Torino-Lione

Trasporto ferroviario

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Re: Torino-Lione

Postby Coccodrillo » Mon 15 September 2008; 23:37

Più che con la MMML, bisognerebbe fare confronti con le altre linee alpine:

Fréjus: 3 TGV
Sempione: 9 (Lötschberg: ogni 30/30/60 minuti)
Gottardo: 32 (15 IC + IR + rinforzi irregolari), da dicembre solo 9 verso Milano (invece di 15)
Brennero: 6 EC + regionali (da dicembre 5 EC di cui uno limitato a Bolzano)
Tarvisio: ora 2, domani 0
Tauri: ogni 2 ore
Semmering: ogni mezz'ora (da dicembre: alternati Vienna-Graz oppure Leoben/Villach)
Gorizia: 0
Villa Opicina: 0

...e nei Pirenei:
Linea della costa sud: 2 Talgo Barcellona-Montpellier al giorno
La Tour de Carol/Puymorens: 5-6 regionali per lato (scartamento...)
Canfranc/Somport: linea chiusa
Linea della costa nord: nessuno in transito

(...magari sposto il tutto in altro thread)
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Re: Torino-Lione

Postby S-Bahn » Tue 16 September 2008; 0:05

Lascia pure qui...
Coccodrillo wrote:Più che con la MMML, bisognerebbe fare confronti con le altre linee alpine
D'accordo, ma non si può fare a meno di notare che per una linea con 3 coppie di treni pax al giorno si programmano lavori colossali sui quali sembra che si giochi il destino della civiltà occidentale (in realtà si giocano i profitti di alcune aziende 8--) ), mentre per una linea come la Molteno che ha un traffico passeggeri quasi 10 volte più intenso non ci si degna neppure di ripristinare un incrocio incautamente soppresso...
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Re: Torino-Lione

Postby Coccodrillo » Tue 16 September 2008; 0:13

Purtroppo il Fréjus non è l'unico asse in cui si investe nel cemento ma non nei treni...vedi Genova-Ventimiglia e Pontebbana...o, anche se solo sulla carta, Villa Opicina...
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Re: Torino-Lione

Postby Coccodrillo » Wed 24 September 2008; 22:22

fra74 wrote:Poi si può discutere sull'opportunità del tunnel di base se il traffico rimane quello attuale, o sul fatto che il tunnel non sia né carne né pesce visto che non si capisce bene se è pensato principalmente per il traffico merci o passeggeri.... invece no si riduce la discussione agli "scuolabus"...


Per le navette per camion stile Eurotunnel :!:

Così fai contenti sia camionisti che costruttori di gallerie :roll:

============================

Da http://www.notav.eu/:

Nel 2009 si firmerà un nuovo accordo e si compreranno i primi terreni, soprattutto al portale di St Jean de Maurienne.
Si vuole includere l'intera linea (compresa la parte francese) nella legge della "Grenelle de l'environnement" (creod una sorta di lista di progetti prioritari riguardanti l'ambiente).
Da qui al 2023 (possibile apertura) Italia e Francia vogliono usare a fondo la linea attuale, i cui lavori di ingrandimento della sagoma limite finiranno l'anno prossimo. Gestione unificata della linea, autostrada ferroviaria su un percorso più lungo dell'attuale Aiton-Orbassano, creazione di un migliore servizio di locomotive di spinta (al contrario di quello che crede qualcuno, ce ne sono già). L'obbiettivo è di saturare la linea esistente. Si vuole sia diminuire i camion sia dimostrare l'utilità della nuova linea.
Fra qualche mese inizieranno i lavori vicino a Susa (ma non dice di più).

TRANSPORTS : Ligne ferroviaire Lyon-Turin : 2009, année charnière
par La Rédaction du DL | le 16/09/08

