Sdoppiamento linea 14 responso dell'atm

[avc]

Milano, 17 luglio '06

Gent. sig. Filippo,
la presente per informarla che eventuali interventi sulla rete del trasporto pubblico urbano vengono decisi dall'Amministrazione comunale in quanto ente preposto alla pianificazione del trasporto stesso.

Non siamo in gradi di confermarle le ipotesi da lei indicate; per quanto concerne il 14 potrebbe verificarsi lo sdoppiamento lorenteggio- centro città, centro città-cimitero maggiore.

Servono comunque specifici impianti tranviari di capolinea al momento non presenti.

[Coccodrillo]

Non è il classico "abbiamo inoltrato la sua lettera a..."

[karenwalker832000]

confermo
oppure..."la colpa e' di questo" e se scrivi a questo la colpa e' dell'altro...e se scrivi a quell'altro, la colpa e' del padre di suo nonno...allora scrivi al padre di suo nonno ma...ooops...e' deceduto 150 anni fa...la tua lettera verra' defenestrata assieme alle altre...
comunque se non e' cosi', e' cosi

[danny1984]

:shock:

Non è il classico "abbiamo inoltrato la sua lettera a..."

E' quello che avviene dopo il classico "abbiamo inoltrato la sua lettera a...", se la lettera arriva a chi ha voglia di lavorare un pochino

[giolumi]

tipica risposta atm, scusa se mi mandi la tua lettera in MP la inoltro al comitato, meglio se con un ragionamento a riguardo, almeno sai l'unione fa la forza..

[avc]

te la manderò domani

[LUCATRAMIL]

Su Il Giornale sono comparsi articoli che prefigurerebbero la suddivisione delle linee con percorso superiore all'ora.

[Slussen]

Su Il Giornale sono comparsi articoli che prefigurerebbero la suddivisione delle linee con percorso superiore all'ora.

oggi?

[Giorgio L]

Credo che si riferisca a questo, del 7 agosto, ricordo di averlo letto prima di partire.
Niente di ufficiale, sono solo proposte di sindacati e associazioni dei consumatori.

I SINDACATI
«Tram lumaca, la soluzione sono i percorsi dimezzati»

Balotta (Cisl): «Accorciamoi tragitti per limitare i ritardi».
L’Atm: «Ma il vero problema resta il traffico»


- di Gianandrea Zagato -

Senza un «niente» che allunga il percorso, il 14 impiega di suo un'ora e nove minuti. Sessantanove minuti da capolinea a capolinea, dal Cimitero Maggiore al Lorenteggio. Otto minuti di meno per il 3 - sulla tratta piazza Bausan-Gratosoglio -, sette in meno per l'1 da Greco a piazza Castelli e, orario Atm alla mano, sempre sei in meno per il 33 impegnato da piazza Cacciatori delle Alpi a Lambrate.
Ma quel «niente» è impresa impossibile nelle strade di Milano, dove le linee tramviarie sono a rischio ritardi: «Un piccolo contrattempo e, oplà, la tabella di marcia va a farsi benedire» osservano dalla Filt-Cgil. Rischio che aumenta soprattutto quando la linea è di quelle lunghe, come per il 14, il 3, l'1 e il 33. Denominatore comune messo nero su bianco nel «libro nero Atm» redatto da sindacati e associazioni consumatori, che a settembre sarà presentato a Palazzo Marino. «Denunce di disagi quotidiani reclamano un intervento dell'assessorato ai Trasporti nei confronti dell'azienda di foro Bonaparte» nota Alessandro Miano del movimento consumatori.
L'«intervento» che si spera risolutivo si chiama, tecnicamente, «scorporo delle tratte» ovvero revisione del percorso con l'obiettivo di trovare soluzioni alternative. Che, tradotto in soldoni, vuol dire «tagliare su misura» quelle tratte la cui percorrenza supera i sessanta minuti, soluzione per risolvere i problemi di servizio, che Cgil-Cisl-Uil stanno mettendo a punto dopo una ricognizione sul territorio: «L'ultima ristrutturazione della rete tramviaria risale al 7 dicembre 2002, quattro anni dopo è necessario rimettere mano ai percorsi sfruttando maggiormente anche le linee metropolitane e quelle intersezioni che offrirebbero ai clienti di Atm un risparmio di tempo» osserva Dario Balotta, segretario regionale Fit-Cisl. Ma questa pratica dello «sdoppiamento» delle linee «lente», continua Balotta «ripropone la necessità di un'operazione di miglioramento della circolazione stradale in città, con particolare riguardo alla tutela della marcia del trasporto pubblico». Come dire: più rigore e controlli sulle corsie riservate ai mezzi dell'Atm e pure «all'incaglio ossia alla pratica della sosta in seconda e anche terza fila che provoca un sensibile ritardo sulla tabella di marcia di bus e tram».
Valutazione oggettiva, quest'ultima, condivisa pure da Atm che «registra sistematicamente con il telerilevamento la durata di ogni corsa» in una città dove «tram, autobus e filobus si muovono in promiscuo con il traffico e, inevitabilmente, ne subiscono l'andamento e le vicissitudini». Invito reiterato a non «intralciare la marcia dei mezzi pubblici» che troppo spesso allunga il tabellino di marcia di quelle linee troppe lunghe, che attendono un drastico taglio.

[friedrichstrasse]

Ma che squallore.

[fra74]

Ha parlato ballotta

[msr.cooper]

L'«intervento» che si spera risolutivo si chiama, tecnicamente, «scorporo delle tratte»

L'intervento risolutivo si chiama, tecnicamente, mazzate sulla testa di chi arriva a pensare queste cose.

[Giorgio L]

Come fate a non capire? E' ovvio che se il problema sono le auto in doppia fila, la soluzione non puo' che essere dividere le linee, logico e lineare, non fa una grinza.

[stefralusi]

il ragionamento di Balotta e assurdo da un punto di vista pratico metendosi nei panni di un cliente che vorrebbe fare meno cambi di mezzo, ma valido dal punto di vista logistico. Ma in entrambi i casi vorrebbe dire "arrendersi" alla maleducazione stradale di quei pochi menefreghisti che rallentano il traffico pubblico e privato.
Non ha nemmeno tirato in ballo il ticket d'ingresso per le autovetture, che se da un lato dovrebbero limitare il treffico cittadino, dall'altro lato, quello esterno) creerebbero il caos nelle zone esterne di capolinea.
L'appoggio della superfice alla metropolitana, come delle ramificazioni locali delle metropolitane, sono una scelta sbagliata che, nel caso del fermo di una di queste linee, paralizzerebbero intere zone senza scelte alternative, ovvero le microtratte-doppione della metropolitana che molti hanno contestato come sprechi inutili, senza pensare che la città invecchia e che per molte persone non è comodo farsi 400 metri a piedi per farne due di metropolitana.
Ricordo che accennai della necessità civile di questi tanti paralleli di poche fermate con le linee metropolitane, in particolare dopo l'inaugurazione della M3 da portaromana/medaglied'oro... le risposte furono ben poco edificanti, ma la soppressione del tredesin diede modo di ripensare e ripianare (con linee automobilistiche) gli errori di valutazione o di previsione.

[stefralusi]

L'«intervento» che si spera risolutivo si chiama, tecnicamente, «scorporo delle tratte»

L'intervento risolutivo si chiama, tecnicamente, mazzate sulla testa di chi arriva a pensare queste cose.

quoto, anche per motivi personali