Prima di tutto spiego meglio le mie "preoccupazioni". Premetto che ammiro il federalismo tedesco e svizzero. Temevo (e temo tuttora) che un federalismo fatto male possa togliere o comunque minare alcune realtà quali il servizio sanitario nazionale, la scuola pubblica, i contratti collettivi nazionali di lavoro e così via.
jumbo wrote:sulle preferenze con me sfondi una porta aperta, è forse il più grosso problema di questa legge.
neanche io sono un costituzional-alchimista, ma mi piace ragionare a livello matematico sui vari sistemi.
Anche a me
jumbo wrote:preferenze/scelta dei candidati eletti
mattarellum: collegi uninominali con candidati scelti a livello di coalizione e votati in base alla coalizione di appartenenza. è già tanto che si sapeva il nome del candidato del polo/ulivo della propria zona, men che meno di che partito fosse; quota proporzionale con liste bloccate, idem come sopra.
porcellum: liste bloccate, idem come sopra
post-referendum: liste bloccate, idem come sopra
questo problema accomuna in egual misura i 3 sistemi
Un proporzionale puro, con soglia di sbarramento al 5%, voto di lista con preferenza, collegi regionali garantirebbe la preferenza
jumbo wrote:scelta del partito
mi riferisco alla scelta del singolo partito interno alla coalizione, cioè la ripartizione dei voti all'interno della coalizione in modo che sia rappresentativo del voto popolare, e possibilmente in modo che i grandi partiti siano meno ricattati dai piccoli partiti
mattarellum: collegi uninominali, i candidati dei singoli collegi erano scelti dalle segreterie e i partitini riuscivano a spuntare un numero di eletti maggiore dell'effettivo peso elettorale (nel '96 udc aveva oltre un centinaio di parlamentari).
porcellum: i candidati sono sì fissi, ma almeno all'interno della stessa coalizione sono rispettate le proporzioni all'effettivo peso elettorale, annullando di fatto la sproporzione di eletti a favore dei partitini.
post referendum: si ritorna al livello del mattarellum, in quanto di fatto si farebbero dei monolistoni per coalizione con la suddivisione dei posti migliori già fatta, cosa che ridarebbe potere ricattatorio ai piccoli.
da questo punto di vista il sistema attuale è il migliore dei tre.
Anche qui il proporzionale, con sbarramento, risolverebbe il problema
jumbo wrote:rappresentatività e governabilità
cioè la corrispondenza (non necessariamente proporzionale) fra la maggioranza dei voti popolari e la maggioranza dei voti parlamentari, e la capacità di formare un pèarlamento con delle maggioranze.
mattarellum: con i collegi uninominali rappresentatività e governabilità si realizzano in modo un po' casuale. posso perdere in 800 collegi 501-499, vincere in 200 collegi 1000-0, alla fine io ho preso 599200 voti, l'altro ne ha presi 400800, ma lui ha 800 seggi e io 200 (non in queste proporzioni, ma successe così ad esempio nel 1996).
porcellum: alla camera la maggioranza è garantita e premia la colazione più votata a livello nazionale; al senato a livello solo regionale, cosa che può dare dei problemi diversi, ma analoghi a quelli del mattarellum. [da notare che alle scorse elezioni se al senato ci fosse stato lo stesso sistema della camera, ci sarebbe stata maggioranza assoluta della cdl]
post-referendum: idem come porcellum, con (mi pare) correzione del premio di maggioranza nazionale al senato
su questo problema il migliore sarebbe il post-referendum, il secondo il porcellum ed il terzo il mattarellum
Anche su questo, continuo a preferire il proporzionale. Chi ha preso puù voti, abbia anche più seggi. E con una soglia sensata si elimina il potere di ricatto dei partitini.