Distanziamenti ferrovie urbane

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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby S-Bahn » Sat 18 June 2016; 12:29

Non sono in grado di dire quanto questo intervento possa essere risolutivo degli attuali problemi di capacità e regolarità che certamente dipendono anche da altri fattori.
Sicuramente questa implementazione toglie molti alibi tecnici alla possibilità in futuro di aggiungere nuovi servizi (penso all'aggiunta di ulteriori linee S sui rami più carichi della rete lombarda).
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby dedorex » Mon 20 June 2016; 12:10

fra74 wrote:Ripeto, non ho problemi per la realizzazione in sé, quello che trovo ridicolo è il battuage che se ne fa, come se toh miracolasamente si risolvono all'improvviso tutti i problemi...
ho riletto un attimo il topic, ma non ho visto tutto sto gran battage. L'applicazione viene fatta nel punto + critico di Milano, dove nel passato su qs forum si era già parlato della necessità di intervernire. Non risolverà i problemi dei pendolari nel nodo di Milano, ma credo che un buon miglioramente possa darlo

Altra domanda: ad un certo punto parli di "passante che già permette distanziamenti inferiori" a cosa facevi riferimento?

Il punto su quale forse ha senso discutere è se la strategia di applicare ERTMS è quella corretta o se dovevano essere pensate altre tecnologie

fra74 wrote: questo bel copia e incolla del discorso ...
non capisco, è insita qualche velata critica che non comprendo?
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby fra74 » Tue 21 June 2016; 16:52

Non parlo del topic, parlo dei comunicati stampa.

Inferiori ai 1350 m standard del BACC. Per altro ci sono tante altre realtà in cui si usano sezioni intorno ai 900 m, quindi spacciare che nei nodi ci siano solo sezioni da 1350 m è falso (d'altro canto non mancano casi con sezioni ben più lunghe)
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby S-Bahn » Tue 21 June 2016; 17:25

Sì. ci sono sezioni da 1600-1700 metri e in qualche caso di più.
La Milano-Monza la stanno adeguando a 900 metri, credo su entrambe le linee ma non ne sono sicuro.
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby Nuvola » Wed 22 June 2016; 9:34

fra74 wrote:In sostanza tutto questo bel copia e incolla del discorso di Lirex è per confermare quello che dico io. Il sistema è assolutamente inadatto (almeno al momento) a reti suburbane ad altro traffico. Ma siamo seri, in quale situazione attualmente in italia non si riesce a mettere più treni solo per problemi di capacità del nodo?. Non siamo ancora riusciti a saturare le tracce del passante, ben inferiore come capacità a quando si può fare all'estero. E non è certo un problema di capacità del nodo strettamente detto, ma i problemi sono al di fuori. Tralasciamo poi altre questioni legate alla tipologia del materiale rotabile.

Ripeto, non ho problemi per la realizzazione in sé, quello che trovo ridicolo è il battuage che se ne fa, come se toh miracolasamente si risolvono all'improvviso tutti i problemi...


Sicuramente la linea 2 di Napoli esercitata sul passante metropolitano ne dovrebbe trarre beneficio in termini di velocità commerciale.
Almeno questa era la mia aspettativa e la mia perplessità per aver escluso inizialmente Napoli dalla sperimentazione dell' HD ERTMS !
Propongo una situazione tipo : da Pozzuoli arriva nella stazione di "Piazza Leopardi" un treno metropolitano direzione Garibaldi, dopo pochi minuti diciamo 3/5 un ulteriore convoglio partito da Campi Flegrei arriva e parte di rinforzo in direzione sempre Garibaldi.
Questo secondo convoglio percorrerà il tratto della galleria di Posillipo (1,5 km) fino alla stazione di Mergellina tutto a velocità ridotta (con il giallo fisso?) accodato al treno che lo precede. Situazioni analoghe ovviamente si presenteranno a seguire per le stazioni successive.
Con sezioni di blocco virtuali più corte il treno potrà percorrere a velocità normale la traccia liberata dal convoglio che lo precede? Qual è la condizione per cui ciò si possa realizzare?
La frequenza media di passaggio è di un treno ogni 8 minuti e l'intervallo più breve non è mai al di sotto dei 3 minuti.
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby S-Bahn » Wed 22 June 2016; 11:48

