Ovviamente anche il mio discorso verteva sulla sostanziale necessitá che la cassa fosse in uno stato tale da consentire l´ammortamento di tutto il resto. In tale caso almeno il costo della cassa ce lo risparmiamo (e non é poco, anche per il tempo che é necessario a farla appunto perché artigianale!).
Per altro, forse anche piú importante della durata fisica, é la durata commerciale, ovvero quanto il nuovo prodotto é accettabile da chi lo deve comperare, ovvero il passeggero. Si puó avvolgere un prodotto vecchio in una nuova confezione, magari anche dandogli un sapore diverso, ma alla fine stufa piú in fretta di un prodotto nuovo. Cosa vuol dire? Semplice, salvare la cassa per ricostruire tutto il resto deve permettere al vagone di durare in servizio fino al completo ammortamento, dando al passeggero una sensazione di un prodotto aggiornato. Piú é alto l´investimento, piú é lungo il periodo di ammortamento, piú il prodotto revampizzato deve essere sofisticato, ricercato. Ma questo a sua volta aumenta l´investimento, e cosí via...
L´avevo giá scritto: a me il revamping tipo "Tilo", per intenderci, é sempre piaciuto con un´unica pecca: le porte a soffietto, ed anche le porte di vestibolo, avrebbero potuto essere ammodernate/tolte per dare un aspetto piú giovane (anche se meno affidabile, ma é poi vero?). Piú o meno quello che é stato deciso di fare con i treni della MM, che hanno ottenuto un prolungamento di vita di 10-15 anni, anche per permettere l´acquisto dei treni nuovi, che come tutti sappiamo non crescono sugli alberi
Questo bando sembra essere frutto della mia disamina: nuove porte d´accesso, ambiente unico ed addirittura nuovi carrelli. Ma su questo ultimo punto sono molto scettico: i carrelli rappresentano un terzo del costo di una carrozza se sviluppati ex-novo. Domanda: esistono giá dei carrelli con il passo di quelli attuali, che permettano i 160km/h, aumentando il comfort delle sospensioni, in modo da evitare tutti i test di omologazione e collaudo?