trambvs wrote:Non mi pare di avere appoggiato l'ostruzionismo tout court...
Non l'ho nemmeno lontanamente pensato
trambvs wrote:...il PRG non si può cambiare a discrezione, la possibilità deve essere data a tutti, altrimenti si tratta di favoritismi, che in teoria la legge non dovrebbe consentire...
La discrezionalità è dell'organo preposto a cambiare il PRG, che può e deve essere cambiato se i suoi dettami sono errati. Questa possibilità viene data a tutti, ma sta al organo preposto dire i sì ed i no. Si chiede, si risponde e magari poi si litiga. Ma nulla è immutabile, nel tempo. Con pazienza e con tenacia si ottiene quello che si vuole. Ho parlato di decenni Non sono favoritismi (solita presunzione che l'erba del vicino è sempre più verde), ma solo dialoghi, trattative.
trambvs wrote:...Quanto all'aspettativa su di un terreno agricolo, mi dispiace contraddirti, ma nella pratica funziona diversamente, non è il contesto che fa la regola ma comanda il PRG e basta; ora i PII danno qualche margine in più, ma se non ci sono diritti di edificazione non ci sono pretese che tengono, e giustamente, altrimenti l'attività di pianificazione andrebbe a farsi benedire...
L' aspettativa è una cosa intesa "nel tempo", non un diritto acquisito nel momento in cui voglio costruire, forse mi sono spiegato male. E' chiaro che finchè è in vigore la regola, mi ci attengo, ma posso tentare, onestamente , di cambiarla. La via giudiziaria è efficace se è palese l'ingustizia, non come mezzo per imporre il cambiamento della regola. Riesco a spiegarmi?
trambvs wrote:...Concordo sul fatto che un privato non possa pretendere diritti su proprietà altrui, ma il c.c. e il Regolamento edilizio pongono condizioni inderogabili (salvo consenso degli interessati con formazione di servitù, diritti, ecc.) in termini di distanze e altezze dai confini e rispetto all'esistente; ho il dubbio che anche in questo caso si siano concesse deroghe alquanto dubbie e sicuramente molto "particolari"....
Quì entriamo in un ambito più specifico. Qui si tratta di "fare in un certo modo", mentre il PRG stabilisce "cosa fare e non fare". Ciò nonostante, anche il c.c. ed il regolamento edilizio si possono cambiare. Che poi ci siano deroghe al regolamento nel caso di Citylife, non sono entrato così nel dettaglio, ma non lo trovo di per sè scandaloso.
trambvs wrote:...La tua proposta per i comitati di quartiere sull'acquisto dell'area mi pare poco realizzabile, e mi auguro solo provocatoria, i concorsi in questi casi vengono fatti a inviti e il pacchetto prevedeva immobiliare+progetto, quindi nessun altro avrebbe potuto partecipare all'asta; tant'é che alcune delle successive proposte sono state accettate e il progetto ha subito modifiche...
Nel caso specifico è una provocazione, ma esistono tanti esempi dove la cosa è praticabile. Ovvio che non si può imporre al proprietario di vendere: se vuole costruire il suo casermone (se ne ha diritto), non ci son santi che tengano.