Pronti per un altro capitolo dalla saga "Luca tenta di annullare un biglietto di TI"?
Biglietteria di Garibaldi, ore 6:40 circa
C'e un tizio dietro al bancone ,e una signorina davanti a lui, una turista, che parla solo inglese.
Il tizio dietro al bancone, che chiameremo simpaticaticamente Luciano l'italiano (e dopo caprirete il perché) si rivolge sgarbatamente alla signorina dicendole che se lei non sa l'italiano non è un problema suo ,che qui si parla l'italiano ,e che se non le sta bene ,o impara l'italiano o se ne sta nel suo paese
Dato che io e la signora, che chiameremo Martina l'Inglesina, eravamo gli unici nell'ufficio insieme a Luciano, mi sono messo io ,col mio colto inglese scolastico/fancazzistico a fare da interprete.
Avete capito che tipo sia il "buon Luciano"?* Come me l'hanno appena definito in Centrale dove mi sono rivolto, alla domanda "perché non glie l'hanno cambiato a Garibaldi?"
Beh, una volta che Martina ha deciso di mettersi da parte e cercare informazioni sul suo telefonino, è arrivato il mio turno.
Presento al buon Luciano il biglietto da annullare (dopo che ci siamo persi in un'interessantissima disquisizione sul fatto che "annullare" non significasse nulla e il termine corretto secondo lui fosse "rinunciare"), la delega di mio padre, a cui appartiene il biglietto, il suo e il mio documento d'identità, Luciano dice che solo l'interessato può modificare il biglietto. Ma gli ricordo che,come mi ha detto la gentile bigliettaia di ieri, il biglietto è modificabile da terzi, muniti di delega e documenti del possessore del biglietto e del delegato
Il buon Luciano, facendo ancora un'ottima figura con Martina, inizia a sbraitare "io non mi prendo nessuna responsabilità, non è un mio problema, lei e la mia collega di cui parla siete incompetenti"
Qui potrete capire che la pazienza sarebbe mancata anche a Papa Francesco, dopo 2 giorni che tento di cambiare un biglietto, che in un'azienda NORMALE avrei potuto cambiare in 5' dal computer seduto sul divano, invece di perdere ORE
Gli ho risposto che è ridicolo sentirsi dare dell'incompetente da un bigliettaio che parla esclusivamente un discutibile italiano e che si permette di dire ad una turista,che per fortuna non lo capiva ,che "sarà una delle migliaia di turiste imbecilli che vengono qui a chiedermi del TGV" (cosa che probabilmente non farebbero se ci fossero delle indicazioni sulle biglietterie) e che non si permetta di insultare la sua collega che fa il suo mestiere ,al contrario suo.
Luciano, sentitosi offeso nel suo orgoglio di italiano medio, inizia un interessante monologo sul "perché lui dovrebbe parlare inglese quando è nato in Italia, che ognuno al suo paese deve parlarela sua lingua" che in confronto Mussolini era Maria Teresa
Nel frattempo,altra gente è entrata a godersi la scena, spero non ci fossero altri turisti
Me ne sono andato. Luciano ha vinto la sua battaglia contro i clienti, e ora è felice. Domattina tornerà a "lavorare" al grido di ''vincere e vinceremo".
Ovviamente farò la segnalazione a TI anche se di sicuro saranno impegnati a migliorare il servizio e non avranno tempo di prendere provvedimenti verso il pachiderma in questo ne
E Martina... Beh, magari l'anno prossimo va in vacanza in Spagna o in Croazia.
In effetti Luciano deve molto a questa nazione. In quale altro luogo del mondo puoi essere stipendiato per non far nulla e trattare a pesci in faccia i clienti sfogando cosìla propria insoddisfazione personale senza nemmeno aprire facebook? Tutto questo per 40 anni, come ci teneva a farmi sapere rimarcando più volte con fierezza che "è 40 anni che
sono in ferrovia (giustamente lui È in ferrovia, mica LAVORA in ferrovia) e non parlo una parola di inglese, ma non ho mai avuto problemi (beh, io un controllino me lo farei)
Insomma. Questa è la gente che lavora per TI. E da 40 anni, a suo dire.
Dobbiamo commentare?
Quando ne ho parlato brevemente all'impiegato di Centrale, alla domanda "perchéa Garibaldi non l'hanno cambiato?" ,quello si è messo a ridere e l'ha raccontato a tutto l'ufficio (era una roba importante da dire per la quale interrompere il lavoro) e io gli ho detto: "guardi che io non ci trovo niente da ridere. Trovo invece molto da piangere"
*Il nome non era quello, ma in Centrale me l'hanno detto, almeno il nome posso segnalarlo
Quanto mi piacerebbe che un giorno, qualche giornalista, si fermasse a chiedermi perchè i giovani vogliono andare all'estero... Dovrebbero fare un episodio dedicato solo per la mia risposta
Comunque, chi la dura la vince. Sono riuscito ad ottenere i 10,40€ che spettavano dall'annullazione del viaggio
EDIT: Sul sito di TI i reclami sono di max 1000 caratteri, perchè? Che non ci sta nulla? E ho dovuto scrivere praticamente come fosse stato un telegramma?