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Re: Storia delle metropolitane

PostPosted: Thu 02 November 2017; 21:17
by S-Bahn
In una situazione come quella tedesca in cui esistono in diverse città le S-Bahn e sono universalmente conosciute ha molto senso una numerazione separata. Per dirla diversamente e semplificando un po' si distingue tra urbano ed extraurbano (che pure svolge anche un servizio urbano).

In una situazione come quella italiana, con l'eccezione del sistema milanese delle linee S (dove la lettera non è stata scelta a caso), non trovo affatto sbagliato e fonte di confusione optare per una numerazione unica di linee come L1 ed L2.
Sono certamente diverse come impostazione e tecnologia (ma forse soprattutto come cronologia che è il fattore che le rende più diverse agli occhi del pubblico), ma sono pur sempre line su ferro sotterranee che danno un servizio tipicamente urbano.
E' forzato dire che mettere assieme L1 ed L2 è come mettere assieme metropolitane e linee di superficie (che poi a Napoli sono quasi esclusivamente autobus).

Re: Storia delle metropolitane

PostPosted: Thu 02 November 2017; 21:46
by luca
jumbo wrote:La mia opinione è che anche questa semplice unificazione non sia efficace: numerare insieme metropolitane e ferrovie, è come numerare insieme linee di superficie e linee metropolitane, con il risultato che non si capisce più di cosa si sta parlando quando si parla di determinati tipi di linee.

Finchè il Passante viene usato esclusivamente o quasi per il servizio urbano, perchè no?
Il punto è che il passante deve essere usato per il servizio Suburbano, perchè allora tanto vale costuire una metropolitana, che è più semplice da gestire, la forza del Passante è quella di poter essere usato come fulcro per il servizio Suburbano
Ad esempio, mi sfugge il senso del passante di Palermo, usato esclusivamente per il servzio urbano, a cadenza semioraria nei FER6 e oraria nei festivi, che senso ha?

Re: Storia delle metropolitane

PostPosted: Thu 02 November 2017; 21:59
by MNM
jumbo wrote:
MNM wrote:L'utilizzo in quel testo del termine metropolitana è generico e non correlato allo standard delle linee. La stessa scelta nel piano trasporti di definirle genericamente Linee e non metropolitane le tratte ferroviarie urbane non è casuale: permette di unificare la rete in termini di servizio e utilizzo a prescindere dello standard di omologazione delle stesse. E' sbagliato affermare che il Comune di Napoli in qualche modo forzato le definizioni previste nelle normative UNI.

La mia opinione è che anche questa semplice unificazione non sia efficace: numerare insieme metropolitane e ferrovie, è come numerare insieme linee di superficie e linee metropolitane, con il risultato che non si capisce più di cosa si sta parlando quando si parla di determinati tipi di linee.

Prima di tutto stiamo parlando di un piano di sviluppo, quindi di un progetto che prevede una certa convergenza rispetto le finalità di utilizzo.

Poi non capisco a cosa possa interessare all'utenza sapere la specifica omologazione del sistema.

Le numerazioni sono state date in base a tre parametri: portata (frequenza), estensione, numero di stazioni. Con questo modello per la linea1 è previsto un numero di utenza superiore a quello che si prevede per la L2. Analogamente la Linea2 dovrebbe esercire un'utenza superiore alla Linea6, nonostante quest'ultima sia omologata come metropolitana contrariamente alla L2.

Coloro che hanno contribuito alla scrittura di quel piano non sono stupidi. Rimane ancora molto ambizioso e futuristico. Putroppo ancora molto lontana la sia attuazione... forse anche un po' utopistica

Re: Storia delle metropolitane

PostPosted: Tue 07 November 2017; 10:56
by MNM
La prima versione della 8379 in un documento di UNIGE.