Distanziamenti ferrovie urbane

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Distanziamenti ferrovie urbane

Postby Nuvola » Fri 10 June 2016; 10:42

serie1928 wrote:Maria, ti piacerebbe che fosse "tutto chiaro"...
La domanda è interssante, non tanto per la risposta data, corretta, ma per la genesi.
Intanto va detto: il Passante si chiama così perchè il progetto si chiamava "Passante Ferroviario Milanese". Il progetto era chiamato in quel modo per i motivi già detti, ma mi domando: perchè si chiamano "Passanti" anche quello torinese e quello palermitano? Sono solo dei sostituti di quello esistente che però non veniva chiamato così. E perchè quello di Napoli viene chiamato Metropolitana?

Milano è sempre stata una città moderna (a dispetto dei propri cittadini, sempre troppo provinciali), e mentre le maggiori città europee continuavano a mantenere monumentali stazioni di testa, limitandosi di raccordarle con tratte periferiche, Milano decise di riunire tutte le stazioni di testa in una unica stazione centrale, scelta corretta, ma rivelatasi dopo pochi anni insufficiente, asfittica. La cittã crebbe poderosamente e la stazione centrale non divenne solo "centrale" dal punto di vista ferroviario, ma anche urbano, con la conseguenza che non poteva essere ampliata, oltre a rappresentare una cesura che evidentemente si ritenne inaccettabile. Così venne progettato un nuovo anello ferroviario con tre stazioni di testa, replicando il modello delle altre città, che però era frutto della evoluzione, non di un razionale progetto che forse avrebbe suggerito una monumentale stazione centrale non di testa.
Fatta questa riforma si decise di abbandonare quello che si sarebbe potuta chiamare "ferrovia metropolitana", opportunamente dotata di fermate supplementari, e servita con treni "rapidi", seguendo il modello scelto da Berlino con il viadotto della "Stadtbahn", e previsto anche a Milano da alcuni progetti non attuati, che prevedevano due grandi stazioni di testa, una a est, l'altra a ovest, collegate da una "metropolitana".
Se il Passante fosse stato costruito a quell'epoca, anche solo mantenendo la vecchia ferrovia di cui esso oggi ripecorre il tragitto, si sarebbe probabilmente chiamato "Metropolitana", per analogia del nome poi dato a quello napoletano.
Così non avvenne, ed ecco che al nascere dell'idea del Passante che conosciamo, chiamarlo "ferrovia metropolitana" sarebbe suonato assurdo perchè nel frattempo la metropolitana era diventata qualcosa di completamente diverso. Ecco che lomsi è chiamato così per sottolinearne la caratterisitca principale: PASSARE attraverso la città, garantendo ai treni di non dover invertire la marcia.
Londra sta costruendo una nuova ferrovia che attraversa la City: si chiama Crossrail, da "crossing railway" che tradotto sarebbe "ferrovia attraversante", termine del tutto sinonimo di "Passante Ferroviario".


Qualche annotazione per il passante di penetrazione urbana di Napoli.
Si tratta di un infrastruttura modernissima per l'epoca in cui venne realizzata.
Ricordiamo che venne inaugurata nel 1925.
Essa attraversa la città da est ad ovest unendo quartieri periferici (ma taluni ricchi di attrattori) con zone attrattive e centrali quali Mergellina, piazza Amedeo (S), Montesanto(S), Piazza Cavour(S) e la Stazione Centrale(S).
Caratteristica contemplata nel progetto, pur scontrandosi con le caratteristiche orografiche della città di Napoli, è l'idea di rete : spesso le stazioni del servizio metropolitano sono in prossimità di fermate di trasporto su ferro di altro gestore.
Es : la stazione Piazza Amedeo è posizionata nei pressi della funicolare di Chiaia (collegamento con la zona collinare), la fermata di Montesanto presso la stazione di testa di Cumana Circumflegrea (collegamenti con l'area ovest) e funicolare di Montesanto (collegamento con la zona collinare) Piazza Garibaldi (collegamenti con l'area est attraverso linee della circumvesuviana ).
L'idea di integrazione si è poi sviluppata con la pianificazione delle linee 1 e 6 della metropolitana.
Attualmente sul passante viene esercitato il servizio metropolitano.
La linea soffre di un segnalamento non adeguato che rende le corse lente quando l'intervallo tra un treno e l'altro è inferiore ai 5 minuti.
Storicamente la linea è sempre stata chiamata Metropolitana. Credo che almeno inizialmente tale dizione rispondesse ai criteri attuali in quanto il tratto di passante urbano era inizialmente scollegato dalla direttissima.
E' in corso la sostituzione delle vecchie Ale con treni Jazz in allestimento metropolitano (non perfetti per il ruolo ma almeno modernissimi).
Il costo del biglietto è di 1,20 euro per la corsa semplice e di 1,50 per la corsa integrata in ambito urbano.
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Re: Passante ferroviario

