Piccola consederazione a margine:
ma stiamo parlando di TP
di massa, o di un sistema dedicato dove la gente trova tranquillamente posto a sedere?
Non mi sembra scandaloso che la gente viaggi in piedi, fosse anche per 1/2ora. E questo vale per MM e treni suburbani allo stesso tempo.
Ho scritto 1/2ora ma intendo con questo, il limite tra sopportazione e fastidio.
Questo limite, esistono sicuramente degli studi che lo definiscono in termini temporali, é la dimensione nel quale deve essere svolto un determinato servizio di TP
di massa.
Le discussioni in atto in questo forum vertono essenzialmente su questo aspetto, mi spiego:
M3 Paullese: quale é la destinazione di questo bacino di utenza? Milano Rogoredo, Milano Centro o Milano Nord? Ed in base alla destinazione, tenendo conto che la vel.commerciale di una metropolitana é 25-35km/h, quanti passeggeri caricherá se viene costruita?
Per rispondere a quest´ultima domanda concorrono due fattori: il tempo impiegato ed il grado di comfort/comoditá di cui l´affollamento é
uno dei parametri.
Ipotizziamo che la risposta a tale analisi sia che la metropolitana per essere attrattiva ed economica debba avere una sola fermata, quella terminale di Paullo o addirittura Zelo Buon Persico dove far convergere tutti i servizi su gomma del vicinato. Ipotizziamo anche che aumentando la vel.commerciale a 50/60km/h, con un paio di fermate in piú, fermi gli altri parametri, il numero di passeggeri sarebbe di un fattore "X" maggiore, ecco che una metropolitana forse non é piú la risposta giusta.
Oppure dobbiamo inventarci treni con rapporto di trasmissione variabile tale da permettere basse vel.di punta con elevate accelerazioni, per servire tratte con molte fermate a breve distanza, e allo stesso tempo elevate velocitá di punta con accelerazioni ridotte, per servire tratte con fermate piú distanziate? Magari pure con motori diversi a seconda del servizio?
M2 ramo Gessate:
assumo per scontato il grido di allarme: "viaggiamo male perché siamo pieni" e che
Michyh87 sia il Benchmark (indici rappresentatativo) degli utenti di tale linea. A questo si puó rispondere in due modi:
a) riducendo il tempo di percorrenza, non l´affollamento, riducendo cosí il raggiungimento della soglia temporale sopportazione/fastidio.
b) riducendo l´affollamento ed aumentando il grado di sopportazione.
La soluzione a) puó essere ottenuta con una o piú di queste cose:
- treni espressi (tutte fino a C.Gobba, poi solo 1-2 fermate in Milano)
- riduzione delle fermate sul ramo esterno
- aumentando le pretazioni dei treni
La soluzione b), invece, nei seguenti modi:
- aumentando la frequenza
- aumentando la composizione
- riducendo le fermate esterne
- riducendo l´attrattivitá del sistema facendo esattamente il contrario
Insomma, non é un caso che le metropolitane (o le tramvie, o le ferrovie suburbane, o i treni nazionali, o gli aerei) abbiano un raggio d´azione ben preciso rispetto al centro di attrazione del traffico.
Quindi siamo sicuri che la M3 Paullese o la M2 Vimercatese siano le risposte corrette ad una domanda di trasporto con destinazione Milano Centro? O magari il Vimercatese deve rivolgersi a Usamte/Velate per i servizi S?
Se la risposta é sí, bene, ma se si tratta solo di un ripiego perché il servizio ferroviario suburbano non é in grado, teniamolo ben presente perché si tratta del peggiore dei compromessi.
E per il ramo M2 Gessate é ancora conveniente utilizzare la metropolitana o é meglio scorporarla oppure aumentare le frequenza (12min non mi sembra male affatto!)?
Io non sono in grado di dare una risposta, mi rendo solo conto della complessitá dell´analisi. Le risposte devono arrivare dai progettisti, dai tecnici che devono garantire la massima efficacia al minor costo.
Per fare questo devono prescindere dalla opinione del singolo cittadino o amministratore locale che sia, ovvero da gruppuscoli di dissenzienti. La politica dovrebbe solo definire gli obbiettivi e poi scegliere tra le soluzioni proposte atte a raggiungere gli obbiettivi preposti. In realtá la politica pone sí gli obbiettivi, ma poi continua a cambiarli secondo di come tira il vento.
Risultato: non si decide mai nulla :!: