, quando sono andati gratis su Internet.

Ma in questo non e' uguale per tutti i quotidiani ? C'e' davvero qualcuno (salvo chi si trova all'estero) che trova piu' comodo leggere un quotidiano online che su carta ? Di certo quando vedo la gente in metropolitana che compulsa i loro smarpioni mi pare facciano tutt'altro che leggere giornali.

Per me la zappa e' in cose come aggiungere inserti non graditi con un extra costo obbligatorio di 50 cent. In casa mia in quei giorni si salta o si prende un altro giornale. E da quando l'unico inserto gradito e' passato a pagamento facoltativo, si salta pure quello.

Più comodo no; però quando la posta arriva tra le 11 e mezzogiorno, il giornale (l'unico al quale in famiglia si sia abbonati) lo sfoglio volentieri anche in formato elettronico mentre mi bevo il caffè a colazione (e va da sé che così facendo l'edizione cartacea viene buona solo per accendere il camino o per compilare il cruciverba).

msr.cooper wrote:Segnalo che da domani, 27 gennaio, gli articoli online del Corriere, anche su desktop, saranno consultabili solo a pagamento (fatto salvo un "bonus" di 20 articoli o gallery mensili liberamente consultabili).

Poco male; farò come per altri (ad es. la Neue Zürcher Zeitung) che hanno introdotto la paywall: non li leggerò più in formato elettronico (e quindi non guarderò neppure la pubblicità); pagare per cose non concrete mi piace poco, specie quando il giornale lo si può leggere gratis in biblioteca (il Corriere è peraltro disponibile su MediaLibraryOnLine, alla quale aderiscono, mi pare, anche molte istituzioni lombarde) od al bar, senza contare quelli che si raccattano sui treni...

S-Bahn wrote:Non so se la scelta sia suicida, ma sta di fatto che con i giornali on-line la vendita delle copie cartacee è andata a picco.
Gli introiti pubblicitari sono legati molto di più alla pubblicità stampata che a quella on-line, pertanto gli introiti da pubblicità, complice anche la crisi economica che rende gli inserzionisti molto più prudenti, sono calati fortemente.
E' normale che, forse tardivamente, cerchino di correre ai ripari. Poi che la manovra sia utile, o che addirittura peggiori la situazione, è tutto da vedere.

tristemente quoto