L'an prochain, la liaison ferroviaire à grande vitesse Lyon-Turin commencera à quitter la phase "études" pour entrer dans celle de la réalisation. Dominique Bussereau a annoncé hier que l'avenant au traité franco-italien de 2001 serait signé en 2009. Il prévoiera la répartition des charges entre les deux pays, le mode de financement du projet, et sa "gouvernance", à savoir quel organisme succèdera à Lyon-Turin ferroviaire, la structure actuelle chargée des études et travaux de reconnaissance. Il envisagera des méthodes pour favoriser le "report modal" de la route vers le rail.
Plus symbolique encore, «on commencera en 2009 les premières acquisitions foncières», assure le secrétaire d'État aux Transports. Acheter les terrains, sans doute dans le secteur de Saint-Jean-de-Maurienne, à l'entrée Ouest du futur "tunnel de base" de 54 km, c'est bien le signe qu'il va se passer quelque chose. «Une première enveloppe de 40 millions d'euros est prévue», précise le député Michel Bouvard.
Le gouvernement paraît aussi favorable à ce que le Lyon-Turin dans son ensemble (section internationale et accès côté français, entre Lyon et la Maurienne) soit mentionné dans la loi issue du "Grenelle de l'environnement". Il avait longtemps soutenu que cela ne servait à rien puisque le projet était prévu par un traité international. Les élus savoyards et rhônalpins, et d'autres pressions (la CGT cheminots a écrit vendredi en ce sens au ministre chargé de l'Aménagement et du développement durables Jean-Louis Borloo) semblent avoir infléchi cette position.

Utiliser la ligne historique jusqu'à saturation
Toutefois, la liaison n'entrera pas en service avant 2023. D'ici là, la France et l'Italie entendent utiliser à plein la ligne actuelle, dont les travaux de mise au gabarit vont se terminer l'année prochaine. Gestion unifiée de la ligne, nouveau service d'autoroute ferroviaire sur une distance plus longue que l'actuel tronçon Aiton-Orbassano, création d'un "service de pousse" permettant à tous les opérateurs ferroviaires (la SNCF n'est plus seule sur le marché) de monter leurs trains jusqu'au tunnel historique : l'objectif est clairement de «saturer», dit le secrétaire d'État, la ligne actuelle.
L'objectif est certes environnemental (davantage de trains, moins de camion). Il est aussi stratégique : «saturer l'ouvrage existant, c'est démontrer l'utilité publique du nouveau», confie Dominique Bussereau.

REPÈRES

GALERIES DE RECONNAISSANCE
En France : Modane (terminée), La Praz (presque terminée), Saint-Martin-la-Porte (encore un an de travaux). En Italie : début du creusement envisagé dans quelques mois près de Suse.
Rôle : reconnaissance géologique, accès aux futurs front de taille du tunnel de base. En phase d'exploitation : ventilation, maintenance, accès des secours.

COÛTS
Études et travaux de reconnaissance, depuis l'origine : 666 millions d'euros. Coût de la section internationale entre Saint-Jean-de-Maurienne et Suse : environ 7 milliards d'euros.

DATES
Juillet 2002 : début des travaux de reconnaissance. Fin estimée en 2012. Début de l'excavation du tunnel de base en 2013, mise en service 2023.
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Re: Torino-Lione

Postby indaco1 » Wed 24 September 2008; 22:55

Quotando tutto quello che avete scritto (impressionante il confronto del traffico sui principali valichi) aggiungo un paio di osservazioni.

L'asse piu' urbanizzato d'Europa e' la blu banana... non c'e' da stupirsi che il Gottardo domini. http://en.wikipedia.org/wiki/Blue_banana

Per quanto riguarda la direzione est-ovest ci sono i mari. Che consentono trasporti infinitamente piu' a buon mercato. Per far fare la Lisbona Kiew a un container il modo migliore e' metterlo su una nave per gran parte del viaggio.

Pero' circumnavigare l'Europa e' lunga, quindi i trasporti merci terrestri assumono molto piu' senso per far sbarcare le merci provenienti da Suez nei porti del mediterraneo e da questi servire l'Europa centrale, i tempi e la distanza complessiva si riducono di parecchio.

Cosa che tra l'altro strategicamente sarebbe molto piu' nel nostro interesse come nazione.

Poi rimarco anche io che il percorso est ovest piu' razionale e' quello costiero... da Genova-Ventimiglia... che e' gia' praticamente in pianura, oltretutto ormai quella linea e' un po' bruciata per il trasporto locale. Che senso ha farsi le Alpi allungando il percorso? Peccato che forse non e' nell'interesse Francese-Torinese... Politica.
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Re: Torino-Lione

Postby Coccodrillo » Sat 24 January 2009; 19:53

In Francia hanno terminato martedì 20 lo scavo della discenderia di La Praz: http://www.ltf-sas.com/pages/articles.php?art_id=479

Mancano 300 metri nell'ultima, St Martin La Porte.
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Re: Torino-Lione

