SVIZZERA
08/01/2017 - 16:27
BLS si interessa a linee del traffico ferroviario a lunga distanza
Lo ha confermato la stessa seconda compagnia ferroviaria della Svizzera
BERNA - La BLS potrebbe in futuro essere attiva anche nel traffico ferroviario a lunga distanza e non più solo in quello regionale e delle merci, facendo così concorrenza alle FFS. È quanto confermato per la prima volta oggi dalla seconda compagnia ferroviaria della Svizzera.
Contattato dall'ats, il portavoce Markus Hügli ha affermato che la BLS non ha ancora definito le tratte che prenderà in considerazione. L'azienda vuole prima conoscere le condizioni imposte dall'Ufficio federale dei trasporti (UFT). "Poi decideremo se interessarci. Non lo facciamo a qualsiasi costo", ha dichiarato Hügli precisando che "deve concordare con il nostro concetto". Il portavoce ha così confermato le informazioni pubblicate oggi dal settimanale svizzero tedesco "Schweiz am Sonntag".
Concessioni in scadenza
Fino ad ora era noto - secondo quanto apparso nell'agosto 2016 su un articolo del quotidiano "Neue Zürcher Zeitung" - che l'UFT sta intrattenendo colloqui con le FFS, la BLS e la Schweizerischen Südostbahn (SOB) per quanto riguarda il rinnovo della concessione del traffico a lunga distanza. Quest'ultima, attualmente attribuita solo alle FFS, scadrà al termine del 2017.
La SOB si interessa per la gestione della tratta di montagna della ferrovia del San Gottardo, come comunicato lo scorso luglio dalla stessa azienda. La BLS fino ad ora non si era espressa riguardo al traffico a lunga distanza.
L'obiettivo dei colloqui è di migliorare le offerte per i clienti, ha affermato la portavoce dell'UFT Florence Pictet contattata dall'ats. Viste le differenze che sussistono tra FFS, BLS e SOB, in ottobre è stato avviato un programma con workshop a cui partecipano le tre compagnie ferroviarie. L'obiettivo è di trovare una soluzione per la concessione. "I lavori proseguono in modo costruttivo e in una buona atmosfera", ha dichiarato Pictet.
Articolo di ARO/ats
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CANTONE
30/01/2017 - 15:48
Allarme smog: si viaggia gratis
Da mezzanotte sarà vietata la circolazione nel Sottoceneri ai veicoli diesel Euro 3 o inferiori e dalle 5 di domani non si pagano i mezzi pubblici in tutto il Cantone
BELLINZONA – Chiasso 126, Mendrisio 125, Bioggio 124, Pregassona 84. Sono i microgrammi delle polveri fini presenti in un metro cubo d’aria. La situazione atmosferica nel Sottoceneri è critica. Il livello d’allerta ampiamente superato.
Per contrastare lo smog, che attanaglia soprattutto il Luganese e il Mendrisiotto, da oggi sono entrati in vigore i primi provvedimenti concreti: l’abbassamento della velocità massima a 80 km/h su autostrade e semi-autostrade tra Rivera e Chiasso e la fissazione della temperatura massima a 20 gradi in tutti gli edifici dell’amministrazione cantonale del Sottoceneri. Ma neppure questi correttivi sembrano essere sufficienti per far tornare la qualità dell’aria ad un livello accettabile (sotto i 50 microgrammi).
Misure straordinarie - A causa degli altissimi valori delle polveri fini, il Direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali ha deciso di attuare, a partire dalla mezzanotte, ulteriori misure d’emergenza: il divieto di circolazione per i veicoli Diesel Euro 3 e inferiori e il trasporto pubblico gratuito.
Situazione imprevedibile - «La situazione delle PM10 ha iniziato a deteriorarsi a fine della scorsa settimana. Non era prevedibile» spiega Zali. Questo peggioramento della qualità dell’aria è dovuta infatti ad una somma di fattori avvenuti allo stesso tempo che non si verificavano da 10 anni. «Una forte inversione termica, l’assenza di precipitazioni, l’umidità e gli afflussi di aria dalla pianura padana hanno fatto precipitare le cose velocemente», sottolinea Zali.
