Energia nucleare in Italia

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NUCLEARE IN ITALIA?

SI, COSTRUIAMO NUOVE CENTRALI IN ITALIA
27
42%
SI, UTILIZZIAMO LA CENTRALE ESISTENTE
4
6%
NO, NON IN ITALIA
33
52%
 
Total votes : 64

Re: Energia nucleare in Italia

Postby O 303 » Wed 08 June 2011; 12:43

Ma si, magari però Fukushima è più recente.
Ad ogni modo il computer io ce l'ho dal 2001, non dal 1986, e internet dal 2004 :wink:
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby Coccodrillo » Thu 09 June 2011; 10:23

Il Consiglio nazionale non ne vuo­le sapere di costruire nuove centrali nuclea­ri in Svizzera. Con la sola opposizione del­l'Unione democratica di centro, la Came­ra del popolo ha infatti approvato ieri per 101 voti contro 54 e 36 astenuti - quelli del gruppo liberale radicale - una mozione del popolare democratico vallesano Roberto Schmidt , che chiede di vietare la costru­zione di nuovi impianti e di disattivare quel­li che non soddisfano più le prescrizioni di sicurezza. [...] La consigliera federale ha ammes­so che rimpiazzare il 38% di elettricità pro­dotta col nucleare «è una sfida ambiziosa», aggiungendo però che si tratta di «una scel­ta pragmatica anche dal punto di vista eco­nomico», perché mentre l'energia nuclea­re continuerà a rincarare a causa delle nuo­ve norme di sicurezza e delle esigenze as­sicurative in caso di catastrofe, quelle rin­novabili saranno sempre più convenienti ed «entro 15-20 anni le due curve si incro­ceranno e a quel punto la nostra scelta sa­rà pagante», ha argomentato la ministra. [...] Come l'UDC, anche il PLR ha espresso ti­mori per il rincaro della fattura elettrica, la competitività economica e la crescente di­pendenza energetica dall'estero. Ma diver­samente dai democentristi, i liberali radica­li hanno condiviso la scelta di vietare la co­struzione di nuove centrali con le tecnolo­gie attuali, non quella però d'imporre un di­vieto assoluto che precluda l'impiego di tec­nologie future. [...] Le mozioni approvate ieri dovranno ancora essere sottoposte al Con­siglio degli Stati. Toccherà poi al Governo il prossimo autunno dare mandato ai dipar­timenti interessati per formulare un proget­to legislativo che ne tenga conto. Verosimil­mente il messaggio alle Camere non sarà pronto prima della metà del 2012. Ma l'ulti­ma parola spetterà ancora al popolo.


Dal Corriere del Ticino di oggi.
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby O 303 » Mon 13 June 2011; 22:26

Allora, è definitivo: il nucleare non s'ha da fare. Io ho votato SI, ma spero che le ragioni di Rubbia possano essere prese in maggiore considerazione negli anni a venire. Le scorie del torio ce le potremmo anche giocare in termini di tempo di dimezzamento :wink:
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby trambvs » Mon 13 June 2011; 22:35

Qualche aggiornamento dal Giappone, ormai non bisogna più spaventare nessuno... :? :cry:
- 3 giugno; il ministero della scienza ha pubblicato un rapporto secondo cui il limite massimo di esposizione alla radioattività, 20 millisievert all'anno, sarà superato in alcune aree esterne alla zona a evacuazione forzata.
- 6 giugno; l'agenzia giapponese per la sicurezza nucleare (NISA) ha raddoppiato le stime della quantità di materiale radioattivo disperso nell'aria subito dopo l'11 marzo, portandole a 770mila tetrabecquerel. La NISA ha inoltre ammesso che la fusione del nocciolo nei reattori 1, 2 e 3 dell'impianto di Fukushima 1 è avvenuta più rapidamente di quanto si pensasse.
- 7 giugno; è stata diffusa una bozza del rapporto sulla crisi di Fukushima che il governo presenterà all'AIE il 20 giugno. Nel rapporto si legge tra l'altro che la NISA, dipendente dal ministero dell'economia, diventerà un organismo indipendente. E' proprio il legame tra l'agenzia e gli interessi dell'industria energetica che ha compromesso la sicurezza delle centrali.
Intanto nell'impianto di Fukushima 1 le perdite radioattive non si fermano ed è sempre più evidente che per arginare la crisi ci vorranno più dei nove mesi previsti dalla Tepco. Preoccupano, inoltre, le ferrure nelle vasche di contenimento dei reattori, che lasciano defluire acqua radioattiva negli scantinati degli edifici.
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby O 303 » Tue 14 June 2011; 9:27