Postby Coccodrillo » Sat 14 February 2009; 23:20

Da http://www.notavtorino.org/documenti/ca ... 0-2-09.htm

Il raddoppio del Frejus servirà anche per i Tir

Il sottosegretario: “Snellirà il transito”


di Massimiliano Borgia da Luna Nuova del 10/2/09 – pagg. 1-2

Per la canna di sicurezza del Frejus, il grande progetto dimenticato, si avvicina la stretta finale. Il ministro Altero Matteoli sta cercando di fare passare il preliminare al Cipe. Un fatto atteso prima di Natale; un ritardo che ha impedito alla Sitaf l'avvio della gara d'appalto comune con la società francese del tunnel che ha già lanciato la gara.

Il sindaco di Bardonecchia, Francesco Avato, ha avuto un breve colloquio con il nuovo direttore generale del ministero dei trasporti a margine della visita di Matteoli in Prefettura. «Ho avuto nuove rassicurazioni che non si tratterà di un tunnel di transito ma solo di una canna di sicurezza. Il problema è che ci pare che i giochi siano ormai fatti e che al Comune non resti null'altro da fare che gestire almeno la fase del progetto esecutivo e quella della cantierizzazione. La nostra autorizzazione comunque non ci sarà mai». Ma il progetto esecutivo potrebbe già essere una pura formalità. Del resto l'opera è autofinanziata dalla Sitaf e per la politica e la stessa campagna elettorale per le elezioni europee ed amministrative è ormai entrata tra le grandi opere che porteranno lavoro alla valle di Susa e che dovrebbero ridare fiato al settore delle costruzioni e al suo indotto.

Ma nella certezza che si tratterà davvero di una canna di sicurezza, senza transito dei tir, si aprono già le prime falle. Venerdì sera, durante l'incontro elettorale organizzato a Cesana dal Popolo delle libertà con il sindaco Roberto Serra, il sottosegretario ai trasporti, Mino Giachino, che ha la delega al trasporto merci, ha messo in serio dubbio che si tratti di un semplice progetto per adeguarsi agli standard di sicurezza. «Se abbiamo inaugurato la tangenziale di Mestre - ha ricordato - Se entrerà in funzione il nuovo collegamento autostradale da Trieste verso l'est Europa, il Corridoio 5 autostradale diventa una realtà. Le merci potranno viaggiare sui camion lungo tutto l'asse est-ovest ma troveranno proprio al Frejus il collo di bottiglia»

Poi ha aggiunto al nostro taccuino: «Le previsioni davano l'intasamento al valico al 2013. Con la crisi lo spostiamo soltanto in là di un anno. Arriveremo al punto di dover prenotare il passaggio nel tunnel. E sarà la morte della nostra economia perché il 50 per cento delle nostre esportazioni passa attraverso i valichi alpini e il Frejus rappresenta una parte fondamentale di questi scambi. Non renderci conto che dobbiamo scongiurare questo intasamento vuoi dire solo fare un favore, per esempio, all'agricoltura degli altri paesi, come la Spagna che esporta prodotti in diretta concorrenza con noi. L'agricoltura siciliana, per esempio, è già penalizzata nel dover pagare il passaggio dello Stretto di Messina e si ritrova a pagare anche gli alti costi del transito al Frejus».

Quindi serve avere transiti autostradali più veloci e concorrenziali tra Italia e Francia?

«Tra poco sarà completato l'intero asse autostradale dalla Spagna all'Ungheria. Dobbiamo scongiurare le lunghe code che si potranno formare in attesa di transitare al Frejus. Anche perché se non avremo un transito più rapido aumenterà anche l'inquinamento».

E la seconda canna autostradale del Frejus potrà accelerare i transiti...

«Certo».


Ma a parte Bardonecchia, la seconda canna non è più un tabù per l'alta valle. Da tempo i sindaci si sono espressi in buona parte a favore della seconda canna, senza escludere esplicitamente che si possa aprire il nuovo tunnel anche al traffico dei tir. «Abbiamo sempre detto che l'importante per noi è che non aumenti l'inquinamento», ha precisato in proposito Franco Capra, sindaco di Clavière, comune che sempre conduce le proprie battaglie contro il transito dei tir.