Prima nazionale – La prima nuova misura, il trasporto pubblico gratuito, è una prima nazionale. «È la parte innovativa e interessante di questo provvedimento. Incentiviamo tutta la popolazione ad utilizzare i mezzi pubblici». Dalle 5 di domani mattina i ticinesi potranno quindi utilizzare treni regionali, bus e altri mezzi senza spendere un franco (gli Eurocity e gli Intercity sono esclusi dalla misura). Ma questo provvedimento quanto costa alle casse del Cantone? «Costerà teoricamente 60.000 franchi al giorno. I costi sono già coperti», spiega Zali specificando che il «costo è teorico. Le spese aumentano solo quando vengono aggiunti mezzi aggiuntivi. Chiaramente il Cantone copre i mancati introiti».
8000 veicoli fermi – La seconda misura, quella di bloccare la circolazione per i veicoli diesel Euro 3 e inferiori su strade cantonali e comunali è molto più incisiva. «Coinvolgerà 8.000 veicoli, di cui 6'000 auto e 2'000 furgoni. I maggiori responsabili della creazione di polveri fini», spiega ancora Zali. I camion sono però esclusi da queste misure.
Spazzatrici innovative – Da questa mattina sono attive sulle strade del Sottoceneri quattro macchine di ultima generazione equipaggiate con un’attrezzatura che aspira la polvere, la inumidisce e la trattiene al suo interno. «Questo dovrebbe contribuire a migliorare la qualità dell’aria in attesa di un cambiamento meteorologico».
Cambiamento che dovrebbe verificarsi il prossimo giovedì, quando è finalmente attesa la pioggia. Le precipitazioni potrebbero contribuire notevolmente al miglioramento della qualità dell’aria e ad un abbassamento delle PM10. Venerdì, se dovesse accadere questo, «le misure straordinarie potrebbero quindi venire sospese».
Articolo di ADN
Neuer Chef gesucht
SBB-Chef Meyer ist Wunschkandidat der Deutschen Bahn
Wer wird neuer Chef der Deutschen Bahn AG? Nach dem überraschenden Rücktritt von Rüdiger Grube Anfang Woche sucht Deutschland einen neuen höchsten Eisenbahner. Bestimmt wird dieser vom Aufsichtsrat und der deutschen Regierung. Der oder auch die neue Bahn-Chefin wird zuständig für 300'000 Mitarbeiter und einen jährlichen Umsatz von rund 40 Milliarden Euro. Voraussichtlich im März soll entschieden werden, wer künftig die Geschicke des grössten deutschen Staatsunternehmens lenkt.
Nun zeigen Recherchen der «Tagesschau»: SBB-Chef Andreas Meyer gehört zum Favoritenkreis für den Chefposten . Erstmals bestätigt nämlich ein Mitglied des Aufsichtsrats der Deutschen Bahn (DB) das Interesse am Schweizer.
Meyer war bereits bei der DB
Meyer führe jenes Bahnsystem, das Deutschland für die Zukunft anstrebe, so Aufsichtsratmitglied Kirsten Lühmann: «Wenn wir über die Frage diskutieren, wie wir die Bahn in Deutschland ausrichten wollen, ist die Schweiz für uns immer ein Modell, auf das wir schauen.» Man wolle den sogenannten Deutschland-Takt einführen und dafür sei das Schweizer System «natürlich ein Vorbild».
Meyer ist kein Unbekannter in Deutschland. Bevor er 2006 SBB-Chef wurde, arbeitete er neun Jahre lang für die DB und war Leiter der Energiesparte und Mitglied der Konzernleitung. Heute ist Meyer auch stellvertretender Vorsitzender der europäischen Eisenbahngesellschaften.
Das seien beste Voraussetzungen für den Posten in Deutschland, sagt Bahnexperte Christian Böttger von der Hochschule für Technik und Wirtschaft Berlin: «Er ist jemand, der das System Bahn kennt. Er hat grosse Teile seines Berufslebens in der Branche verbracht, kennt das Unternehmen DB AG und hat Führungserfahrung in einem Konzern.»
