by serie1928 » Mon 15 December 2008; 19:58
La Fiera andava spostata. E' da quando sono nato che ci si lamentava del suo impatto sul quartiere. A ciò si è aggiunta la necessità di avere spazi espositivi maggiori. La Fiera di Milano era sì una delle più grandi in termini di superficie espositiva, ma disseminata in una miriade di padiglioni e su più piani. Era necessario razionalizzare il tutto e il quartiere interno a Milano non dava le necessarie garanzie.
La scelta sul nuovo polo è durata 15-20 anni, prima Rho, poi Lacchiarella, poi altre, infine di nuovo Rho, che per me era la scelta più logica fin dall'inizio.
Delle altre localizzazioni, quella forse più pericolosa sarebbe stata Rogoredo, ma non mi pare sia mai stata presa in seria considerazione, mentre Falck non era una opzione attuabile, è arrivata solo dopo.
Speculazione edilizia: intendiamoci, cosa si intende con questo termine? Per me la città è fatta prima di tutto di urbanità, di case, strade, piazze e anche parchi. Per una città è vitale avere una coesione ed una struttura. La liberazione del vecchio quartiere avrebbe portato fatalmente alla creazione di nuovi quartieri, e la realizzazione solo di un parco era pura utopia. D' altra parte il criterio di gara: "vendita al massimo offerente", è un criterio del tutto legittimo e la massimizzazione del prezzo vale tranquillamente un indice di edificabilità maggiorato (1,35 contro 0,70, mi pare). Questo non è speculazione. Lo sarebbe stato se qualcuno avesse acquistato a poco prezzo le aree, speculando (appunto) sul fatto di poterle valorizzare col massimo profitto trasformandole da aree industriali in aree edificabili. Nel nostro caso c'è stata una trattativa, c'è stata una richiesta ed una offerta, sapendo fin dall' inizio cosa sarebbe stato possibile fare del oggetto comperato.
E rendiamoci anche conto cosa vuol dire l'indice di edificabilità di 0,60-0,70: per ogni metro quadrato dell'area da edificare si può realizzare 0,60mq di superficie edificata. Ora, se Milano fosse stata edificata integralmente con tale indice, avrebbe una superficie totalmente urbanizzata da villette monofamiliari. L'indice di edificabilità basso serve solo a compensare, ma in alcune situazioni un indice così basso sarebbe controproducente. Di conseguenza è legittimo prevedere delle eccezioni, di cui la ex-Fiera rappresenta un esempio. Discutibile fin che si vuole, ma legittimo.
Integrare la Fiera nel biglietto urbano? Certo, portando il prezzo dello stesso a 1,50€ e a 90minuti di validità, come misura compensativa. Oltre alla già citata, e auspicata integrazione tariffaria di tutti i vettori. Oppure suddividere Milano in due sottoambiti tariffari: "centro" (zona A) fino alla cerchia 90/91, "esterna" (zona B) fino ai comuni di prima fascia, ma senza spicchi. A+B sempre 1,50€ (90min), mentre A o B da soli: 1,10€ (75min). Se poi si vogliono fare ulteriori scaglioni, come le "tratte brevi", nulla in contrario.
Abbiamo tutti fretta, e mai siamo puntuali!