E per i sindaci dell'alta valle una riduzione dell'inquinamento non passa più necessariamente per la riduzione dei tir. «Con le politiche a favore dei nuovi motori Euro 5 e con il continuo monitoraggio delle emissioni - aggiunge Giuseppe Cerutti, presidente della Sitaf -non c'è bisogno di penalizzare le aziende del settore. E tra l'altro non dimentichiamo che l'autotrasporto sta subendo più di tutti gli effetti della crisi. E lo stesso vale per le società autostradali come la nostra: negli ultimi mesi il traffico dei tir sull’Autofrejus è sceso sotto le 2mila unità giornaliere, il livello più basso degli ultimi 10 anni».
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Re: Torino-Lione

Postby trambvs » Mon 23 February 2009; 23:29

la Repubblica wrote:Berlusconi: "La Tav si farà c'è pieno accordo nel governo"

Intervista del premier al quotidiano francese Le Figaro.

La Torino-Lione "si farà", visto che c'è "pieno accordo nel governo". La struttura del G8 va "ripensata", deve essere "più forte e più concreta". Nella questione medio orientale Hamas "non può essere un interlocutore" e per quanto riguarda la presenza militare in Afghanistan, "se serve, non ci tiriamo indietro". E' un Berlusconi a tutto campo quello che parla al quotidiano francese Le Figaro, alla vigilia del vertice Italia-Francia a Roma. Tocca tutti gli argomenti più "caldi" del momento, dalla crisi ("L'Italia è stata la prima a reagire in Europa") alla figura di Obama ("ci legano tratti in comune"). Poi ripercorre la sua storia politica, incensandone i meriti ("Ho evitato che il Paese finisse in mano alla sinistra comunista", si vanta) e ricordando i molti "successi", dalla pulizia di Napoli alla recente finanziaria. Fino ad arrivare alla questione attualissima della giustizia. E qui il Cavaliere ritorna sui leitmotiv di questi decenni, proclama la sua innocenza e attacca: "Hanno tentato di liquidarmi politicamente per via giudiziaria, ma questo, ormai, appartiene al passato".

La Torino-Lione. "Poche settimane fa il mio governo ha confermato il commissario Mario Virano alla presidenza dell'Osservatorio tecnico sulla Torino-Lione - ricorda il presidente del Consiglio - intendiamo accelerare il lavoro per completare il Corridoio 5. L'Alta Velocità era nel nostro programma elettorale, c'è pieno accordo nel governo, quindi la Torino-Lione si farà". Berlusconi sottolinea poi che il suo esecutivo attribuisce "un'importanza strategica allo sviluppo delle infrastrutture. Abbiamo riaperto tanti cantieri chiusi dal precedente governo tenuto sotto ricatto dal fanatismo ambientalista".
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Re: Torino-Lione

Postby S-Bahn » Tue 24 February 2009; 0:00

Ricordargli che agli estremi del cosiddetto corridoio V il traffico ferroviario è quasi zero (e comunque ben al di sotto delle strutture esistenti) è inutile. I binari mica si posano per i treni... 8--)
Ma posarli per posarli, non sarebbe più intelligente intervenire dove serve, che non si trovano i soldi per due marciapiedi della fermata Forlanini...?
A meno che i soldi vadano spesi per forza in gallerie, dove qualcuno è bene attrezzato per le commesse... :wink:
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Re: Torino-Lione

Postby indaco1 » Tue 24 February 2009; 0:42

Se proprio gallerie devono essere, queste pagine brulicano di idee da fare sotto alle citta', dove il traffico c'e' di sicuro...
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Re: Torino-Lione

Postby Coccodrillo » Sun 11 October 2009; 16:59

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Re: Torino-Lione

Postby S-Bahn » Sun 11 October 2009; 21:23

S-Bahn wrote: I binari mica si posano per i treni... 8--)
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Re: Torino-Lione

Postby Coccodrillo » Sat 17 October 2009; 23:57

Post di SSC con i progetti francesi: http://www.skyscrapercity.com/showthrea ... st44710678
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Re: Torino-Lione

Postby Coccodrillo » Tue 08 December 2009; 10:10

Tav, slittano i sondaggi Trivelle dopo l'Epifania
Sondaggi rinviati. Le trivelle entreranno in funzione solo dopo l´Epifania. La decisione definitiva dovrà essere presa nei prossimi giorni in un vertice con il prefetto ma l´orientamento è quello di rimandare tutto a dopo le feste. Una serie di motivi consigliano infatti la prudenza mentre al ministero dell´Economia si fanno i calcoli di quanto costerebbe bloccare tutto: «Una cifra precisa non c´è - dice il viceministro Giuseppe Vegas - ma certamente dovremo restituire alla Francia quando ha speso finora».

