Si potrebbe parlare di una specie di "disegno predeterminato" non tanto in particolare, per le singole situazioni, ma in generale, per come è ridotta la società.
Discorso, poi, strettamente legato alla globalizzazione economico-finanziaria, del tutto settaria e con una mentalità nascosta del tipo
divide et impera, che purtroppo a molti non è evidente, dato che tutto viene coperto dal sistema dei media (asserviti ai "nuovi" - sic! - poteri forti), pubblicitari e non.
In poche parole, la gente non cerca più di organizzarsi gli spazi da sé, ma subisce passivamente la segregazione del pubblico - peraltro latitante a livello politico - da parte del privato (vedi anche il
divide et impera di cui prima): cosa che porterà inevitabilmente alla
rivoluzione (si spera nonviolenta!), prima o poi, dato che a lungo andare tutto questo è davvero intollerabile, almeno per le persone dotate di una coscienza solidale.
P.S.: Il link verso la lettera di Gore Vidal sul sito di Beppe Grillo è puramente indicativo, ma comunque emblematico di quel che sta succedendo; però, i riferimenti a Chavez e soprattutto a Trotsky sono un po' ingenui, a dire il vero, visto che non si tratta comunque di personaggi senza pecche autoritarie. La sostanza della lettera, in ogni caso, descrive bene uno stato di cose ormai intollerabile, appunto, di cui il degrado delle città e dei trasporti - e dei beni comuni, in generale - è solo una punta dell'iceberg, per così dire. (Peccato, poi, che molti commenti alle notizie del blog siano assolutamente demenziali e ridicoli, quasi fossero messi lì apposta, come "diversivo" demente da parte dei soliti retrogradi inibiti: in effetti, i commenti stupidi tolgono molto al blog di Grillo, altrimenti piuttosto interessante.)