fra74 wrote:serie: C'è un caso analogo a Parigi, direi che la situazione la si può risolvere allo stesso modo... però non andiamo a prendere i casi limite
Più che casi limite, sono casi con una ben precisa giustificazione, data dalla stratificazione di linee nel secolo e mezzo di esistenza. E non penso che Moorgate verrà rinominata solo per comunicare un interscambio con Crossrail. Se i non indigeni andranno a Liverpool Street pur essendo sulla Northern Line, magari pure passando per Moorgate per scambiare a Monument/Bank sulla Central, non è un grosso problema.
A Londara di casi di questo tipo ce n'è più di uno, e quando le reti diventano complesse, la cosa è pure inevitabile, a meno di forzature. Alla fine è più importante comunicare con il nome della stazione il toponimo più vicino? Oppure chiamarla come l'interscambio che ha il nome di un toponimo più lontano?
Ovviamente nelle nostre reti questo "problema" non è ancora necessario porselo. O forse sì: l'eventuale interscambio M3/M4 deve avere lo stesso nome di stazione sulle due linee, oppure una rimane "Crocetta" e l'altra "De Amicis"?
Nel caso di Napoli, "Centrale" e "P.zza Garibaldi" non potrebbero entrambe chiamarsi "P.zza Garibaldi"? In fondo "Centrale" non è un nome, è solo la funzione che non avendo alternative è diventato nome. Idem Milano: se la "Centrale" divenisse "Duca d'Aosta" tutti saprebbero comunque dove si trova, e tutti imparerebbero che è la stazione centrale, a prescindere dal nome.
Ovviamente il nome non deve dipendere dal gestore. Se i gestori non si accordano, decide un terzo da definire, magari secondo un semplice criterio: chi arriva per ultimo si adegua.