Trasporti a Milano

Non ho detto che "c'è ben altro". Dico semplicemente che vedendo un'azienda bravissima a comporre in powerpoint ma che non sa far girare i treni con 5 cm di neve qualche dubbio sulla credibilità dell'azienda stessa e dei suoi powerpoint mi viene anche. Tutto qui, molto semplicemente.

Qui non si tratta di power point, ma di investimenti
Comunque, non voglio mica toglierti la possibiltà di continuare a dire che "non vedi nessuna voglia di trasferire il trasporto sulla ferrovia"...
Il vero problema è che gli interventi continua a progettarli Italferr...

Se ne torna a parlare.

Se è vero che Francia e UE potrebbero chiedere all'Italia i soldi già spesi (e non vedo perché non dovrebbero, se l'abbandono del progetto lo chiedesse lei), potrebbe essere più sensato pagare 3~4 miliardi per completare il tunnel di base piuttosto che 1,5~2 fra rimborsi e soldi già spesi dall'Italia. O no?

Articoli a caso:

https://www.google.com/search?q=tav+tor ... 00&bih=766

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa- ... d=AEb2YQTF

https://www.newsly.it/tav-torino-lione- ... discutere/

https://www.lettera43.it/it/articoli/ec ... ti/222358/

Credo che oramai convenga completarla, magari segnando una svolta per la domanda merci su quel corridoio...

Per quanto non sia uno strenuo difensore di questa linea, o la si fa ora o mai più. Ci sono le condizioni, salvo quelle di politica locale (ma non si può soddisfare tutti): economiche, politiche internazionali, logistiche e storiche.

mattecasa wrote: segnando una svolta per la domanda merci su quel corridoio...

Veramente, uno che è "dentro" mi ha detto che nel complesso, le tracce sulla Torino-Modane sono abbastanza sature di merci

Pare che i dati dicano una cosa diversa, sia come quantitativo sia come tendenza negli anni.
In realtà gli stessi proponenti non usano questo argomento perché sanno che è debolissimo. Per quello che vale un ricordo vago e ormai lontano, ricordo che nei primi anni della vicenda Torino-Lione le simulazioni davano a seguito dell'opera un trasferimento di merci dalla strada alla ferrovia quasi nullo. Però, ripeto, è un ricordo e non un dato disponibile.

Poi, in una seria politica di spostamento modale ci sta la costruzione di questa linea, ma solo perché spostando merci sulla ferrovia, ma spostandone molte, la vecchia linea non basta più, ma se si decide di cambiare registro, perché la nuova linea da sola non sposterebbe nulla o quasi.

Va finita... e Basta!

Va finita? Va forse cominciata.
In realtà, nonostante la spesa di 1,5 miliardi in studi e prospezioni la costruzione di fatto non è ancora incominciata.
Ma l'opera è strategica, motivazione che non ho mai capito cosa volesse dire.

Non è vero che non hanno cominciato a costruire, hanno già scavato vari chilometri di gallerie, soprattutto in Francia.

Sul lato francese sono già stati scavati diversi km dell'asse principale

http://video.sky.it//news/mondo/sky-tg2 ... 438472.vid

Va finita e basta, al punto in cui si è arrivati.

Può darsi, "al punto in cui si è arrivati". Non è comunque un argomento confortante e, da parte dei sostenitori del farla comunque, è di fatto l'ammissione che al punto in cui siamo va fatta ma in effetti non andava cominciata.
Ovvero, ad ogni fase del processo c'è una giustificazione più adatta al momento. Adesso è troppo tardi, prima era troppo strategica, ma una valutazione seria mai farla.

Poi certo, rispetto ai soldi che lo Stato ha regalato con la perversa forma delle concessioni autostradali, questi sono spiccioli.

La valutazione invece è stata fatta, abbastanza recentemente ed ha portato ad una significativa revisione del progetto. Ma ho notato che spesso, soprattutto sull'argomento, tralasci punti che possano contraddire la tua posizione

S-Bahn, lo stato con la "perversa forma delle concessioni stradali" ci ha sempre guadagnato, sempre e comunque. Tanto e forse di più dei concessionari stessi.

E la frase: "al punto in cui si è arrivati" non è la dimostrazione che "in effetti non andava cominciata", ma solo un semplice fatto assodato del momento senza per forza dover ridiscutere ogni cosa dal principio. Le decisioni prese allora di farla, vanno valutate al momento in cui sono state prese, per qualsiasi motivo lo furono. Oggi "al punto in cui si è arrivati" abbiamo superato il punto di non ritorno, non interessa più discutere perché si è partiti, e non dimostra che non si dovesse partire.