Ronchi-Trieste-Divaccia

Trasporto ferroviario

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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby S-Bahn » Tue 14 September 2010; 16:22

Però bisogna fare la TAV fare i famosi corridoi, bruciare una marea di miloni di Euro e via con le puttanate fatte solo per dare soldi alle imprese e potere ai politici che hanno in mano i cordoni della borsa.
Su queste cose c'è totale connivenza tra governo e opposizione, chiunque ci sia di volta in volta al governo e all'opposizione, con la benedizione del mondo industriale e finanziario, e poi si devono tagliare le corse di bus delmartoriato TPL italiano perchè mancano i soldi.
La speranza non è la convinzione che qualcosa andrà bene, ma la certezza che quella cosa ha un senso,
indipendentemente da come finirà

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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby friedrichstrasse » Tue 14 September 2010; 16:23

MünchnerFax wrote:No, Trieste ha rapporti con la regione retrostante più sulla carta che altro. La "sua regione" è più una definizione storica che lo stato delle cose.

Dato che le frontiere si sono aperte, ci si aspetterebbe che una grande città industriale e portuale faccia di tutto per riallacciare i rapporti con i suoi vicini.
Viva il tram moderno

BASTA CENSURE!!!
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby S-Bahn » Tue 14 September 2010; 16:24

Sì, con le autostrade.
Siamo in Italia...
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby MünchnerFax » Tue 14 September 2010; 16:30

Le frontiere si saranno anche aperte, ma nella testa sia dei triestini che delle persone dall'altra parte è ancora ben solida la cortina di ferro. Dopo che per mezzo secolo si è fatto l'umanamente possibile per demolire sistematicamente ogni mutua relazione, non è che le cose possano cambiare granché in fretta adesso. Trieste, nella mentalità degli abitanti, sembra godersi senza troppa pena il suo isolamento crepuscolare che va avanti da un secolo.
Per tornare al tema dei trasporti, le relazioni locali transfrontaliere sono inesistenti, la cosa ci fa inorridire tutti io per primo, ma la domanda in effetti non è così oceanica. Io principalmente mi lamento per l'assenza della lunga percorrenza: tra le grandi città italiane ed estere lì intorno, nonostante le infrastrutture ci siano, di fatto Trieste è collegata solo con Venezia.
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby trambvs » Tue 14 September 2010; 16:40

Non è che al confine opposto (Ventimiglia) la situazione sia migliore, anzi...
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby S-Bahn » Tue 14 September 2010; 16:43

Però ovunque aprire i cantieri è strategico, indispensabile... e l'Italia va male solo per via di quelli che hanno sempre da dire...
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby Slussen » Tue 14 September 2010; 17:27

S-Bahn wrote:Però bisogna fare la TAV fare i famosi corridoi, bruciare una marea di miloni di Euro e via con le puttanate fatte solo per dare soldi alle imprese e potere ai politici che hanno in mano i cordoni della borsa.
Su queste cose c'è totale connivenza tra governo e opposizione, chiunque ci sia di volta in volta al governo e all'opposizione, con la benedizione del mondo industriale e finanziario, e poi si devono tagliare le corse di bus delmartoriato TPL italiano perchè mancano i soldi.


Purtroppo hai ragione al 110%
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby Coccodrillo » Tue 26 July 2011; 10:41

:arrow: http://www.linkiesta.it/no-tav-friuli-trieste

Copio il testo come archivio futuro.

E pensare che nel 1909, a Nordest, la Tav c’era già
Alessandro Marzo Magno
Non solo Val di Susa. È il lato B italiano del famoso corridoio 5 Lisbona-Kiev, quello tra Veneto e Friuli Venezia Fiulia, a mostrare le fatiche del progetto. Anche qui è nato un comitato no Tav, anche qui il tragitto è stato più volte ridisegnato, ma la cosa desolante non è tanto quello che dovrà essere, ma quello che c’è già. Per le ferrovie italiane, oltre Mestre c’è il deserto dei tartari. E pensare che a inizio Novecento questa era, sui binari, una delle zone più all’avanguardia d’Europa.

Italia e Slovenia hanno di recente firmato un accordo: il nuovo tracciato della Tav passerà da Monfalcone ad Aurisina e poi su per il Carso fino a Divaccia, percorso non molto difforme da quello attuale. Per fortuna è stato abbandonato un demenziale tracciato cittadino che avrebbe sfiorato Trieste e sconvolto la Val Rosandra, dove scorre l’unico corso d’acqua superficiale dell’intero Carso. Chi litiga parecchio invece è il Veneto, che anziché far passare la ferrovia accanto all’A4, sembrerebbe optare per un percorso a U, in modo da portare i treni superveloci alle spalle delle spiagge di Jesolo e Caorle (ma sono poi sicuri che li faranno fermare?). Fin qui, più o meno, tutto regolare (anche se le scritte No Tav non mancano neppure al confine orientale e dal novembre scorso il dissenso si è organizzato in movimento).

