Ariecccomi.
Consiglio spassionato, visto come si sta muovendo il mercato del lavoro. I laureati in urbanistica che abbiamo
noi sono preparati e volenterosi, però scontano il fatto di avere una specializzazione molto spinta in un settore che non credo possa essere assorbito da altro che non sia la pubblica amministrazione. E di questi tempi non è certo cosa facile. Peraltro, un laureato in urbanistica può, se vuole, lavorare in uno studio privato che effettua studi di pianificazione o piccoli progetti urbanistici. Oppure ancora, in un grande studio di architettura che affronta grandi temi di riqualificazione urbana. Però, per come vedo che vanno le cose, non è affatto semplice né gratificante. A meno che non si sia parenti stretti di Mario Botta, Renzo Piano, Zaha Hadid, Daniel Libeskind, ........ Perlomeno, da architetto si può decidere di buttarsi sulla progettazione di esterni o interni, si apre un ventaglio maggiore di possibilità. Da ing. dei trasporti si ha la possibilità di lavorare in uno studio professionale e progettare strade, piuttosto che dedicarsi alla pianificazione ma con un approccio diverso dall'urbanista, pù richiesto dal mercato di quest'ultimo, in quanto più votato alla soluzione di casi "spiccioli" con metodi numerici. In definitiva, per bocca degli stessi laureati in urbanistica che lavorano da noi, mi sentirei di sconsigliarlo, anche se alla fin fine è la propensione personale che deve guidare. Se ti senti di fare una cosa, e ci credi, falla, e riuscirai molto meglio di quanto possano fare mille consigli.