di Paolo Griseri

La decisione di rinviare la partenza dei sondaggi è dettata dal calendario e dalla necessità di evitare complicazioni nelle feste di fine anno. In base al calendario reso noto dallo steso Mario Virano a fine novembre, «saranno necessarie due-tre settimane perché Rfi e Ltf appaltino alle società private i lavori di sondaggio». Le trivelle dovranno lavorare in 91 località diverse e sarà anche necessario che «prima all´apertura dei cantieri» lo stesso Virano e il prefetto, Paolo Padoin, vadano personalmente a incontrare i responsabili delle amministrazioni locali.

Si arriva così a metà della prossima settimana. Iniziare il lavoro delle trivelle in quei giorni sarebbe altamente sconsigliabile: il 19 è infatti in programma a Torino la manifestazione nazionale dei centri sociali che protestano contro gli sgomberi annunciati dal Comune. Sarebbe così necessario aprire i cantieri dopo il 20 dicembre, nella settimana in cui giungeranno in Val di Susa i turisti per le feste di fine anno. Anche se nessuno lo dice chiaramente, è evidente che sarebbe imprudente dare il via ai sondaggi (e delle prevedibili proteste) nel momento culminante della stagione sciistica.

Il rinvio a dopo l´Epifania è dunque una scelta quasi obbligata. Anche se all´inizio del 2010 i sondaggi andranno fatti per evitare che l´Europa chieda all´Italia il conto degli impegni non rispettati. Quanto costerebbe la rinuncia alla Torino-Lione? Il viceministro Vegas dice che «conteggi precisi oggi non ce ne sono. Ma certamente, oltre a perdere i finanziamenti promessi da Bruxelles, l´Italia dovrebbe risarcire la Francia per le opere già realizzate sulla base degli accordi sottoscritti» dal governo di Roma. Si tratta delle cifre (dell´ordine dei miliardi di euro) già spese per le discenderie realizzate in corrispondenza del tracciato del futuro tunnel di base. Chilometri di gallerie sotto la montagna che diventerebbero non solo una spesa da risarcire ma anche un danno da ripagare. C´è anche la possibilità che il governo, a sua volta, si rivalga sugli enti locali.

Oggi intanto il movimento No Tav si prepara ad opporsi alla nuova stagione di sondaggi celebrando i giorni di Venaus del 2005 quando, dopo lo sgombero notturno del campo di protesta da parte della polizia, un grande corteo tornò sui prati a riconquistare le posizioni perdute. Ieri i militanti dei comitati hanno manifestato a Chiomonte, in località La Maddalena dove è previsto uno dei sondaggi. Questa sera è in programma a Villardora un´assemblea su "Grandi Opere e territorio" con la partecipazione di esponenti del movimento "No Ponte" e dei terremotati dell´Aquila.

Domani alle 10,30 cerimonia partigiana in località La Garda, sopra San Giorio. Seguirà il tradizionale pranzo con polenta e formaggio al presidio di Venaus. Nel pomeriggio, sempre a Venaus, corteo per le strade del paese e uno spettacolo teatrale: «Sarà messa in scena - spiega Alberto Perino - l´ordinanza con la quale si stabilisce che la notte del 6 dicembre del 2005 i poliziotti non commisero reati durante lo sgombero del presidio di Venaus». Antonio Ferrentino, presidente uscente della Comunità montana della Bassa valle, parteciperà alla cerimonia partigiana di San Giorgio ma non alla polentata di Venaus. Uno dei gesti simbolici che fotografano le divisioni tra la maggior parte degli amministratori e comitati No Tav.
(07 dicembre 2009)


http://torino.repubblica.it/dettaglio/t ... ia/1798327
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Re: Torino-Lione

Postby Coccodrillo » Sat 16 January 2010; 12:16

I manifestanti hanno aumentato le proteste e presidiano i luoghi dei sondaggi, che vengono difesi da decine o centinaia di poliziotti. Se ne servono 50 per un sondaggio di pochi giorni, ne serviranno migliaia per tanti grandi cantieri della durata di anni...

Per esempio ecco una cronaca di ieri: http://www.notav.eu/article-4735--0-0.html
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