S-Bahn wrote:Sto appunto dicendo che vanno analizzate le cause per cui una frenata di emergenza interviene perché non è normale quello che con una certa frequenza sta succedendo.
Al contrario: ciò che è successo è assolutamente normale, e lo è fino a prova contaria. Partire con l’idea preconcetta che non sia normale nel analizzare le cause è proprio quel modo di pensare “ex post” che sto cercando di spiegare essere fallace, sia nell’impostazione sia nelle conclusioni.
Perché è “normale”? Perché rientra nell’alea di tutte le possibili risultanze di una frenata d’emergenza. Se poi, come negli ultimi casi, le cause sono differenti, è del tutto inverosimile che il problema vada cercato nell’impostazione di sistema.
Non è che siccome si chiama "frenata di emergenza" allora tutto va bene
Invece è proprio così, per definizione. Altrimenti paliamo di qualcos’altro.
e non ci si può ragionare, compreso lo stabile se invece non si può rientrare da alcuni parametri con una frenata normale invece che con una "frenata brusca" che è un male minore per evitarne uno maggiore, ma se veramente il "male maggiore" esiste.
Anche qui ti devo correggere: la FDE interviene proprio in quelle situazioni in cui c’ė indeterminatezza: basta la presunzione che “il male maggiore” possa accadere, per quanto improbabile, per effettuare una FDE. I nuovi sistemi di controllo riducono questi casi di “indeterminazione”, ma non li eliminano (come ha dimostrato quella sulla M1 di alcuni mesi fa). La FDE interviene quando non è possibile prevedere gli eventi immediatamente a valle dell’istante in cui essa deve essere effettuata.
Quello che si deve analizzare, e viene fatto, sono gli eventi a monte, la cause che hanno condotto alla FDE. È estremamente improbabile che la somma delle cause desse come risultato una situazione “determinabile” per cui la FDE ne risulti un provvedimento “eccessivo”. Ovviamente va analizzata la natura delle cause e la loro evitabilità. Ma una volta che le cause si sono venute a creare, la FDE era sicuramente “il minore dei mali” per quanto spiacevoli essi siano.
Non escludo che ci sia un errore nella logica di sistema, la ritengo estremamente improbabile.
Da sempre ci sono infortuni all'interno dei mezzi di trasporto dovuti a brusche manovre. Avviene tipicamente sui mezzi di supericie, soprattutto sugli autobus. Incidenza minore sui tram (per via delle diverse caratteristiche di frenatura e per la sete generalmente più protetta) e molto bassa sulle metropolitane.
Questo dipende esclusivamente dal tipo di “isolamento” ha il sistema da cause esterne di natura imprevedibile. Il risultato è ovvio, ma del tutto casuale: nulla garantisce che in una lasso di tempo ristretto eventi traumatici possano accadere in maggiore numero nel sistema maggiormente isolato che in quelli meno. Le “sequenze” nei sistemi caotici e casuali sono del tutto probabili.
Se però con una certa frequenza qualcuno che viaggia in metropolitana finisce all'ospedale mi sembra normale chiedersi se la frenata di emergenza non intervenga indebitamente, per frequenza per modalità o per entrambe.
Potrei essere d’accordo ma dovrei conoscere il numero di FDE che avvengono ogni anno, giorno, ora. Noi abbiamo notizia solo di quelle con conseguenze, e tutte le altre? Non mi meraviglierei che fossero migliaia anche ogni giorno. La differenza tra quelle note e quelle non note sta solo nel fatto che quelle note avvengono al presentarsi di condizioni particolari, ma condizioni del tutto normali durante l’esercizio, e per tanto impossibili da evitare ed evitare che si combinino.