Quel che risulta davvero frustrante è constatare in quale stato sia ridotto uno dei più importanti nodi ferroviari dell’Impero austroungarico, con due linee che congiungevano Trieste a Vienna, con vari treni che univano ogni giorno il più importante porto dell’Impero alla sua capitale (i contadini istriani caricavano frutta, verdura, vino e formaggio nel pomeriggio a Trieste e la mattina dopo erano in vendita nei mercati di Vienna). Grazie alle due linee ferroviarie (Meridionale e Transalpina) nel 1913 il porto di Trieste acchiappa il record di 5 milioni e mezzo di tonnellate di merci trattate, livello nuovamente raggiunto soltanto cinquant’anni più tardi.

La Transalpina (che in realtà si spingeva fino a České Budějovice, patria della birra Budweiser, oggi in Repubblica ceca) nel suo tratto sloveno – che transita per Nova Gorica e la valle dell’Isonzo – è oggi ridotta a una linea secondaria, mentre la sua stazione triestina è diventata un museo (Museo ferroviario di Campo Marzio). Insomma, i binari esistono ancora, ma i treni non ci vanno quasi più. Notare che la costruzione di questa linea era stata decisa nel 1901, terminata nel 1909, e dopo soli quattro anni il traffico merci a Trieste aveva fatto il botto.

La Meridionale (che era statale, mentre la Transalpina era privata) era stata completata nel 1857, grazie alle realizzazioni di uno dei più geniali costruttori di ferrovie di tutti i tempi, Carlo Ghega, ingegnere veneziano, completamente sconosciuto nel suo paese d’origine (l’Italia), capace di costruire il viadotto del Semmering, una delle più ardite costruzioni ferroviarie del continente europeo (tutt’oggi utilizzato dalle ferrovie austriache). Un altro viadotto di Ghega, quello di Barcola, è ancora ai nostri giorni usato dai treni da e per Trieste, mentre quello di Borovnica, in Slovenia, è stato distrutto durante la Seconda guerra mondiale (ce n’è un altro ad Aurisina, dove transitano solo i pochi treni diretti oltreconfine).
La linea, che da Trieste andava a Lubiana, Maribor, quindi Graz e Vienna, è ancor oggi in teoria utilizzabile. Invece non c’è più un solo treno che da Trieste vada Lubiana. Il Lubiana-Venezia è stato abolito dopo pochi anni di esercizio (sembra perché alle Fs – anzi, Fsi, Ferrovie dello Stato italiane, come sono state ribattezzate da pochi giorni – non importava nulla di quel treno operato dalle Ferrovie slovene), mentre la tratta è attualmente percorsa da un solo treno passeggeri, notturno, che ci mette quasi due ore per andare da Opicina, ultima stazione italiana, a Lubiana (ma quando esisteva, il Trieste-Lubiana impiegava 3 ore e mezzo per coprire i 90 chilometri di distanza tra le due città).

Lasciando perdere che la linea Trieste-Fiume (Rijeka) non è più utilizzata dal 1991, ovvero da quando è scoppiata la guerra nell’ex Jugoslavia, e che da sempre mancano cinque (cinque!) chilometri di binari per unire i porti di Trieste e Capodistria (mai costruiti prima per ragioni di Guerra fredda, poi perché la destra triestina è sempre riuscita a rintuzzare ogni tentativo di integrazione transconfinaria, infine perché gli sloveni si sono potenziati le loro ferrovie e il loro porto senza aspettare le paturnie italiane), la desolazione più completa ci coglie quando si cercano nell’orario ferroviario i collegamenti internazionali tra l’Italia e Vienna via Tarvisio.
Una premessa: questa linea è stata cominciata dagli austriaci a metà Ottocento e dopo il passaggio del Friuli all’Italia (1866) è stata completata dagli italiani. Entrata in esercizio nel 1879, la Pontebbana si ricollegava alla Meridionale all’altezza di Tarvisio (rimasta austriaca fino al 1918). Danneggiata dal terremoto del Friuli del 1976, la linea è stata completamente rifatta nel segmento da Carnia a Tarvisio, con i lavori ultimati soltanto nel 2003.

