LINGUE EUROPEE NON CONVENZIONALI

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LINGUE NON CONVENZIONALI CHE SAPETE PARLARE

CECO
0
No votes
SUOMI
0
No votes
GRECO
2
10%
NEDERLANDESE
1
5%
PORTOGHESE
0
No votes
POLACCO
0
No votes
PORTOGHESE
0
No votes
SLOVACCO
0
No votes
SVEDESE
1
5%
MAGYAR
0
No votes
NESSUNA
17
81%
 
Total votes : 21

Postby Federico_2 » Wed 06 February 2008; 14:53

appunto, dal 1° gennaio 2007
14 giugno 2009: il giorno quando i primi treni andarono con un solo agente di condotta
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Postby Ulk » Wed 06 February 2008; 14:56

La data del sondaggio è 5 febbraio 2008, non 2006, quindi mi sa proprio che sarebbe da inserire... :wink:

Ahimè non conosco nessuna di queste lingue, anche se mi era venuto il pallino di imparare lo svedese. Prossimamente mi metterò a studiare tedesco invece...
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Re: LINGUE EUROPEE NON CONVENZIONALI

Postby Federico_2 » Wed 06 February 2008; 15:02

Federico_2 wrote: per la scelta delle lingue, sono state selezionate quelle con oltre 5,5 milioni di madrelingua nel mondo (fonte: Encarta) tra le Lingue Ufficiali decise dall'Unione Europea nel 2006 e con percentuale di persone in Italia che dichiarano di essere in grado di partecipare ad una conversazione in lingua pari o inferiore a 4 (fonte: Eurobarometro)
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Postby Trullo » Wed 06 February 2008; 15:06

Perchè hai scelto il 2006?
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Postby Federico_2 » Wed 06 February 2008; 15:10

perchè se aggiungevo quelle 3 lingue il sondaggio non finiva piu'
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Postby giolumi » Wed 06 February 2008; 19:24

Trullo wrote:Ora che ci penso anche il rumeno.

La Bulgaria come la Romania fa ora parte dell'UE, quindi le loro lingue sono per forza lingue ufficiali dell'unione.

Non che sia decisivo, ma wikipedia le cita come tali

http://it.wikipedia.org/wiki/Lingue_dell'Unione_Europea

Le lingue dell'Unione Europea sono le lingue usate dagli abitanti degli Stati Membri dell'Unione Europea. Attualmente le lingue ufficiali dell'Unione Europea sono 23, dal 1 gennaio 2007 si sono aggiunte il bulgaro, il rumeno e l'irlandese.


il rumeno è spesso facilmente leggibile, ma poi la pronuncia è incomprensibile, ho fatto un piccolo scambio culturale (ho letto con lei un piccolo dizionario) con la badante rumena di mia nonna quest'estate
CHIUSO
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Postby EuroCity » Wed 06 February 2008; 19:45

Mizzica, e il siciliano?

Lingua ufficiale della ccommunnità ééuropéa dovette essere, bbbìh...!

Intanto, beccatevi questa interessante "incierppretaziòòne" di Montalbano in ragusano, insieme all'ottimo Fiorello che imita il buon Camilleri fumatore accanito...

http://it.youtube.com/watch?v=CfOlxVQG_f4

http://it.youtube.com/watch?v=e3KWSi1TTTM

A parte gli scherzi, i dialetti potrebbero essere una risorsa ricchissima (e modernissima!), volendo...
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Postby Trullo » Wed 06 February 2008; 19:59

Piuttosto che il dialetto, meglio migliorare la conoscenza delle lingue straniere diverse dall'inglese.
In questa direzione un manifesto, sostanzialmente condivisibile, di 10 intellettuali europei.


Bruxelles, 31 gen. (Apcom) - L'Unione europea non può tollerare "una situazione 'de facto' in cui una sola lingua, l'inglese, diventa dominante nel funzionamento delle istituzioni europee, in cui due o tre altre lingue riescano più o meno a mantenere le loro posizioni per qualche tempo, mentre la vasta maggioranza delle nostre lingue acquistano un valore simbolico". E' quanto affermano 10 intellettuali europei guidati dallo scrittore franco-libanese Amin Maalouf, in un Manifesto in cui raccomandano all'Ue di promuovere il concetto una 'lingua adottiva personale' da far imparare a tutti gli europei in aggiunta alla lingua materna.