Non c'è bisogno di demagogia, il nucleare è percepito come pericoloso e questo basta. Le malformazioni fanno paura, come fa paura il cancro.
I numeri e le unità di misura servono a poco a chi non le conosce, non si può parlare di millisievert a chi il sievert non ha la più pallida idea di che cosa sia.
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby Coccodrillo » Tue 14 June 2011; 10:05

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Re: Energia nucleare in Italia

Postby O 303 » Tue 14 June 2011; 18:24

^^ Buon articolo, abbastanza ponderato, però si dimentica una cosa fondamentale: il consumo sostenibile!
A mio avviso oggi non possiamo non pensare di consumare di meno, un sacco di energia è gettata al vento e non bisogna pensare sempre che la colpa è del vicino di casa; ognuno di noi nel proprio piccolo dovrebbe imparare a fare la propria parte, come per quanto riguarda la raccolta differenziata, per fare un paragone.
La situazione si può migliorare, si può non solo consumare meno, ma anche produrre meglio. Anche questo l'articolo non lo dice. L'articolo non parla di alcune fonti interessanti come il geotermico e non occorre avere il vulcano personale per parlare di geotermico: con una piccola trivella si possono scavare piccoli cunicoli lunghi una cinquantina di metri per rendere caldi d'inverno e freschi d'estate i nostri palazzi. C'è qualcuno che ha suggerito che la rete elettrica deve diventare come internet :wink: E non è un'idea così balzana.
Certo, da queste cose sono escluse le multinazionali dell'energia (per adesso).
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby fra74 » Tue 14 June 2011; 18:49

E proprio a proposito di geotermico un fisico su FOL ricordava che il geotermico a bassa entalpia (= pompe di calore) chissà come mai si è sviluppato soprattutto nei paesi con centrali nucleari come la Svezia. Forse perché il surplus di energia elettrica poteva essere sfruttato utilmente?
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby S-Bahn » Tue 14 June 2011; 20:49

La pompa di calore con dispersione nel terreno è anche, anzi soprattutto, accoppiata al fotovoltaico come strumento per riscaldare in inverno e rinfrescare in estate, sfruttando l'elettricità autoprodotta.
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby fra74 » Sat 18 June 2011; 0:31

Notizie da Fukushima

È entrato in funzione dopo una serie di test problematici un impianto per la decontaminazione dell'acqua. L'impianto preleva acqua contaminata, elimina gli oli, la desalinizza, assorbe il cesio attraverso resine a scambio ionico (=zeoliti) e rimuove altri isotopi producendo quindi acqua desalinizzata da poter rinviare ai reattori...in questo modo si dovrebbe quanto meno diminuire le perdite di acqua radioattiva e minimizzare il rischio di corrosione...

Notizie da Milano. ieri al planetario ho notato che c'è una bella tavola periodica che contiene campioni di numerosi elementi. Uranio compreso...
Lo sanno i genitori che i 60.000 bambini che vanno a visitare il planetario sono esposti al mortale Uranio che provoca tumori solo a nominarlo? :twisted:
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby Coccodrillo » Sun 19 June 2011; 12:16

Un problema tutto giapponese: http://www.energheia.org/giappone-risch ... gente.html

Taluno ha detto: “Il nucleare è troppo rischioso, perché ha prodotto un disastro tremendo perfino in Giappone – il Paese che usa alta tecnologia di qualità eccellente. Figurarsi che accadrebbe in Italia col nostro pressappochismo.”

Non è un ragionamento sensato. Alti livelli di sicurezza si garantiscono elaborando alberi di eventi (per analizzare le conseguenze di ogni possibile rischio). Si assicurano anche costruendo sistemi ridondanti: in caso di guasto ogni funzione è svolta da altre unità, per altre vie – si chiama ridondanza. Ma in Giappone è inaffidabile proprio la rete elettrica. Fu creata nel 1896 già suddivisa in due parti, quando aziende elettriche delle regioni orientali importarono apparati Siemens (funzionanti a corrente alternata a 50 Hertz, cioè 50 cicli al secondo) e altre nelle regioni occidentali ne importarono da Westinghouse e General Electric (funzionanti a 60 Hertz). Le due reti hanno dimensioni poco diverse e sono restate separate e incompatibili per 115 anni – fino a oggi. Quindi le centrali dell’Ovest, non coinvolte nel recente disastro, non potevano e non possono essere collegate per alimentare utenze dell’Est. In mezzo c’è una centrale di conversione di frequenza, ma la potenza massima che può trasformare da 60 a 50 Hertz è meno di un GigaWatt (un milione di kiloWatt) cioè la metà dell’uno per cento della potenza totale. Questa può produrre 80 GigaWatt nella parte Est e 120 GigaWatt nella parte Ovest. La situazione è documentata nella letteratura tecnica e, naturalmente, su Web, la rete Internet e anche su Wikipedia.

