ing wrote:facilità di effettuare agganci e sganci di veicoli nelle stazioni? semplicità nell'ispezionare il rodiggio e il sottocassa da parte della verifica? minori limitazioni per la sagoma? minore precisione necessaria nella posa dei binari e nell'esecuzione dei marciapiedi? maggior "complanarità" della stazione?
Beh, se i motivi sono quelli elencati, ha ragione chi dice che il trasporto ferroviario in Italia è autoreferenziale. Lo scopo del gioco non dovrebbe essere quello di far girare dei treni nel rispetto delle normative, indipendentemente da quante persone ci viaggiano sopra e da come queste persone ci viaggiano, ma rendere il servizio il più possibile attrattivo nei confronti di chi lo usa. Faccio un altro esempio per farmi capire: se una tratta ha forte domanda (anche inespressa perché magari usa altri modi per spostarsi), si deve cercare di catturare la domanda offrendo un servizio migliore. Spesso invece le nostre FS si trincerano dietro paraventi (fasce IPO non modificabili, sezioni di blocco da 1350 m anche in contesti dove 400 m sarebbero troppi, deviate da 30 km/h o nessuna deviata, ecc.). Il tutto per dire che se si vuole un treno in più, non si può. Se si vuole maggiore frequenza, non si può. Se si vuole un marciapiede più comodo, non si può. E' un problema di priorità. Se conta di più la comodità di chi deve operare per rendere il servizio, piuttosto che il servizio stesso, allora va bene così. Ciò non toglie che anche chi opera per rendere il servizio debba essere messo in condizioni di lavorare al meglio, ma è pure vero che, volendo, le soluzioni si trovano. Basta volerlo e ingegnarsi. Ma tante volte è più facile demandare ad altri e non accollarsi i problemi, specie certi tipi di problemi che danno poca visibilità, tante rogne e "pagano" poco. Molto meglio progettare opere faraoniche, che portano gloria, visibilità, fama, onore, denaro e potere.