"Da come la vediamo noi, la 'lingua adottiva personale' non sarebbe in alcun modo una seconda lingua straniera, ma piuttosto una sorta di seconda madre lingua", spiega Maalouf nel Manifesto, a cui ha contribuito anche la scrittrice italiana Simonetta Agnello-Hornby. Per alcuni europei, come quelli vissuti in ambienti bilingue per ragioni familiari o a seguito del trasferimento in un altro Paese, tale concetto è già una realtà. Per gli altri, l'apprendimento "intensivo" della 'seconda lingua materna' dovrebbe diventare "parte integrante del curriculum scolastico e universitario di ogni cittadino europeo". Per facilitare questo obiettivo, gli autori del rapporto propongono la creazione di "organizzazioni bilaterali e bilingue in ogni coppia di Paesi" europei, che promuovano l'insegnamento delle rispettive lingue nel Paese partner.

Il rapporto degli intellettuali dedica la sua attenzione anche la problema dell'integrazione linguistica degli immigrati: per loro "la lingua adottiva personale dovrebbe corrispondere, in linea generale, con quella del Paese dove hanno scelto di stabilirsi", si legge nel rapporto. "I migranti - ha affermato il commissario Orban in conferenza stampa - dovrebbero conoscere allo stesso modo la loro lingua materna e quella del Paese che li ospita". Al tempo stesso, suggerisce il rapporto Ue, gli europei "dovrebbero essere incoraggiati ad imparare" le lingue degli immigrati.

Il rapporto non fa alcun riferimento al finanziamento di queste proposte. Se ne parlerà - eventualmente - quando Orban presenterà il documento ai ministri europei della Cultura in occasione della riunione prevista il 15 febbraio a Bruxelles.
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Postby EuroCity » Thu 07 February 2008; 21:01

A proposito, invece, del danese, notoriamente lingua difficilissima da pronunciare, è interessante notare come ci unisca con la Scandinavia - ed in questo caso i napoletani del nord! - molto di più di quanto ci divida; per esempio, ecco la "banda Olsen", in alcune sue interpretazioni (serie che è andata avanti dal 1968 fino al 1998, con personaggi abbastanza simili ai nostri Totò ed altri):

* http://it.youtube.com/watch?v=z7syZ-fOFcI (il grande colpo della banda Olsen; notare l'aereo Alitalia sullo sfondo all'aeroporto!);

* http://it.youtube.com/watch?v=4sLO8bWTfGs (la banda Olsen vede rosso: ambientazione un po' à la Scala);

* http://it.youtube.com/watch?v=jkFWD5iShy8 (nella torre del municipio).

(Tanto per ridere un po': genialità dei film creativi a ruota libera degli anni '60-'70, sia qui che lì...)

Il danese è una lingua molto ibrida, direi: si parla quasi in gola, come il tedesco, però allo stesso tempo è abbastanza simile al francese, come cadenze; ma anche all'inglese, in alcune caratteristiche (come la a, spesso pronunciata è); interessante, anche se l'accento è, appunto, molto difficile da assimilare per chi l'apprende da adulto (infatti, si pronuncia anche in modo completamente diverso da come si scrive: http://it.youtube.com/watch?v=twRtdHwsuqo ).

Lo svedese è più dolce e soprattutto melodico (e si parla non in gola, ma più in alto, in bocca, come l'italiano); il norvegese, poi, è un po' un ibrido tra danese e svedese, se così di può dire...
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Postby trambvs » Thu 07 February 2008; 23:07

Sono comunque quasi tutte lingue della famiglia "indoeuropea", all'appello mancano solo il Finlandese e il Basco, per il resto le radici sono le stesse, le differenze sono dovute all'evoluzione della specie e alla commistione con eventuali ceppi pre-esistenti.
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Postby Trullo » Thu 07 February 2008; 23:09

Anche l'ungherese ed il turco non appartengono al ceppo indoeuropeo
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Postby trambvs » Thu 07 February 2008; 23:49

L'ungherese è una questione controversa, la Turchia è europea solo per una minima parte del suo terriorio, per il resto e medio-orientale
Last edited by trambvs on Fri 08 February 2008; 0:14, edited 1 time in total.
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Postby Coccodrillo » Fri 08 February 2008; 0:13

Il basco non è una cosa a sé?
für Güter die Bahn ~ pour vos marchandises le rail ~ chi dice merci dice ferrovia
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Postby jumbo » Fri 08 February 2008; 0:19

sì, il basco è talmente a se stante che mi pare che non si sia ancora capito bene a che ceppo linguistico appartiene
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Postby trambvs » Fri 08 February 2008; 1:02

A nessun ceppo esistente, presenta addirittura forme grammaticali completamente diverse rispetto a tutte le lingue presenti in un ampio raggio...
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