Postby Nuvola » Fri 10 June 2016; 10:59

Buone notizie per i pendolari.

Tecnologie innovative nei nodi urbani, più traffico ferroviario e treni ogni tre minuti
Grazie all’installazione dei sistemi ERTMS/ETCS High Density e ERSAT-EAV sui binari e a bordo dei treni


Da http://www.fsitaliane.it

http://www.fsitaliane.it/fsi/Media-ed-Eventi/Comunicati-stampa-e-news/Tecnologie-innovative-nei-nodi-urbani-piu-traffico-ferroviario-e-treni-ogni-tre-minuti

Milano, 31 maggio 2016

Treni a breve distanza, ogni tre minuti, e in sicurezza nei nodi urbani e nelle fasce orarie a maggiore frequenza pendolare. Capacità di traffico maggiore sulle linee convenzionali inserite nei Corridoi europei TEN-T che attraversano l’Italia. Linee secondarie a scarso traffico economicamente sostenibili.

È la nuova frontiera di Rete Ferroviaria Italiana per il trasporto regionale e metropolitano, nelle grandi aree urbane e nei nodi delle più importanti città italiane. Un obiettivo sfidante e raggiungibile nel medio periodo grazie all’installazione dei sistemi European Rail Traffic Management System/European Train Control System (ERTMS/ETCS) High Density e ERSAT-EAV, sui binari e a bordo dei treni.

La prima gara per installare l’ERTMS/ETCS HD sarà lanciata entro l’anno.
Riguarderà le linee ferroviarie dei nodi urbani di Milano, Firenze e Roma. Sarà articolata su tre lotti, per un valore complessivo di 90 milioni di euro (Milano 35 mln, Firenze 25 mln, Roma 30 mln). La fine dei lavori è prevista nel 2019.

Entro gennaio 2017, in Sardegna, saranno invece ultimati i test del progetto ERSAT EAV in corso sulla linea Cagliari - San Gavino.

ERTMS/ETCS HD è l’evoluzione 3 dell’ERTMS/ETCS livello 2, il sistema di segnalamento unico e comune scelto dagli Stati membri dell’UE e dal settore ferroviario per l’interoperabilità del traffico e la circolazione in sicurezza di treni di diversa nazionalità (tedeschi, francesi, spagnoli, eccetera) sulle linee di tutta Europa. Le Ferrovie italiane, prime in Europa (nel 2005 sulla linea AV/AC Roma - Napoli), lo hanno adottato sulle linee del sistema Alta Velocità/Alta Capacità nazionale.

Con l’ERTMS/ETCS High Density la capacità di traffico nei nodi sarà triplicata, garantendo e incrementando gli standard di sicurezza necessari. La circolazione ferroviaria sarà gestita in modo fluido, in relazione alla posizione e velocità dei treni. Nella sezione di linea (circa 1.350 metri) che oggi può essere occupata da un solo treno (gestione statica), in futuro i convogli viaggeranno in sicurezza a 350 metri uno dall’altro.

RFI sta lavorando anche per uniformare i sistemi tecnologici dell’infrastruttura convenzionale nazionale (circa 16mila km) migrando dai sistemi SCMT/SSC al sistema ERTMS/ETCS livello 2. L’evoluzione tecnologica interesserà le linee convenzionali interoperabili (core network corridors), secondo quanto richiesto anche dalle Direttive Europee.