È una situazione assurda: molti elettrotecnici italiani non riescono a credere che i giapponesi l’abbiano ereditata tranquillamente. Ai tempi antichi in Italia esistevano piccole reti a 42 Hertz, ma si allinearono sui 50 Hertz come il resto d’Europa. Gli anziani ricordano che le linee ferroviarie liguri-piemontesi furono costruite nel 1925 (e fino alla guerra) in corrente trifase (3000 Volt, 16 2/3 Hertz). Dopo la guerra tutte le ferrovie italiane usarono corrente continua a 3000 Volt – standard unico. I giapponesi portano un ritardo di oltre 60 anni. Fare energia nucleare o solo gestire l’energia di un paese in queste condizioni è rischioso – e rallenterà la ripresa dopo il disastro dell’11 Marzo.
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby Coccodrillo » Sun 19 June 2011; 12:16

Un problema tutto giapponese: http://www.energheia.org/giappone-risch ... gente.html

E qui: http://www.kepco.co.jp/english/guide/pdf/2.pdf



Taluno ha detto: “Il nucleare è troppo rischioso, perché ha prodotto un disastro tremendo perfino in Giappone – il Paese che usa alta tecnologia di qualità eccellente. Figurarsi che accadrebbe in Italia col nostro pressappochismo.”

Non è un ragionamento sensato. Alti livelli di sicurezza si garantiscono elaborando alberi di eventi (per analizzare le conseguenze di ogni possibile rischio). Si assicurano anche costruendo sistemi ridondanti: in caso di guasto ogni funzione è svolta da altre unità, per altre vie – si chiama ridondanza. Ma in Giappone è inaffidabile proprio la rete elettrica. Fu creata nel 1896 già suddivisa in due parti, quando aziende elettriche delle regioni orientali importarono apparati Siemens (funzionanti a corrente alternata a 50 Hertz, cioè 50 cicli al secondo) e altre nelle regioni occidentali ne importarono da Westinghouse e General Electric (funzionanti a 60 Hertz). Le due reti hanno dimensioni poco diverse e sono restate separate e incompatibili per 115 anni – fino a oggi. Quindi le centrali dell’Ovest, non coinvolte nel recente disastro, non potevano e non possono essere collegate per alimentare utenze dell’Est. In mezzo c’è una centrale di conversione di frequenza, ma la potenza massima che può trasformare da 60 a 50 Hertz è meno di un GigaWatt (un milione di kiloWatt) cioè la metà dell’uno per cento della potenza totale. Questa può produrre 80 GigaWatt nella parte Est e 120 GigaWatt nella parte Ovest. La situazione è documentata nella letteratura tecnica e, naturalmente, su Web, la rete Internet e anche su Wikipedia.

È una situazione assurda: molti elettrotecnici italiani non riescono a credere che i giapponesi l’abbiano ereditata tranquillamente. Ai tempi antichi in Italia esistevano piccole reti a 42 Hertz, ma si allinearono sui 50 Hertz come il resto d’Europa. Gli anziani ricordano che le linee ferroviarie liguri-piemontesi furono costruite nel 1925 (e fino alla guerra) in corrente trifase (3000 Volt, 16 2/3 Hertz). Dopo la guerra tutte le ferrovie italiane usarono corrente continua a 3000 Volt – standard unico. I giapponesi portano un ritardo di oltre 60 anni. Fare energia nucleare o solo gestire l’energia di un paese in queste condizioni è rischioso – e rallenterà la ripresa dopo il disastro dell’11 Marzo.
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby S-Bahn » Sun 19 June 2011; 17:24

Questa non è la dimostrazione che il nucleare è o non è pericoloso, ma è la dimostrazione che gli osannati giapponesi, tanto di cappello ad alcuni loro comportamenti, non sono tanto a posto con la testa.
Ho da sempre questo sospetto e queste notizie non fanno che confermarlo.

Poi è anche la dimostrazione che non sempre "privato è bello". Avessero avuto una ENEL Giapponese questo casino l'avrebbero sistemato almeno a partire dagli anni '50.
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby brianzolo » Mon 12 September 2011; 14:17

Esplosione in sito nucleare
Un morto e 4 feriti in Francia
L'incidente è avvenuto per un incendio all'interno di un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi. La zona si trova a 242 chilometri in linea d'aria da Ventimiglia, 257 da Torino, 342 da Genova. Secondo il portavoce della commissione energia atomica: "In questo momento non vi è rilascio verso l'esterno"
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Re: Energia nucleare in Italia

Postby Teo2257 » Tue 13 September 2011; 15:48

Speriamo in bene...
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