S-Bahn wrote:Sei serio o provocatorio?
Se sei serio utilizzando sempre questo criterio saltano i 3/4 degli attraversamenti.
Io sarei serio: sì, per tutte le ragioni variamente esposte i tre quarti degli attraversamenti pedonali in Italia sono controproducenti, quindi pericolosi e andrebbero rimossi. Tempo fa avevo riassunto in
questo post le regole per installare un passaggio pedonale in Germania, che non è il paradiso in terra, ma due ragionamenti prima di mettere queste regole li hanno fatti.
Per il resto, manca una seria gerarchizzazione delle strade anche in senso culturale nella testa degli automobilisti e dei pianificatori. Bisogna accettare il concetto che strade come la via Emilia nel tratto linkato o gli attraversamenti in Milano mostrati precedentemente in questo topic sono
strade urbane che vanno percorse a non più 30-40 km/h e dove bisogna essere pronti a fermarsi in ogni momento. Il traffico di scorrimento, quando possibile, dovrebbe avvenire su assi di altro tipo dove la probabilità di fermate straordinarie è ridotta al minimo: niente sosta, niente passaggi pedonali non semaforizzati. Se non è possibile, vale la frase precedente: sono strade urbane e il traffico si deve comportare di conseguenza e accettare di scorrere lento.
Al momento mi viene in mente solo un altro paese con una densità di strisce pedonali simile all'Italia (ma solo in ambito urbano, non fuori città su statali con limite a 90
): la Svezia. La cultura di guida là è già tale che in città si gira lentamente, punto. Difatti a Stoccolma bastano quattro macchine per bloccare la circolazione.