Recentemente sono stato in M2 di Napoli. Mi sono meravigliato di quanto fosse bassa la velocità ma le sezioni di blocco con un treno mediamente ogni 8' mi sembra siano l'ultimo dei problemi.
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby MNM » Wed 22 June 2016; 18:45

^^ assolutamente vero, l'assurdo è che i rallentamenti sono iniziati da quando è stato cambiato il segnalamento nel 2009 (se non sbaglio), quello che avrebbe dovuto garantire frequenze dei trenini strette ad intervalli di 5'. Prima la velocità commerciale raggiunge e i 34 km/h, alta considerato il discreto numero di stazioni/km. Non so dirti nello specifico le motivazioni tecniche (ci vorrebbe Augusto che conosce bene il problema), mi ricordo che si parlava di un problema legato all'applicazione del regolamento di marcia.
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby Nuvola » Wed 22 June 2016; 18:48

La velocità è molto variabile.
A volte il passante viene percorso in modo molto rapido altre con bassa velocità.
Un tempo (anni 30) i treni impiegavano meno tempo!
La lunghezza delle sezioni credo possa essere determinante per aumentare la velocità commerciale.
Non essendovi un cadenzamento "rigoroso", come spiegato non vi è regolarità di passaggio, ed in in determinate fasce orarie la frequenza scende sotto gli 8 minuti e si creano rallentamenti.
Un motivo ci sarà!
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby serie1928 » Wed 22 June 2016; 21:06

No, la lunghezza delle sezioni ha effetto sulla capacitã. Ha effetto sulla velocità se la capacità è satura.
Immagina una sezione unica da Mergellina a Garibaldi, un treno che la occupa può fare quello che gli pare e viaggiare al limite di quello che permette la linea. Peccato che un secondo treno (fino a quando ce n'è uno solo, problemi non ce ne sono) deve aspettare fino a che è arrivato a destinazione. Il primo treno ha un VC massima nel tratto, il secondo nulla. In media, na schifezza. Allora metti due, tre, quanttro sezioni fino a quando riesci a gestire i treni, ma fatalmente riducendo la VC perchè la velocità è comunque limitata dai treni fermi. Nonostante ciò hai in media una VC migliore del caso iniziale. Aumentando ancora le sezioni, in funzione dei treni che devono usare la linea, non puoi fare altro che ridurre la velocità, fino ad avere paradossalmente infinite sezioni, con infiniti treni, tutti assolutamente fermi.
Abbiamo tutti fretta, e mai siamo puntuali!
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby MNM » Wed 22 June 2016; 21:31

Non è un caso che negli anni '30 si è registrata la più elevata VC, quando in sostanza l'intervallo minimo era di un treno ogni 20', se ricordo bene.
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby friedrichstrasse » Wed 22 June 2016; 21:53

Orario del 1938:

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Viva il tram moderno

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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby S-Bahn » Wed 22 June 2016; 21:55

Guardate l'arco di servizio. Era meglio, ma molto meglio, di oggi.
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby GLM » Wed 22 June 2016; 22:00

eh sì: bagnoli-cavour erano 18minuti al tempo, 27minuti oggi! :o
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby MNM » Wed 22 June 2016; 22:15

Ricordavo bene, l'intervallo minimo all'epoca era di un treno ogni 20' (vedi Garibaldi Pozzuoli Dalle 7:50 alle 8:30) :|
Faccio rilevare che anche l'estensione del servizio giornaliero era migliore di quello attuale.
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Re: Distanziamenti ferrovie urbane

Postby S-Bahn » Wed 22 June 2016; 22:50

Appunto, l'arco di servizio.
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