Il paragone non è pertinente: la topolino era una automobile per le regole allora vigenti (e lo è tutt'oggi), mentre in passante napoletano chiamato "Metropolitana", in maniera che oggi definiremmo "impropria" in base alla definizione odierna di metropolitana, non lo era nemmeno ai suoi tempi. Non ha mai avuto nulla di comparabile a quello che erano le metropolitane di Parigi, Londra, Berlino, Barcellona, Madrid a quel tempo esistenti. Non era sbagliato chimarla Metropolitana, è sbagliato definirla la prima metropilitana d'Italia per intendere ciò che oggi definiamo tale solo perché ne porta il nome.
Forse è stato un errore chiamare "metropolitane" quelle che oggi definiamo tali, visto che il nome venne usato per il passante ferroviario di Napoli, generando una inutile e dannosa confusione di ruoli. Oggi avremmo qualche rete di nome-alternativo-per-intendere-metro, e due metropolitane, Napoli (di nome e di fatto) e Milano (e magari Bologna e Roma) intendendo il rispettivo passante ferroviario sul quale convergono i servizi suburbani (metropolitani).
Magari avremmo la "S" per identificare i servizi urbani "s"otterranei, e la "M" per i servizi "m"etropolitani ferroviari.
Insistere nel affermare che la Metropolitana di Napoli sia stata la prima metropolitana d'Italia (l'uso di maiuscole e minuscole è chiaro?), non solo è sintomo di somma ignoranza, ma è stupido, ottuso, fuorviante, in altre parole: una idiozia
Oggi, per altro e non per colpa sua, è persino improprio cercare di definire tale opera: è un aborto. Spero solo che si riprenda il ruolo che le spetta: passante ferroviario per servizi suburbani, oppure che divenga una vera e propria metropolitana secondo ciò che oggi intendiamo tale.