Merkels Favorit hat Mängel
Nebst Meyer gehören Sigrid Nikutta, Chefin der Berliner Verkehrsbetriebe, und Ronald Profalla, ehemaliger Kanzleramtsminister, zum engsten Favoritenkreis. Pofalla wäre zwar Merkels Wunschkandidat, aber laut Bahnexperte Böttger spricht auch einiges gegen ihn: «Objektiv muss man sagen, dass er wenig Führungserfahrung und wenig Erfahrung mit dem System Bahn hat.»
Und was sagt Meyer selbst zu den jüngsten Entwicklungen? Nichts. Die Medienstelle der SBB lässt ausrichten: «Der SBB CEO hat den sofortigen Rücktritt Grubes zur Kenntnis genommen. Auch nach 10 Jahren ist der CEO SBB voll engagiert, denn es gibt noch viel Spannendes zu tun.»
srf/arna/cukj; kurn
Le BLS all'attacco delle FFS
La compagnia regionale vuole interrompere il monopolio dell'ex regia federale sulle linee a lunga percorrenza
domenica 12/02/17 10:49 - ultimo aggiornamento: domenica 12/02/17 11:08
Le ferrovie BLS (Berna-Lötschberg-Sempione) vogliono interrompere il monopolio delle FFS su svariate linee a lunga percorrenza all’interno della Confederazione elvetica. Lo riporta domenica la Sonntagszeitung, secondo la quale la seconda più grande compagnia del settore in Svizzera mira a collegamenti che da Berna e dall’Oberland bernese (Interlaken) arrivino fino all’aeroporto di Zurigo-Kloten e fino a Basilea, come pure nel Giura (a Le Locle).
Un portavoce di BLS non ha voluto confermare al giornale le destinazioni, ma ha affermato che un’azienda attiva nel trasporto regionale può essere più efficace nella sua “zona” e funzionare con costi minori. Le Ferrovie Federali Svizzere avvertono tuttavia che una frammentazione del traffico a lunga distanza può generare spese supplementari.
EnCa
Risanamento della galleria ferroviaria di Weissenstein
Berna, 14.02.2017 - L'Ufficio federale dei trasporti (UFT) ha deciso in favore del risanamento della galleria ferroviaria di Weissenstein. L'interesse della regione a mantenere gli attuali tempi di viaggio nel trasporto pubblico e a continuare a beneficiare di collegamenti ferroviari ha prevalso su considerazioni d'ordine economico. Il risanamento, che inizierà nel 2020, assicurerà l'esercizio della galleria per altri 25 anni. I costi – 85 milioni di franchi circa – saranno coperti dalla Confederazione attraverso il Fondo per l'infrastruttura ferroviaria.
La galleria di Weissenstein, situata lungo la tratta Soletta – Moutier, è in cattive condizioni; per motivi di sicurezza è necessario eseguire importanti lavori di risanamento. Sulle tratte destinate prevalentemente al traffico regionale, prima di procedere a grossi investimenti la Confederazione deve verificare se esistono soluzioni alternative con un miglior rapporto tra costi e benefici. In collaborazione con i Cantoni interessati (Berna e Soletta) e con il sostegno di esperti esterni, oltre a diverse varianti di risanamento l'UFT ha perciò esaminato altre opzioni, che prevedono la chiusura della galleria e l'istituzione di nuove autolinee. Pur ottenendo il miglior risultato sul piano economico, queste ultime implicano un sensibile aumento dei tempi di viaggio per alcune località, ragion per cui entrambi i Cantoni si sono nettamente schierati a favore di un risanamento.
A seguito della decisione dell'UFT, il gestore della tratta BLS Netz AG può ora procedere ai preparativi. Secondo la società il risanamento, inteso a garantire una durata di utilizzazione di 25 anni, costerà circa 85 milioni di franchi, a cui si aggiungono i costi per adeguare e modernizzare gli altri tratti e le stazioni fra Soletta e Moutier. Il risanamento, che rientra fra le misure di mantenimento della qualità dell'infrastruttura ferroviaria, è finanziato dalla Confederazione attraverso il Fondo per l'infrastruttura ferroviaria. Allo stato attuale delle pianificazioni i lavori di risanamento della galleria saranno eseguiti nel periodo 2020–2022.
