S-Bahn wrote:Si rischia di andare sui massimi sistemi ma le questioni fondamentali sul TPL sono almeno 3
1) la reperibilità delle risorse per il servizio
2) l'efficienza del sistema, da cui discende anche in che percentuale va sovvenzionato
3) un'idea di servizio, un valore percepito del TPL. Per questo avere più risorse aiuta ma non è l'essenza della questione.
In Italia ci sono carenze sui tre punti ma quello che è messo peggio è il terzo. Non c'è un idea di TPL come di un valore per il territorio, ma è visto come un male minore, come un inevitabile scuolabus, come il modo per tenere buoni i sindacati e per far fare qualche profitto a qualcuno.
Sono d'accordo. Purtroppo il terzo punto, l'idea di servizio, soffre delle seguenti pregiudiziali, tutte insieme o in alternativa:
- concezione idealistica, come se le risorse fossero infinite ed i bisogni da soddisfare ad ogni costo;
- serbatoio di possibili posti di lavoro e consenso politico;
- costo indipendente dal beneficio;
- incapacità di programmazione; ed altri che non mi vengono in mente.
Risultato: gli accademici scrivono un mare di parole, i politici fanno un mare di promesse, i sindacati oraganizzano un mare di proteste, gli utenti sono comunque scontenti, ed anche i contribuenti. Ovvero il punto 2) si autoverifica ed il punto 1) ne consegue immancabilmente nella mancanza.