L’ERTMS/ETCS livello 2 supervisiona e controlla il distanziamento in sicurezza dei treni. Dati e informazioni trasmesse da bordo a terra e viceversa con il GSM-R (Global System Mobile-Railway), radiotelefonia mobile riservata alle Imprese ferroviarie - permettono di seguire, istante per istante, la marcia del treno fornendo al macchinista tutte le indicazioni necessarie alla guida in sicurezza, con l’attivazione della frenatura d’emergenza nel caso in cui non siano rispettati tutti i parametri e la velocità del treno superi quella consentita.
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Re: Passante ferroviario

Postby Nuvola » Fri 10 June 2016; 11:09

^^ Ovvio che si parta da Milano(35 milioni di investimento) , e Roma (30 milioni).
Sarebbe stato un segnale importante includere anche Napoli (la linea 2 se ne gioverebbe tantissimo) e non solo Firenze (25 milioni) nella prima tranche di lavori di adeguamento del segnalamento allo standard ERTMS/ETCS High Density.
Poteva essere un esempio di nuovo modo di intendere i piani di investimento in Italia.
Peccato.
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Re: Passante ferroviario

Postby MNM » Fri 10 June 2016; 12:02

^^ il nodo di Napoli già si sarebbe dovuto dotare di un nuovo sistema di segnalamento, del tutto identico a quelli utilizzati per le metropolitane, dedicato alla Linea2, si sarebbe dovuto realizzare anche un centro operativo dedicato.
Il progetto fu bloccato da Vetrella :bash: , oggi penso fortunatamente :lol:
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Re: Passante ferroviario

Postby MNM » Fri 10 June 2016; 21:29

Nuvola wrote:^^ Ovvio che si parta da Milano(35 milioni di investimento) , e Roma (30 milioni).
Sarebbe stato un segnale importante includere anche Napoli (la linea 2 se ne gioverebbe tantissimo) e non solo Firenze (25 milioni) nella prima tranche di lavori di adeguamento del segnalamento allo standard ERTMS/ETCS High Density.
Poteva essere un esempio di nuovo modo di intendere i piani di investimento in Italia.
Peccato.
vantaggiare Firenze rispetto altri nodi ferroviari urbani di maggiore importanza e sicuramente più trafficati, mi sa tanto di santo in paradiso :wink:
Va anche detto che la costruenda nuova variante di Acerra, essendo ad alta capacità, già sarà dotata di questo nuovo standard e sarà comunque parte integrante del nodo ferroviario napoletano.

Scherzi a parte, questo nuovo sistema di segnalamento ferroviario, tra l'altro imposto all'Italia dalla Commissione Europea, con molto ritardo adegua la rete ferroviaria italiana a quella europea.

Elimina, inoltre, una delle più controverse differenze strutturali ancora esistenti in Italia tra le linee metropolitane e i sistemi ferroviari urbani. In pratica permette di superare uno dei più importanti limiti discriminanti previsti dalla normativa UNI 8379. Norma tutta italiana, limitativa, inutile ed obsoleta; nonostante i tentativi di adeguamento alle altre discipline internazionali, con le modifiche apportate nel 2000. Non è un caso che, a differenza delle altre UNI, la 8379 è una delle poche che non assume la sigla EN, suffisso che relaziona le norme di unificazione italiane a quelle europee.
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Re: Passante ferroviario

Postby dedorex » Mon 13 June 2016; 12:57

MNM wrote:Scherzi a parte, questo nuovo sistema di segnalamento ferroviario, tra l'altro imposto all'Italia dalla Commissione Europea
Non è stata propriamente imposta, quanto "è stata fatta un'offerta che non poteva rifiutare"; semplicemente la Commissione ha fatto sapere che non avrebbe finanziato l'evoluzione dell'SCMT (il fantomatico HDTS per chi se lo ricorda)

con molto ritardo adegua la rete ferroviaria italiana a quella europea.
Beh, con questa innovazione RFI si posiziona abbastanza all'avanguardia, come in generale è stato su tutta la tematica ERTMS. Da tenere presente in parallelo le sperimentazioni sul satellite della Sardegna, L1 sulla linea dalla Svizzera e L2 sulla tratta da Treviglio
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Re: Passante ferroviario

Postby MNM » Mon 13 June 2016; 16:30

^^ Nel articolo di cui posto il link è scritto che Lo standard Av, sarà installato anche sui treni regionali permettendo un "distanziamento" tra le varie motrici inferiore, e di molto rispetto a oggi: un treno ogni 350 metri, ad esempio, invece del chilometro e 350 metri possibile oggi in condizioni di sicurezza. [url]Un passaggio che l'Europa da giugno imporrà a tutti i paesi[/url]. Ovviamente a tutti i paesi che non utilizzano sistemi simili sui propri nodi urbani, immagino.

