alby81 wrote:Quale norma sarebbe??? Non mi risultano riferimenti al RS ma solo limitazioni dettate dagli impianti.
Si, sono limitazioni degli impianti, causate pero' da norme che impongono tali limitazioni. Ad esempio, il bivio mirabello ha tutte le comunicazioni (tutte... ne ha 3...) percorribile a 60. Eppure nella maggior parte dei casi quelle da e verso turro vanno percorse a 30, come già detto centinaia di volte. Idem Quadrivio turro. A Lambrate si pone per i treni provenienti da Centrale e diretti sui binari 5-6-7-8, nonchè per i treni provenienti da greco sui binari 1 e 3: tutti gli scambi sono a 60, ma i treni devono entrare a 30 in molti casi, perchè ci sono ancora regole di 30 anni fa.
alby81 wrote:Quello che tu chiami assurdo, è solamente la mancanza di condizioni di siucurezza. Esempio l'ingresso contemporaneo è ammesso se c'è indipendenza degli itinerarari con relativi tronchini "di salvamento", al di là della presenza di SCMT. L'approccio a velocità normale serve per questioni di spazio... ad arrestare in caso di SPAD il convoglio prima del punto protetto, mentre l'approccio a velocità ridotta in punti singolari (tipo passaggio dal doppio al semplice binario o tronchini) è necessario sia per i motivi di cui sopra (minor spazio tra segnale e punto protetto) ma soprattutto per richiamare maggior attenzione in questi punti singolari caratterizzati da maggior rischio.
La sicurezza è garantita da un insieme di fattori, non dalla singola precauzione (che puo' comunque pregiudicare o meno le condizioni). Oggi, su tutta la rete RFI, per gli ingressi contemporanei in stazione sul semplice e' necessaria la distanza di 100 metri da entrambi i lati o il tronchino, quindi sono necessarie soluzioni estremamente costose. Con il scmt basterebbe abbassare la velocità di approccio (che deve essere al segnale, non 200 metri prima che non serve...) per consentire ingressi contemporanei anche con distanze inferiori. Tronchini e distanze di uscita moltiplicano i costi a dismisura e andavano bene quando non c'era il scmt.
Invece non commento sull'approccio a 10 km/h... non è per la sicurezza, mi dispiace ammetterlo, costringere un treno a farsi gli ultimi 100 metri a Lecco a 10 km/h è da assassini (cit.). Va bene per i binari tronchi (con il nuovo sistema, mica col vecchio a 30, 15 e 5), ma l'approccio a 10 è stato fatto per l'incapacità di fare un sistema che garantisce la sicurezza senza fermare i treni.