Ebbene, sapete quanti treni passeggeri internazionali transitano per questa tratta ferroviaria che non ha ancora compiuto dieci anni? Uno. Desolatamente e malinconicamente uno soltanto. Si tratta di un convoglio notturno (pure questo!) che ci mette oltre nove ora a unire Udine a Vienna perché lo fanno passare da Salisburgo. E il motivo non è la mancanza di passeggeri: le ferrovie austriache, infatti, hanno istituito un servizio di pullman che, tre volte al giorno, fanno andata e ritorno da Klagenfurt a Venezia. Nota bene: autocorriere sostitutive che contribuiscono a intasare la A4, mentre le rotaie nuove di palla sono usate solo da qualche mesto treno regionale. Gli autobus a due piani sono sempre affollati, tanto che le Öbb stanno pensando di mettere pure un treno operato da loro in concorrenza con Fsi, come già fanno sulla linea del Brennero.
Il corridio numero 5 da Lisbona a Kiev transiterà per le due zone più attive e ricche dell’Italia, il Nordovest e il Nordest. In questa seconda, la rete ferroviaria, nella sua parte orientale, è grossomodo ancora quella voluta ai tempi di Francesco Giuseppe, ma utilizzata incommensurabilmente meno di allora, mentre l’ininterrotta colonna di camion che occupa stabilmente la corsia di destra del tratto Venezia-Trieste dell’A4 (talvolta innescando tragici incidenti) suggerisce che c’è qualcosa di sbagliato nella gestione dei traffici tra l’Italia e i l’Europa centrale. Anzi, più che sbagliato, sarebbe meglio dire, demenziale.
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby ing » Tue 26 July 2011; 15:47

Interessante, con una cosa da precisare:

Il Lubiana-Venezia è stato abolito dopo pochi anni di esercizio (sembra perché alle Fs – anzi, Fsi, Ferrovie dello Stato italiane, come sono state ribattezzate da pochi giorni – non importava nulla di quel treno operato dalle Ferrovie slovene)


Per qualche anno ha circolato un ETR sloveno (3 pezzi) sulla relazione Venezia-Lubiana, senza ingresso a Trieste.
Questo treno è stato istituito sull'onda dell'ingresso della Slovenia nell'EU, poi però il risultato commerciale era veramente modestissimo. Ciononostante il treno è sopravvissuto per ragioni di puro buon vicinato. Da notare che il treno non è mai stato ufficialmente omologato su rete RFI: dato che si trattava di una faccenda eminentemente politica circolava in base alla proroga della deroga(in fondo era un materiale simile ai 460 e funzionante sotto i 3 KV). Poi però ad un certo punto RFI ha rifiutato (giustamente) di concedere ulteriori proroghe al buio ed ha preteso anche l'installazione dell'SCMT. Sono poi venute fuori altre piccole cose (gli arredi interni fuori norma) che avrebbero richiesto delle spese per l'ottenimento della circolabilità ufficiale. A questo punto, caduto l'interesse su questo collegamento, SZ ha preferito non investire visto anche lo scarso traffico e TI non chiedeva di meglio che eliminare un treno inefficiente da tantissimi punti di vista.

Ha ragione chi dice che da quelle parti la cortina di ferro è ancora altissima nelle teste della gente, altrimenti con tutto sommato pochi soldi, già potrebbero esistere diversi collegamenti regionali internazionali SLO-FVG.

Per lavoro ho viaggiato molte volte volte da/per Lubiana. Con qualsiasi mezzo è difficile raggiungere Trieste da Lubiana. Spesso ho raggiunto Sezana in treno e poi da lì Trieste in Taxi...
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby Teo2257 » Tue 02 August 2011; 13:38

... il che è davvero assurdo. Vista anche la vicinanza, la logica dovrebbe essere proprio questa:

ing wrote:con tutto sommato pochi soldi, già potrebbero esistere diversi collegamenti regionali internazionali SLO-FVG
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby Coccodrillo » Mon 08 August 2011; 21:35

Degli 8 treni CAF ordinati dalla Rgeione FVG, 3 poranno circolare in Slovenia.

(perché non tutti e 8, visto che la Slovenia usa i 3 kV come l'Italia e quindi le modifiche saranno presumibilmente "solo" nel segnalamento e altri dettagli?)
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby Coccodrillo » Wed 04 July 2012; 14:32

La cosa va avanti: http://www.duegieditrice.it/2012/07/trieste–divaccia-quale-futuro/ (da leggere l'ultimo paragrafo)

Fare copia-incolla: causa imbecillità informatica, il secondo non è un trattino, quindi phpBB non prende il link.
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby Slussen » Wed 17 September 2014; 11:17

Fvg e Veneto hanno siglato un accordo che sancisce per la prima volta la collaborazione tra le due regioni nell'ambito dei trasporti :arrow: Il Friuli
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby Slussen » Wed 17 September 2014; 11:21

Decreto ingiuntivo di Trenitalia per il servizio che è stato svolto nel quarto trimestre del 2012 In attesa del Governo, si pesca nel bilancio 2014. :arrow:La Nuova Venezia
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Re: Ronchi-Trieste-Divaccia

Postby brianzolo » Wed 17 September 2014; 13:35

ultimamente mi intrippa il nodo gorizia nova gorica....

sapete se ci sono novità?
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