serie1928 wrote:oppure il macchinista si accorge che c'è un cieco e le apre)!
Astra wrote:Capisco che bisogna dare a tutti gli stessi diritti e le stesse possibilità, però quante centinaia di ciechi prenderanno ogni giorno la metropolitana? E' un numero tale che giustifica una misura di questo tipo anziché trovare una soluzione alternativa?
S-Bahn wrote:Capisco poco come faccia il macchinista ad accorgersi sempre che c'è un cieco. Non impossibile ma difficile se è all'esterno a 100 metri di distanza dalla cabina (o lontano da un'eventuale telecamera), ancora più difficile se il cieco è all'interno del treno...
Detto questo una soluzione bisogna trovarla, possibilmente che non sia disattivare tutto perché allora era meglio installare niente. Possibile che la problematica non sia stata affrontata prima di introdurre questa modalità di apertura?
Lucio Chiappetti wrote:Difficile che un macchinista in cabina possa accorgersi se non viene avvisato (idem per i tram con cabina, tant'e' che i disabili in carrozzina suonano un apposito bottone per dire al macchinista di estrarre la pedana)
Affatto, non è nemmeno un problema.skeggia65 wrote:Non mi sembra un problema insormontabile.
Ed anche i ciechi seguono percorsi ben precisi e si trovano sempre in posizioni determinate.Le vetture si fermano sempre nello stesso punto.
I treni scaldano comunque ed in più c'è il calore disperso dai condizionatori stessi. Far aprire solo le porte necessarie, non solo conserva il calore in vettura ma contribuisce a scaldare meno anche l'ambiente di stazione.Però il problema della conservazione dell'AC si riscontra più sulle linee in superficie, sottoterra il problema è minore.
Bisogna anche vedere quanto della frenatura viene recuperata, qualcosa viene comunque dissipato reosticamente.Ora che non ci sono più i vecchi treni in M1, mancano pure le vampate delle resistenze.
Se sei nel treno, ovviamente sai che treno stai utilizzando e sai anche dove sono le porte. Quando si è fuori se il treno arriva, se non ha il pulsante le porte si aprono comunque, e se non si aprono forse viene un sospetto?Però.
In M2 e M3 circolano parecchi treni sprovvisti di pulsanti.
In M2 circolano pure i suburbani, con la differente disposizione delle porte.
Fino a che ci saranno queste differenze, attivare il sistema può dare problemi ai ciechi: questa vettura ha il bottone oppure no?
S-Bahn wrote:No. Però pensarci per tempo?
skeggia65 wrote:Un giorno un ipovedente morì perché confuse l'intercapedine tra i vagoni con la porta.
Un caso.
Uno.
Ma fu sufficiente per mettere in fretta e furia delle protezioni tra i vagoni e, i tempi relativamente brevi, i cicalini.
Quanti ipovedenti o ciechi prendono ogni giorno il metrò?
Probabilmente pochi.
Ma abbastanza per spendere per prevenire casi simili.
ETR460 wrote:Quante situazioni ci saranno in cui il non vedente è da solo in banchina e sta salendo su una carrozza vuota, al punto tale che nessuno se ne accorga e lo possa agevolare aprendogli la porta, macchinista incluso vedendolo in ingresso in banchina che sarà vuota e quindi lo rende facilmente visibile, e quindi non avrà modo di aprire la porta e perciò rimarrà a terra?
Meneghino85 wrote:571 e 578 entrambi neroverdi si incrociano a Loreto. Uno per Assago l altro per Cologno. Molto belli
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