TEMPI Piacenza

[tojo]

Non mi sono offeso nemmeno io - ci mancherebbe! - tant'è che ho messo anche la faccina! -->


Tornando alla situazione di TEMPI, ecco un altro articolo carino (seppur datato 2009), scritto di suo pugno dall'ex Presidente di TEMPI Agenzia (alias la società responsabile della "programmazione" del servizio di TPL, da dare poi in appalto con Contratto di Servizio).

http://www.piacenzasette.it/tempi-grami-per-il-tpl/

[semi93]

Da " Il PiacenzaSera.it"

Bus, si uniscono Piacenza, Reggio e Modena, presto nasce "Seta"

Una supersocietà del trasporto pubblico locale che correrà lungo la via Emilia, saltando (per ora) Parma. Modena, Reggio Emilia e anche Piacenza dovrebbero essere le città che uniranno le forze in un settore pesantemente indabitato, la cui unica prospettiva può essere quella di fare massa critica.
A quanto scrive oggi "La Gazzetta di Reggio", il matrimonio si dovrebbe fare entro l’estate, e a nascere sarà “Seta” (Società Emiliana Trasporto Autofilotranvieri) che andrà così a sostituire in un colpo solo l’Act di Reggio, l’Atcm di Modena e la Tempi di Piacenza.

L’accordo - secondo il quotidiano reggiano - sarebbe a un passo dalla chiusura definitiva, e una volta approvato darà vita ad un gruppo dell’Emilia Nord: geograficamente fuori, almeno per ora, rimarrà Parma, impossibilitata a entrare dopo aver lanciato un bando di gara dedicato alla ricognizione di un socio privato (sempre a Parma, peraltro, nel 2012 si vota, e la situazione quantomeno delicata in cui il Comune naviga oggi impedisce di fatto qualsiasi trattativa).

E’ assai probabile che il 51 per cento della nuova società "Seta" (ma forse anche oltre) rimarrà in mano pubblica. Il 49% andrà ai soci privati, raggruppati a loro volta in una holding la Herm dentro alla quale siedono tanto la Fer quanto la francese Ratp. Entrambe, infatti, sono già socie di Atcm Modena, e rappresentano lo «zoccolo» pari al 49% che opera in regime privatistico.

In quanto tali, nella nuova «Seta» spetterà a loro indicare il futuro amministratore delegato. Che siederà in un cda composto di cinque membri: tre nominati in rappresentanza dei soci pubblici, due designati dall’azionariato privato. E se i privati si «prendono» l’Ad, ai pubblici spetterà fornire il nome del nuovo presidente. Salvo sorprese o cambiamenti, amministratore delegato dovrebbe essere Claudio Ferrari (attuale Ceo dell’Atcm di Modena in rappresentanza di Fer). Sugli altri nomi, si procederà sulla base delle proporzioni legate alle dimensioni dei servizi. Qualche cifra: per Modena significano 13 milioni di chilometri, per Reggio 10 milioni, e per Piacenza 8.

Stando poi al piano industriale abbozzato per la sola fusione Reggio più Modena, il pareggio di bilancio avrebbe dovuto essere raggiunto nel 2013. E se tra gli obiettivi dei Comuni soci l’aggregazione dovrebbe servire a effettuare investimenti per acquistare autobus nuovi, una certezza per ora c’è già: l’allineamento del prezzo dei biglietti su scala regionale. A Reggio oggi chi ne compra uno spende 1,10 euro. Presto la cifra salirà, e il ticket costerà per tutti 1 euro e 20 come avvenuto due giorni fa a Piacenza.

[tojo]

Mi hai preceduto, semi!

Allora ribatto con una notizia simile, apparsa sullo stesso quotidiano online, a proposito del futuro dei collegamenti su ferro tra Piacenza e Milano.

Expo, Trespidi a colloquio con Ghizzoni [*] (Unicredit): "Progetti per Piacenza"

[...]

