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Re: Età minima treno AV

PostPosted: Fri 12 January 2018; 22:18
by indaco1
Intanto chi ha aperto il 3d e' diventato maggiorenne se la matematica non e' un'opinione :mrgreen:

Re: Età minima treno AV

PostPosted: Fri 12 January 2018; 22:53
by S-Bahn
Allora può andare su bus di Kabul o di Damasco :mrgreen:

Re: Età minima treno AV

PostPosted: Sat 13 January 2018; 13:50
by serie1928
Oggi si chiamerebbe la polizia per un bambino che nessuno è abituato a vedere in giro da solo, quindi fuori zona, dal comportamento spaesato.
Anche io andavo a prendere il pane dal fornaio nel quartiere dove la gente mi conosceva ed io conoscevo loro, ma per andare all’asilo, a 20 minuti di camminata da casa mia, mia madre mi accompagnava a piedi.
Per andare a scuola, invece, era giocoforza dover essere accompagnato: era in un altro quartiere.
Ai miei tempi non c’era bisogno che qualcuno chiamasse la polizia: erano i poliziotti stessi a preoccuparsi di un bambino solo.
Dipende dai contesti: oggigiorno permettere ad un bambino di gironzolare da solo per la città è un atto irresponsabile dei genitori, e lo era 40 anni fa allo strsso modo. Quindi se un genitore ottempera a tale cura, non ci vedo nulla di male, se non trascende in comportamenti patologicamente apprensivi.
Non è “timore” che possa siccedere qualcosa, ma solo diligenza nel proprio dovere genitoriale.

Sì, io chiamo la polizia, o mi preoccupo di verificare la situazione, se vedo un bambino solo chiaramente spaesato. Ma se un bambino attraversa la strada da solo, parto dal presupposto che si trovi nel suo quartiere, in un ambito che conosce e in cui è riconosciuto. Ma se mi chiedi l’opinione sui genitori, li ritengo degli irresponsabili. Ma tanto saranno i primi a doversi pentire della propria incuria....

Re: Età minima treno AV

PostPosted: Sat 13 January 2018; 13:58
by S-Bahn
A parte il contesto, bisogna anche dare un'età al bambino. 7 anni? 9 anni? 12 anni? Cambia molto.

Re: Età minima treno AV

PostPosted: Sat 13 January 2018; 14:17
by serie1928
Certamente, era nelle premesse. Mi pareva fosse appurato che dipende dall'età (apparente, ovviamente).

Per inciso: se qualcuno dovesse chiamare la polizia per un tale motivo, per una sua valutazione soggettiva di opportunità, lo ritengo un atto insindacabile, un atto doveroso dettato dalla sua coscienza. E questo vale anche per chi non lo fa.
La polizia, invece, dovrebbe avere una soglia di tolleranza molto più bassa di un normale cittadino, preoccuparsi anche di situazioni limite.