http://www.repubblica.it/economia/2016/ ... f=HREC1-23

non ho dubbi sul fatto che nuovo sistema italiano sia all'avanguardia, sostenevo solo che c'è un certo ritardo all'applicazione di un sistema di segnalamento moderno, che permettesse di avere sulle nostre ferrovie regimi di transito più alti e "fluidi" (senza colli di bottiglia per dire).
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Re: Passante ferroviario

Postby S-Bahn » Mon 13 June 2016; 16:40

Il distanziamento è importante, ma capacità e fluidità sono fatte da tante cose, non solo da questo. Deviate da 30, ingressi non in contemporanea, procedure lente di licenziamento dei treni...
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Re: Passante ferroviario

Postby fra74 » Mon 13 June 2016; 16:41

A parte il fatto che già adesso il passante offre distanziamenti ben inferiori
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Re: Passante ferroviario

Postby S-Bahn » Mon 13 June 2016; 16:51

Mi pare 450 metri, anche se questo era stato fonte di problemi, sia sulla codifica degli aspetti (introducendo un aspetto poco... ortodosso nella combinazione di rossi, gialli e verdi) sia sulle prestazioni complessive del segnalamento.

Poi su tempi e distanze non ho mai capito a che punto siamo. Quando su una S7 in uscita da Monza aspettiamo di poterci immettere sul binario verso PG, dopo il passaggio di un treno sul binario che dobbiamo impegnare con una deviata il via libera (seppure a velocità ridotta, ma tanto ci sono i 30 della deviata) arriva dopo 60" dal transito del treno precedente.
E si tratta di un vecchio ACEI (credo con distanziamento ormai portato a 900 metri, ma non ci giurerei).
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Re: Passante ferroviario

Postby fra74 » Mon 13 June 2016; 17:00

Insomma non è che sia poi così poco ortodosso, è quello che sostanzialmente si usa anche in giappone (tra l'altro senza RSC). Il punto è che comunque sia si otterrà una capacità tutto sommato simile a quella ottenibile già ora nel passante. Ben diverso da quanto si ottiene su RER o passante di monaco. Per carità va bene farlo, ma magari evitare toni come se fosse chissà quale rivoluzione...
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Re: Passante ferroviario

Postby MNM » Mon 13 June 2016; 17:21

^^ spero ci siano motivi più sostanziali visto che si parla di un investimento di 35Milioni per l'installazione del nuovo sistema sul nodo ferroviario milanese.
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Re: Passante ferroviario

Postby S-Bahn » Mon 13 June 2016; 17:27

Il poco ortodosso, mi avevano spiegato ma non mi ricordo più esattamente, è il fatto che nel segnalamento italiano che associa un particolare aspetto alla velocità ammessa e alla lunghezza ridotta e che nelle norme italiane non era prevista la combinazione di velocità e lunghezza delle sezione del Passante e si sono dovuti inventare una combinazione, sta qui la stranezza, che non segue esattamente la logica del passaggio da un aspetto a un'altro.
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Re: Passante ferroviario

Postby dedorex » Mon 13 June 2016; 17:34

Rilinko qua un bel documento sull'argomento
http://www.cifi.it/UplDocumenti/Firenze ... niello.pdf
Purtroppo non riesco a trovare quello che evidenziava anche i vantaggi della soluzione per risolvere l'annoso problema dell'SCMT sulle deviate
L'innovazione in essere è legata all'applicazione di un sistema comune come ERTMS in luogo di sistemi nazionali/proprietari che in alcuni casi, come già scritto, hanno prestazioni già più spinte.
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Re: Passante ferroviario

Postby S-Bahn » Mon 13 June 2016; 17:55

Le deviate (vado a memoria) dovrebbero essere risolte dalla possibilità di arrivare giusto sulla deviata alla velocità giusta, e non N metri prima (dove N è la sezione di blocco).
Per l'uscita dalla deviate il treno potrebbe invece accelerare quando è passata la coda del treno. SCMT già ha le informazioni sulla lunghezza totale, ma questa funzione non sarebbe sfruttata dal SW. Qui basterebbe una riconfigurazione, a quanto ne so, senza alcuna modifica HW
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