EuroCity wrote:A proposito di Europa in senso unitario (se mai sarà possibile), spesso ho pensato che ci potrebbe essere - se ha senso - un inno europeo molto migliore di quello esistente, riveduto e corretto: ovvero, Equinoxe 7 di Jean-Michel Jarre.
Molto più poetico ed empatico rispetto all'Inno alla Gioia...
giolumi wrote:insomma, ci troviamo di fronte a un dilemma praticamente inutile:
1)europa sin dal mondo classico: aperta al mediteraneo, alla turchia, temporalmente estesa in pratica dall'origine della civilità fino ai giorni nostri, legata ai concetti egalitari di matrice settecentesca (unioni di persone)
oppure
2)un'europa cristianamente intesa, chiusa nei confini "religiosi" cattolici e protestanti (mal visti anche gli ortodossi), temporalmente legata alla nascita delle nazioni e legata a concetti federali (unione di stati). da notare in questa opzione il palese tentativo di includere, con maldestre manovre, anche israele (per questo i riferimenti alle radici giudaiche) tenenendo però escluse le realtà islamiche
giolumi wrote:non c'è soluzione di continuità tra il mondo classico comune e la turchia di oggi, la differenza religiosa è presa troppo in considerazione, mentre le caratteristiche politiche pre e post ataturk sono del tutto simili a quelle occidentali
ricorda che la turchia pre ataturk pertecipò a fianco dell'austria alla prima guerra mondiale, e proprio come in austria e in germania, proprio dopo la sconfitta avvenne una rivoluzione modernizzatrice
quindi sono comprotamenti sociali completamente simili ai nostri
Trullo wrote:
Giolumi, credo che la prima definizione sia un affascinante obiettivo per il futuro ma molto meno realistica della seconda.
Oggi esiste una base culturale comune europea, costituita da artisti scienziati e filosofi quali Dante, Galileo, Shakespeare, Voltaire, Marx, Darwin, Freud, Einstein, che ogni europeo colto conosce, e che ha avuto le basi nel medioevo cristiano (l'illuminismo e il materialismo nascono nei paesi dell'europa cristiana, non in Cina o nella penisola arabica)
Base nella quale restano fuori l'Africa settentrionale e il medio Oriente.
Quanto alle radici guidaiche non vedo nessun legame con Israele ma la semplice constatazione del fatto che un importante contributo al pensiero europeo viene da persone di religione ebraica o comunque cresciute con un'educazione ebraica (lo sono per esempio almeno tre degli otto nomi che ho fatto prima)
Giolumi, non sono d'accordo.
Prima di Ataturk la Turchia, o meglio l'impero ottomano, era una teocrazia islamica.
EuroCity wrote:A proposito di Europa in senso unitario (se mai sarà possibile), spesso ho pensato che ci potrebbe essere - se ha senso - un inno europeo molto migliore di quello esistente, riveduto e corretto: ovvero, Equinoxe 7 di Jean-Michel Jarre.
Molto più poetico ed empatico rispetto all'Inno alla Gioia...
giolumi wrote:ti ricordo che fino al 1870 il lazio era ancora una monarchia assoluta teocratica, così come la francia prerivoluzionaria
giolumi wrote:sia nel blocco occidentale che in turchia sono avvenuti fenomeni di democratizzazione (in senso lato) alla pari di come oggi ci si trovi di fronte ad una crescenta ondata reazionaria generata dalle paure create proprio dal mondo conservatore
noi, con le debite differenze di uso e costume, siamo alla pari dei turchi (che reintroducono il velo)
non vedo differenze sostanziali, se non qualche discordanza temporale, ma che se analizziamo bene non è nemmeno così grande (ataturk nel 23 come le "ondate rosse" occidentali)
Trullo wrote:L'Attico è il greco "classico", omerico per intenderci, oppure è un'altra cosa?
De gustibus.....EuroCity wrote:A proposito di Europa in senso unitario (se mai sarà possibile), spesso ho pensato che ci potrebbe essere - se ha senso - un inno europeo molto migliore di quello esistente, riveduto e corretto: ovvero, Equinoxe 7 di Jean-Michel Jarre.
Molto più poetico ed empatico rispetto all'Inno alla Gioia...
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