AnsaldoBreda buco di 470 milioni

Trasporto ferroviario

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AnsaldoBreda buco di 470 milioni

Postby cassid » Tue 06 February 2007; 12:27

corriere economia 5-2-2007 wrote:Ben 531 milioni in due anni fiscali, 470 dei quali nei 12 mesi tra fine 2005 e fine 2006. Tanto è costato a Finmeccanica tenere in vita AnsaldoBreda, l'azienda specializzata in treni e tram. Ben più dei 396 milioni dell'utile netto dell'intera Finmeccanica nel 2005 e dei 405 milioni di plusvalenza della quotazione del 60% di Ansaldo STS che raggruppa le altre attività ferroviarie del gruppo.
Ristrutturare AnsaldoBreda, l'unico grande malato di Finmeccanica, è più difficile del previsto: dopo avere perso 194,5 milioni (sui 409,9 fatturati) nel 2005, ridotti a 135 milioni solo grazie ai benefici fiscali legati al consolidamento di gruppo, l'azienda guidata da Roberto Assereto avrebbe perdite 2006 in linea: oltre 190 milioni.
Ai piani alti di Finmeccanica non si conferma ma si sottolinea che gran parte delle perdite 2006 sono imputabili a penali e costì giudiziari per commesse in Danimarca e Norvegia, di cui ora si ìntravede la fine. Dal punto di vista industriale e commerciale, invece, la ristrutturazione starebbe procedendo come da programmi e c'è fiducia. Tuttavia, è improbabile che i conti con un passato di commesse vinte a condizioni oltre la portata e le capacità dell'azienda siano del tutto chiusi.
A complicare il quadro, c'è il ritardo di Treniialia a decidere sul rinnovo del parco carrozze sui convogli per l'alta velocità. Business miliardari per assicurarsi i quali erano stati stretto accordi con Alstom. Accordi che, come sottolineano i francesi, resteranno pezzi di carta finché Trenitalia resta ferma.
A sbloccarli non dovrebbe essere neppure la gara per 35 treni ad alta velocità lanciata da Nuovo trasporto viaggiatori (Ntv), la società di Luca di Montezemolo, Diego Della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone. L'alleanza con AnsaldoBreda, si lascia intendere in Alstom, è funzionale alle sole commesse per cui il peso politico di Finmeccanica sarebbe d'aiuto.
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Postby clabre » Tue 06 February 2007; 12:43

Mi sa che son rimasti un po' indietro col tempo... non è più l'epoca dell'impresa "sociale" che serve solo per creare posti di lavoro a spese dello stato (= chi lavora e paga le tasse) il quale poi ripiana sistematicamente le perdite!

Perchè al posto di fare stupide alleanze non dimensiona opportunamente la capacità produttiva? Sarebbe un grande investimento ma in futuro sarebbe più competitiva e non rischierebbe più di dover pagare penali o costruire treni gratis per i ritardi. Se mancano i soldi per gli investimenti, beh... c'è la Borsa! Esattamente come c'è per Alitalia(ma in questo caso si tratta di vendita) e come c'è per Fincantieri(probabile sbarco in Borsa con ricapitalizzazione per raccogliere risorse da investire).
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