L'UFT si aspetta che dopo il risanamento i Cantoni partecipino sul lungo periodo all'ordinazione e al finanziamento dei servizi di trasporto regionali sulla tratta Soletta – Moutier e che assicurino un'offerta attrattiva per giustificare il grosso investimento compiuto.
Traffico ferroviario a lunga distanza: l'UFT pone in consultazione definizione e obiettivi
Berna, 27.02.2017 - Il traffico ferroviario a lunga distanza si è sviluppato e adeguato nel corso degli anni. L'Ufficio federale dei trasporti (UFT) ne ha ora elaborato, sulla base del Progetto territoriale Svizzera, una chiara definizione, delimitandolo dal traffico regionale viaggiatori. La vocazione del traffico a lunga distanza è da un lato di collegare tra loro le varie regioni del Paese, dall'altro di collegare la Svizzera ai principali assi di transito europei. Per sostenere gli obiettivi di pianificazione territoriale e lo sviluppo coordinato tra insediamenti e infrastrutture di trasporto, si prevede di suddividere la rete del traffico a lunga distanza in una rete di base e una rete Premium. Requisiti differenziati riguardo a politica delle fermate, ristorazione a bordo, accompagnamento dei treni e altri criteri permetteranno di aumentare i benefici per l'utenza. Il 27 febbraio 2017, l'UFT ha trasmesso la documentazione ai Cantoni per una consultazione preliminare. Gli elementi da attuare già in sede di rinnovo della concessione, previsto a fine 2017, verranno definiti nell'ambito della relativa procedura, il cui avvio è imminente.
Stabilendo principi e i criteri fondati sul Progetto territoriale Svizzera, la Confederazione intende assicurare che il traffico ferroviario a lunga distanza sostenga lo sviluppo territoriale policentrico del Paese. Questo significa che dovrà collegare tra loro i principali centri della Svizzera, assicurarne il collegamento con gli aeroporti nazionali, nonché garantire l'integrazione della Svizzera nel sistema di trasporto internazionale e il collegamento dei centri minori.
Per meglio raggiungere questi obiettivi l'UFT propone di suddividere la rete del trasporto a lunga distanza in una rete di base e una rete Premium. La rete di base collegherà le varie regioni tra di loro e con i centri urbani di grandi e medie dimensioni, gli agglomerati densamente abitati e gli aeroporti nazionali. Inoltre, garantirà il collegamento della Svizzera ai principali assi di transito europei. La rete Premium, che corrisponde in ampia misura all'attuale rete Intercity e Eurocity (IC, ICN, EC), dovrà soddisfare requisiti qualitativi più elevati, in particolare per quanto riguarda il servizio di ristorazione a bordo, l'accompagnamento dei treni e il materiale rotabile. Inoltre, prevede fermate solo nei centri principali. I criteri qualitativi definiti assicurano che determinati servizi siano offerti su entrambe le reti, in modo da aumentare i benefici per l'utenza.
Il nuovo sistema offrirà ai Cantoni maggiore affidabilità e sicurezza. Permetterà di fare chiarezza nella delimitazione tra il traffico a lunga distanza e il traffico regionale viaggiatori e nell'attribuzione funzionale delle linee all'offerta di trasporto corrispondente. Le linee Berna – Neuchâtel – La Chaux-de-Fonds e Coira – San Gallo – Wil (Rheintalexpress) passeranno a far parte del traffico a lunga distanza, mentre la linea La Chaux-de-Fonds – Sonceboz/Sombeval – Bienne verrà attribuita al traffico regionale.
La soluzione proposta, che migliora il sistema attuale senza introdurre modifiche incisive, viene ora sottoposta ai Cantoni nell'ambito di una consultazione informale.
Gli elementi da concretizzare già in sede di rinnovo della concessione, previsto a fine 2017, verranno definiti nell'ambito della relativa procedura, il cui avvio è imminente. Dato che le ferrovie non sono giunte a una soluzione consensuale sulla nuova domanda di concessione, l'UFT attende l'inoltro delle rispettive domande. Dopo averle analizzate e le valutate in dettaglio, l'Ufficio deciderà sull'attribuzione dei diritti di concessione.
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