SONDAGGIO SESSO

[Trullo]

Si ma con differenze enormi da regione a regione. Se la maggior parte delle regioni del centronord hannu una percentuale di obiettori del 50-60%, Lazio Puglia Sicilia e Campania superano l'80% e Basilcata e Molise addirittura il 90%. Va detto che si sta notando un ritorno (anche favorito dall'acquisto illegale di farmaci via internet) all'abrto clandestino con tutti i rischi che quetso comporta

[S-Bahn]

L'aborto è sempre rischioso, anzi è un rischio certo. Uno dei soggetti coinvolti muore. Sempre.

[jumbo]

Veramente dalle statistiche si vede che anche in quelle regioni con la più elevata % di obiettori, il numero di IVG per medico non obiettore non è molto più elevato della media.

Dalle statistiche si vede non un ritorno all'aborto clandestino, ma il ricorso alla pillola dei 5 giorni dopo, che è stata sdoganata come non abortiva solo per aver modificato la definizione di concepimento da fusione di spermatozoo e ovulo a annidamento.

[brianzolo]

mi sembra un discorso folle

gli obiettori si lamentano di non poter partecipare un concorso per un incarico che gli obiettori non potrebbero mai assumersi

anticostituzionale??????

[Federico_2]

Si chiama inidoneità alla mansione

[jumbo]

Non mi pare che gli obiettori si lamentino di non poter partecipare a questo concorso.
Se hai trovato dichiarazioni che sostengono quello che dici ti invito a portarle qui.
A me pare che ci siano dei medici (e non solo) che si lamentano di un provvedimento che limita la libertà di coscienza (ad esempio condiziona il mantenimento del posto di lavoro al fatto di non cambiare idea sull'aborto mai nella vita).

[Hallenius]

E' scontro fra l'ordine dei medici di Roma e la Regione Lazio sul caso dei bando dell'ospedale San Camillo di Roma per assumere due medici. Il presidente dell'Ordine del medici di Roma Giuseppe Lavra chiede senza mezzi termini al presidente della Regione Lazio di revocare l'"atto iniquo" della assunzione di due medici sulla base di un concorso per non obiettori all'aborto. Lavra chiede anche che il Comitato Centrale della Federazione nazionale, la FNOMCEO, di pronunciarsi su questa vicenda. Il prossimo 11 marzo il tema arriverà all'esame dell'ordine nazionale ma la presidente Roberta Chersevani fa capire che vista la delicatezza del tema sarà necessario fare ulteriori approfondimenti.
La vicenda ha intanto riacceso il dibattito sul tema dell'applicazione della legge 194 a tutti i livelli: politico, regionale e sindacale, oltre che medico.

La regione Lazio replica alle critiche spiegando che le procedure avviate oltre un anno fa "non contengono alcuna forma di iniquità poiché non vi è nel testo del decreto alcun accenno o riferimenti, tra i requisiti previsti, all'obiezione di coscienza, ma una specifica indicazione delle funzioni da svolgere per le prestazioni assistenziali legate all'erogazione del servizio".

[jumbo]

Questa dovrebbe smentire quello che ho scritto io?

[Hallenius]

Esprime la posizione dell'Ordine dei medici di Roma e quella della regione Lazio (anche da altre fonti il succo è sempre lo stesso). Le conclusioni traetele voi.

[jumbo]

Grazie dello sforzo anche se l'articolo non spiega granché

[Federico_2]

Sinceramente non vedo come possa esserci libertà di opinione su un tema del genere. Non stiamo parlando di aborto né di obiezioni di coscienza, stiamo parlando di lavoro e idoneità alla mansione.

Se il bando é per l'assunzione di medici estranei all'IVG, non ha senso questa esclusione. Se il bando riguarda medici che devono operare (anche solo una volta a settimana) IVG, é necessario escludere chi non vuole praticare questa terapia discutibile.

Se invece un medico dipendente diventa per qualsivoglia ragione contrario all'IVG (non per una singola IVG, che rientra nella discrezione del medico, ma un rifiuto a qualsiasi IVG), si applica una normale incompatibilità con il ruolo assegnato. Il medico puo' recedere dal contratto anche per giusta causa (chiedendo l'indennità di mancato preavviso al datore di lavoro e la disoccupazione) o, se desidera proseguire il rapporto di lavoro, il datore di lavoro puo' recedere dal contratto o assegnare un altro posto vacante esistente nella struttura organizzativa stabilita insindacabilmente dal datore di lavoro.

[jumbo]

Federico, il tuo secondo paragrafo contraddice il primo.
L'alternativa lavoro/obiezione che proponi nel terzo paragrafo secondo te è conforme alla libertà di coscienza?

[Federico_2]

Non riesco a capire la contraddizione tra primo e secondo paragrafo. Ritengo che in materia di diritto del lavoro sia necessario escludere, quando non strettamente indispensabili, le caratteristiche della persona nell'ambito della procedura concorsuale di selezione.

Non vedo per esempio perché sia rilevante il fatto che un medico sia contrario o favorevole all'IVG per fare, ad esempio, il dermatologo o il cardiologo.

Viceversare, se si tratta di un medico che deve valutare o effettuare IVG, é opportuno che all'interno della struttura vi siano medici anche disposti ad effettuarla. Anche se, con ignoranza in materia, mi domando: essere obiettori di coscienza é sempre una scelta (come qualcuno afferma) o é una caratteristica dell'individuo, magari non genetica o innata, ma comunque una caratteristica della personalità non volontaria?

[jumbo]

Se non trovi contraddizione quel che hai scritto non so come aiutarti.
Riguardo al modo in cui coprire le esigenze, esistono altri sistemi di impiego, usati da 34 anni. Contratti a termine ad esempio, o migliore organizzazione del personale.
Questa invece sembra più una scelta ideologica per arrivare magari un giorno a fare concorsi per ginecologi tutti così.

[skeggia65]

mi sembra un discorso folle

gli obiettori si lamentano di non poter partecipare un concorso per un incarico che gli obiettori non potrebbero mai assumersi

anticostituzionale??????

Certo.
I medici obiettori vorrebbero ricoprire il 100% dei posti disponibili.
Se ci riuscissero, rifiorirebbe un'industria, che langue ma non è scomparsa.
Fatta di mammane.
Di intrugli velenosi.
Di ferri da calza.
Di donne ricoverate in ospedale per le conseguenze di tale "scienza".

Io non sono pro aborto.
Ma non mi arrogo il diritto di giudicare moralmente chi, per un motivo o un altro, ricorre a tale pratica.