Emersa la volontà generale da parte dell’istituto di credito di puntare al settore delle infrastrutture, Trespidi ha subito posto a tema il progetto - già in essere - di una linea veloce Piacenza - Milano. "Vogliamo – ha detto – uscire dall’eterno rompicapo di linee treni funestate da ritardi, da convogli che impiegano tempi biblici per percorrere la tratta milanese, da disagi che quotidianamente i nostri pendolari vivono. Sarebbe un servizio dovuto e finalmente reso ai nostri viaggiatori, sarebbe una straordinaria opportunità in vista dell’Expo. Tra le forme studiate c’è quella del project financing, un sostegno del privato supportato da un ritorno economico". Il possibile nuovo ingresso di Unicredit darebbe ulteriore linfa a un cantiere istituzionale e a una rete di relazioni politico-amministrative già avviate con precedenti incontri del presidente Trespidi con presidente e assessore di Regione Lombardia, rispettivamente Roberto Formigoni e Raffaele Cattaneo e gli omologhi emiliano romagnoli Vasco Errani e Alfredo Peri. Tra le proposte che erano già emerse, quella di velocizzare i tempi di accesso e i collegamenti alla Lombardia, introducendo anche l’opzione di un biglietto unico da utilizzare sulla rete di trasporto pubblico locale milanese.

http://www.piacenzasera.it/politica-pro ... css=&com=c


[*] Per chi non lo sapesse, Ghizzoni è piacentino.

[Trullo]

Non ho capito se parlano di posare altri binari tra Piacenza e Milano (ce ne sono già 4)

[tojo]

No, sia Trespidi (Presidente della Provincia in carica) che Dario Squeri (candidato-Sindaco di Piacenza, sconfitto nel 2007) hanno promesso in campagna elettorale letteralmente "un treno per i pendolari piacentini", nel senso che Provincia (e Comune) dovrebbero o comprare un treno o stimolare la nascita di una compagnia ferroviaria, aventi come mission il trasporto veloce dei piacentini a Milano (e viceversa): non è un caso, infatti, che il mio progetto universitario sulle ferrovie sia nato pensando al collegamento PC-MI, visto che ne sento parlare da anni.

P.s. Comunque sono quattro binari tra Milano e Melegnano.

[Trullo]

Sono quattro, c'è un'interconnessione appena sopra il Po tra la linea tradizionale e l'AV
L'articolo parla di infrastruttura e ingenera (volutamente o no) il sospetto che si parli di nuovi binari

[tojo]

Appunto, è un'interconnessione, ma io non considero i binari AV, anche perché i treni "normali" non possono circolarvi.

Quanto al merito dell'articolo, non devo certo dire a voi utenti più esperti che il livello medio di conoscenza trasportistica, tra i giornalisti (specie se locali), è piuttosto basso: dubito che comprendano la differenza tra infrastruttura (= binari) e servizio (= treno/IF).

By the way, nella primavera 2010 ebbi modo di andare a trovare Trespidi in Provincia, proprio per discutere del progetto ferroviario, ma temo che non abbia minimamente idea di come funzionino le regole d'accesso alla rete ferroviaria: in ogni caso, lui mi parlò di una possibile partnership con ATM, che avrebbe dovuto portare in dote la sua licenza ferroviaria.

Ora, alla luce della costituenda società emiliana di TPL, potrebbe viceversa entrare in gioco FER, ma penso che le idee siano tutto tranne che chiare...

[Trullo]

Se la missione è quella di trasporti veloci tra Milano e l'Emilia occidentale, usare i binari AV è, credo, un'opzione da prendere in considerazione. Utilizzando ovviamente treni politensione

[friedrichstrasse]

No, non ha nessun senso trasportistico che i treni dall'Emilia saltino Lodi.

[Trullo]

Alla stessa stregua ti potrei rispondere che non ha senso trasportistico che ci sia l'interconnessione Piacenza Nord e non ci sia la Lodi Sud

[friedrichstrasse]

L'interconnessione Piacenza Nord è poco utile, e infatti è inutilizzata. Ciò però non giustifica un'altrettanto inutile interconnessione Lodi Sud.

Comunque la linea "storica" da Piacenza a Lodi consente velocità elevate, superiori alle capacità del materiale.

[semi93]

La mattina del 18 Maggio, attorno alle 7, il Cursor a gasolio con matr 231 ha preso fuoco nei pressi del cimitero mentre era in servizio sul 3.
Il mezzo è completamente bruciato nella parte posteriore e secondo voci di officina pare non sia conveniente ripararlo.
Primo CityClass accantonato mentre i 12 EffeUno circolano allegramente tutti i giorni
Al suo posto è stato assegnato fisso proprio un 471

[Slussen]

Si chiamerà Seta (Società emiliana trasporti autofiloviari) e sarà attiva dal primo gennaio 2012, l'azienda unica per il trasporto locale che nasce dal processo di aggregazione societaria tra Act (Reggio Emilia), Atcm (Modena) e Tempi (Piacenza).

http://www.trasporti-italia.com/citta/t ... a-819.html

[fra74]

[Slussen]