friedrichstrasse wrote:Comunque ormai è troppo tardi per modificare la struttura insediativa, ma si può agire sulla micro-urbanistica.
Molte strade sono molto sgradevoli da percorrere a piedi o in bicicletta, non è il caso di costruire ovunque marciapiedi ed eventualmente piste ciclabili, e dove possibile piantumare con filari di alberi?
In alcuni comuni lo si è fatto
https://www.google.it/maps/@45.5591795, ... 312!8i6656
https://www.google.it/maps/@45.5660277, ... 312!8i6656
(fino a pochi decenni fa via Battisti era uno stradone largo e pericoloso, via Quattro Novembre a doppio senso di Marcia. Nel primo caso si è potuto riqualificare aggiungendo pista ciclabile e filari di alberi restringendo la strada, e per maggior sicurezza inserendo rotondine per rallentare il flusso. Nel secondo si è istituito il senso unico, sul quadrilatero 4 novembre-roma-gramsci-rotondi, per ottenere lo stesso obiettivo)
Il mio comune storicamente è stato privo di mezzi di trasporto pubblici di prossimità, ma almeno l'urbanizzazione ha seguito i tre assi per Milano, cioè la linea ferroviaria per Asso sostanzialmente coincidente con la Comasinella, e le due tranvie lungo Comasina e Valassina. Nel quartiere Paderno per esempio sono sorti grossi palazzi di edilizia privata economica (via Battisti) e di edilizia cooperativa (vie Gorizia e Cherubini) fra la fine degli anni '60 e l'inizio degli anni '70 a distanza pedonale dalla stazione, con edilizia popolare invece vicina ai due tram, a Calderara e al Villaggio Ambrosiano, e vasti spazi di verde agricolo fino agli anni '80 nella zona lontana dal TPL su ferro. Signficativo che negli anni '70 Paderno avesse circa 37mila abitanti contro i 47mila di oggi, ma l'urbanizzato e le strade sono cresciute in proporzione molto di più, nonostante la presenza di vaste zone industriali dismesse